Paralimpiadi: l'Italia del para ice hockey esce a testa altissima da Pechino 2022
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L'avventura degli Azzurri a Pechino si è fermata ai quarti di finale contro la Corea del Sud: il 4-0 punisce oltre modo una squadra in grado di tenere testa agli avversari per tutto il match; venerdì lo spareggio per il 5° posto
PARA ICE HOCKEY
Italia a testa altissima
L'Italia, a differenza di quanto il risultato finale lascerebbe intendere, è uscita dai Giochi a testa altissima restando in partita fino alla fine. I ragazzi di coach Massimo Da Rin, infatti, hanno praticamente eguagliato il numero di tiri degli avversari, andando vicini al gol diverse volte con Christoph Depaoli, Nils Larch e Gianluigi Rosa e cogliendo addirittura un palo con Alex Enderle: un po' di imprecisione in attacco, unita a un paio di disattenzioni difensive e qualche minuto di troppo di inferiorità numerica concessa per penalità, hanno permesso al cinismo dei coreani di avere il sopravvento. La rete del vantaggio è arrivata nel primo periodo grazie a una conclusione da distanza siderale di Jang Dong Shin, l'uomo che aveva punito gli Azzurri quattro anni fa, mentre il raddoppio si è concretizzato nella ripresa con Jung Seung Hwan proprio nel momento migliore degli Azzurri; nella terza e ultima frazione, complice anche la scelta di togliere il portiere Araudo nel tentativo di raggiungere la rete della bandiera, sono stati invece siglati i gol della sicurezza coreana ancora con Jung Seung Hwan e Jang Dong Shin.

L'analisi di coach Da Rin e di capitan Cavaliere
Nonostante la sconfitta e la conseguente eliminazione, nell'analisi post partita Da Rin ha speso parole di elogio per tutti i suoi giocatori con qualche piccola recriminazione dal punto di vista arbitrale: "Sono molto orgoglioso - ha commentato ai microfoni della Rai – perché i ragazzi hanno dato tutto quello che potevano senza risparmiarsi, non posso dirgli davvero nulla anche se forse sono mancate un po' di abitudine ed esperienza a giocare a questi livelli. La sconfitta è stata pesante nel risultato ma non nel gioco: abbiamo avuto diverse occasioni da gol che non siamo riusciti a concretizzare, fatto i loro stessi tiri, siamo stati disciplinati e abbiamo fatto vedere un bel para ice hockey subendo qualche power play di troppo che valuterò con calma; se avessimo riaperto la partita sul 2-0 l'inerzia sarebbe sicuramente cambiata". Incredulo per un passivo troppo pesante, ma assolutamente non demoralizzato, è anche capitan Gianluca Cavaliere: "Non so cosa sia mancato davvero - ha dichiarato – ma stiamo dimostrando di essere una squadra, volevamo riscattarci e abbiamo dato tutto restando in partita fino al terzo tempo".
SCI NORDICO
Italiani tutti fuori dalle finali
Prosegue anche il momento no dello sci nordico: tutti gli atleti italiani, infatti, sono rimasti fuori dalle finali nella prova sprint. A ottenere il miglior piazzamento è stato Giuseppe Romele nella categoria sitting, uscito in semifinale con il 4° tempo del proprio gruppo (2:57.6), mentre per l'altro sitting Michele Biglione e lo standing Cristian Toninelli (sprint a tecnica libera) sono arrivati – rispettivamente – un 29° e un 24° posto nella fase preliminare di qualifica: "Considerati gli acciacchi - ha ammesso il primo - e il peso psicologico dei giorni precedenti, sono contento di aver ritrovato le sensazioni che volevo: oggi sono riuscito a sbloccarmi e ho fatto vedere delle belle cose. Questo risultato deve essere un buon punto di partenza per costruire la Paralimpiade di Milano-Cortina 2026".
Cristian Toninelli. Foto: Luca Pagliaricci CIP
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Credits foto copertina: Marco Mantovani/CIP
