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Gli azzurri, dopo il leggendario 4° posto a Pyeongchang 2018, proveranno a inserirsi tra le migliori nonostante un massiccio ricambio generazionale. Le parole e la fiducia di coach Massimo Da Rin

Stupire, per l'ennesima volta, tutti e ritagliarsi un posto nel gotha internazionale del para ice hockey con il compianto fondatore e capitano Andrea "Ciaz" Chiarotti nel cuore: è questo l'obiettivo principale della Nazionale Italiana in vista delle imminenti Paralimpiadi Invernali di Pechino 2022. Gli azzurri, partiti giovedì alla volta della capitale cinese per iniziare il percorso di avvicinamento alla competizione, affronteranno nel Gruppo B la Repubblica Ceca (sabato 5 marzo), la Slovacchia (domenica 6 marzo) e i padroni di casa della Cina (martedì 8 marzo); le partite sono tutte in programma alle ore 9.35 (fuso orario italiano) al National Indoor Stadium e verranno trasmesse in diretta da RaiSport+ HD sul canale 57 del digitale terrestre. La finale per il bronzo si disputerà invece sabato 12, seguita il giorno successivo da quella per l'oro.

Il regolamento
due giocatori di para ice hockey  sul campo. foto di Joachim Sielski/DBS
In base alla posizione ottenuta nel girone di qualificazione, la squadra conoscerà il proprio destino paralimpico: un piazzamento nei primi due posti garantirebbe l'accesso ai quarti di finale contro la 3° o la 4° classificata del gruppo A composto dalle migliori nazionali al mondo: i campioni in carica degli Stati Uniti, i vice-campioni del Canada, la Russia (ribattezzata RPC – Russian Paralympic Committee a causa del persistere della squalifica per doping comminata dalla WADA nel 2019, ndr) e la Corea del Sud terza a Pyeongchang (1°B vs 4°A e 2°B vs 3°A). Le prime due classificate del Gruppo A, infine, accederanno direttamente alle semi-finali, mentre le ultime due del Gruppo B andranno a giocarsi lo spareggio per il 7° e 8° posto.

La squadra
Dopo il leggendario 4° posto ottenuto quattro anni fa, con una medaglia di bronzo solo sfiorata dopo una sfortunata sconfitta per 1-0 all'ultimo respiro contro i padroni di casa della Corea del Sud, per l'Italia del para ice hockey ha avuto inizio un forte ricambio generazionale che ha portato al graduale abbandono di Gregory Leperdi, Valerio Corvino, Eusebiu Antochi, Werner Winkler, Sandro Kalegaris e dell'ex portabandiera Florian Planker. L'ossatura della squadra sarà dunque composta dai portieri Gabriele Araudo e Santino Stillitano, dai difensori Bruno Balossetti, Gianluca Cavaliere (capitano), Andrea Macrì (vice-capitano) e Gianluigi Rosa e dagli attaccanti Alessandro Andreoni, Christoph Depaoli, Stephan Kafmann, Nils Larch e Roberto Radice, ai quali vanno ad aggiungersi gli esordienti Alex Enderle (D), Julian Kasslatter (P), Stefan Kerschbaumer (D), Gabriele Lanza (A), Matteo Remotti (D/A) e Francesco Torella (A).

la suqadra italiana di para ice hockey. foto di Joachim Sielski/DBS

Come arriva l'Italia
Oltre al rinnovamento in corso, l'Italia è fortemente penalizzata da un Campionato Italiano progressivamente impoverito sia a livello numerico che tecnico: questa tendenza ha costretto, nel corso della stagione 2021/2022 ancora in corso, a unire i roster degli Sportdipiù Tori Seduti di Torino e della POLHA Armata Brancaleone di Varese in un'unica squadra ribattezzata Western Para Ice Hockey Team, riducendo il numero dei team iscritti a due insieme alle (ancora) imbattibili South Tyrol Eagles. Il grande successo ottenuto al Torneo di Qualificazione Paralimpico giocato a cavallo tra novembre e dicembre a Berlino (stravinto a punteggio pieno), però, ha contribuito a ridare entusiasmo a tutto il gruppo dimostrando l'ottima tenuta dei veterani e grandi progressi da parte dei nuovi; il recupero di un giocatore di livello internazionale come Gianluigi Rosa dopo la squalifica di due anni per doping, inoltre, garantirà un salto di qualità enorme già visto in Germania.

azione di una partita di para ice hockey. foto di Joachim Sielski/DBS
L'analisi di coach Massimo Da Rin
Nonostante le evidenti criticità, coach Massimo Da Rin è ottimista sulle possibilità degli Azzurri di fare bene: "Al Torneo di Qualificazione - commenta – avevamo il 50% di possibilità di passare e invece abbiamo sbaragliato la concorrenza: la fiducia è alta, il gruppo è buono e si è ricompattato rispetto alle ultime defezioni di Kalegaris e Planker. Tuttavia, dovremo fare i conti con una Repubblica Ceca in grandissima crescita anche grazie all'impatto mediatico avuto con l'organizzazione dei Mondiali e una Cina che, oltre a conoscere poco se non attraverso alcuni video, potrà contare su una squadra giovane, fatta prevalentemente di amputati e quindi ben strutturata per questa disciplina e su un bacino nazionale di circa 500 giocatori rispetto ai nostri 30. Anche senza avere questi numeri, però, il nostro movimento riesce a stare a galla e giocheremo al meglio delle nostre possibilità".

Riflettori puntati su Milano-Cortina 2026
azione di para ice hockey con 4 giocatori in campo. foto fi Joachim Sielski7DBS
Lo sguardo dell'Italia del para ice hockey è però rivolto anche al lungo periodo, con in cima alla lista dei desideri la costruzione di una squadra competitiva per i Giochi di Milano-Cortina 2026: "Questa Paralimpiade - conclude Da Rin – è importantissima per farci avere visibilità e deve essere un trampolino di lancio per quella che arriverà in Italia tra quattro anni: abbiamo l'obiettivo di incrementare il numero di giocatori invogliando sempre più ragazzi a venire a provare il para ice hockey; il fatto di giocare in casa potrebbe rappresentare una motivazione in più anche per atleti di altre discipline. Non ho alcun dubbio, a proposito, riguardo all'impegno e agli stimoli di una Nazionale che in questi anni è stata in grado di regalarci enormi soddisfazioni".

Per seguire le Paralimpiadi:

Dove vedere le gare

Calendario gare Paralimpiadi


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Marco Berton

Photo credits: Joachim Sielski/DBS (tutte le immagini sono state scattate al Torneo di Qualificazione Paralimpico di novembre/dicembre 2021)

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