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Regione Lombardia riduce i tagli ai contributi per i caregiver familiari, introducendo fondi regionali. Ma le famiglie confermano la mobilitazione

Giunge ad un punto di svolta il braccio di ferro tra associazioni rappresentative di persone con disabilità e Regione Lombardia, sulla questione del taglio dei contributi ai caregiver familiari per l’assistenza domiciliare che una delibera regionale prevede, in attuazione della normativa nazionale del Piano Nazionale per le non autosufficienze.

NUOVA PROGRAMMAZIONE
A seguito di un lungo pressing delle famiglie che, dopo lettere a Governo e Ministri hanno annunciato una mobilitazione in piazza, la Regione le ha incontrate, nella giornata di ieri, 28 febbraio, per presentare una nuova programmazione per le non autosufficienze, alla quale la giunta di Palazzo Lombardia è arrivata dopo una trattativa con il Ministro del Lavoro, che ha portato a smussare i tagli previsti senza, tuttavia, ripristinare i fondi nella loro interezza.

COSA PREVEDE LA DELIBERA CONTESTATA
Ricordiamo che la delibera oggetto di contestazione (la dGDGR 1669) prevede che venga ridotta la parte di contributo per l’assistenza domiciliare erogato in forma monetaria ai caregiver familiari, per essere compensato da servizi diretti erogati dai Comuni. Questo, in attuazione a quanto previsto dal dal PNAA.

LA RIMODULAZIONE DEI TAGLI
In una nota, l'assessora regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale e Disabilità, Elena Lucchini, spiega che il taglio viene ridotto: l’importo non sarà più decurtato tra i 200 e i 350 euro mensili (a seconda delle categorie), ma di 65 euro mensili, attraverso un contributo economico aggiuntivo, del valore massimo di 85 euro mensili a valore sul 'Fondo Caregiver', che saranno rimborsati in un'unica soluzione per un valore massimo di 595 euro per il 2024, previa presentazione di documentazione comprovante l'acquisto di prestazioni sociali. Inoltre viene previsto che i tagli non interesseranno le persone disabili con bisogni complessi, che non vedranno alcuna modifica rispetto alla programmazione dello scorso anno.

MAGGIORI RISORSE DALLA REGIONE
La rimodulazione dei tagli agli importi sarà resa possibile grazie a un maggiore stanziamento di risorse da parte della Regione che, spiega Lucchini nella nota, “ha portato il suo stanziamento di risorse proprie dai 10 milioni iniziali ad inizio 2023 ai 14 milioni stanziati per il 2024, cui si sommano ulteriori 3,5 milioni reperiti grazie a un ordine del giorno approvato in sede di discussione del bilancio regionale".

La proposta, che la Regione conta di approvare entro la metà di marzo, dovrà ora essere sottoposta anche gli Enti locali e le parti sindacali.

FAMIGLIE NON SODDISFATTE
Tuttavia, le associazioni si dichiarano non soddisfatte, definiendo la misura “un passo che non basta”. Così commentano gli interventi dall’associazione Nessuno è escluso ODV: “(…) ... un piccolo passo verso uno dei tre punti da noi richiesti.
Tuttavia non possiamo essere assolutamente soddisfatti per tutta una serie di motivi:
- persiste un taglio alle misure, seppur in maniera ridotta
- la riduzione del taglio non è strutturale, ma copre esclusivamente l'anno in corso
- La riduzione del taglio va a discapito di tutte le nuove domande, che entreranno in lista di attesa e in parte, del potenziamento dei servizi precedentemente previsto nella delibera e dei quali le associazioni firmatarie ne chiedevamo un rafforzamento.
- l'assenza della creazione di un tavolo di lavoro che veda coinvolte anche realtà associative con il fine di costruire e implementare i LEPS

Per questo motivo non possiamo ritenerci soddisfatti e dichiariamo che, come promesso, ci mobiliteremo coinvolgendo le associazioni, le famiglie, la società civile, i media e le istituzioni che vedono nel caregiver familiare una figura essenziale per il benessere ed il sostegno della persona con disabilità”.

Redazione

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