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Regole e classificazioni delle discipline praticate dagli atleti alle Paralimpiadi in corso in Giappone

In questi giorni vi stiamo raccontando i risultati che i nostri Azzurri stanno registrando alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, accendendo di entusiasmo i connazionali che seguono le competizioni. (qui i risultati del primo giorno, del secondo giorno e del terzo giorno di gare, ndr)
Per permettere a tutti di partecipare attivamente al fantastico spettacolo di questi atleti, abbiamo pensato di sintetizzare le principali regole di tutte le discipline presenti alle paralimpiadi di Tokyo, così da poter seguire con più facilità le gare e leggerne i risultati.

Per ogni disciplina abbiamo riportato le prime righe della descrizione completa che trovate alla pagina dedicata, così da vere in questpo articolo una panoramica complessiva e poi approfondire il singolo sport alla pagina dedicta. I contenuti sono ripresi da una guida realizzata in occasione delle Paralimpiadi dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP).

ATLETICA PARALIMPICA
L’Atletica leggera alle Paralimpiadi prevede gare di corsa su pista e su strada, 100 metri, maratona, e vari tipi di concorsi, dai salti in estensione e in elevazione, ai lanci di clava, peso, disco e giavellotto.
In base al tipo di disabilità e alla classificazione attribuita a seguito di valutazione clinica e funzionale, l’atleta può gareggiare in piedi (con o senza ausili protesici), in carrozzina o con una particolare tricicletta a grandi ruote chiamata frame runner. In caso di disabilità visiva importante, è possibile gareggiare affiancati da atleti guida.
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CANOA PARALIMPICA
La canoa paralimpica non è particolarmente differente dalla versione olimpica. Si pratica su acqua piatta e sulla distanza dei 200 metri. Sono previste due specialità: il kayak, con una pagaia a doppia pala, e il Va’a (che significa ‘piccola barca’ nella lingua polinesiana’) che invece prevede l’uso della pagaia monopala.
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CANOTTAGGIO PARALIMPICO
Il “para rowing”, ovvero il canottaggio praticato da persone con disabilità può essere di coppia (il vogatore ha due remi: uno per mano) o di punta (il vogatore ha un solo remo in mano).
Le specialità paralimpiche sono quattro: 4+PR3Mix; 2xPR2Mix; PR1W1x; PR1M1x.
Il 4+PR3Mix è formato da 4 voga-tori di punta, 2 uomini e 2 donne, e da un timoniere che può essere uomo o donna.
Il 2xPR2Mix è formato da 2 vogatori di coppia, un uomo e una donna. Il PR1W1x ed il PR1M1x sono formati da un singolo voga-tore di coppia, rispettivamente femmina (PR1W1x) e maschio (PR1M1x).
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CICLISMO PARALIMPICO
Al suo debutto nella Paralimpiade del 1984, il ciclismo era inizialmente praticata da persone non vedenti che gareggiavano utilizzando il tandem. Nel 1996 questo sport aprì le porte a tutte le persone con
disabilità, classificando i concorrenti in base al tipo di limitazioni funzionali.
Il processo di classificazione prevede controlli regolari: viene determinata l’idoneità dell’atleta a competere e attribuito un gruppo di abilità funzionali uguali a quelle degli avversari, al fine di creare una categoria di competitors omogenea.
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EQUITAZIONE PARALIMPICA
Nei Giochi Paralimpici si prevede solo la disciplina equestre del paradressage, secondo gli stessi principi e regolamenti della disciplina Olimpica, ma con atleti classificati in base alla propria abilità fisica.
Il paradressage può essere praticato da atleti con disabilità fisica, ipovedenti o non vedenti, che sono raggruppati in “gradi” in base ai livelli di abilità funzionali simili. Sulla base di questa classificazione, partecipano a gare di diversi livelli di difficoltà (dal grado 1 che riunisce atleti con importanti disabilità, fino al grado 5, decrescendo).
Continua alla pagina della Equitazione Paralimpica

JUDO PARALIMPICO
Il Judo paralimpico viene praticato solo da atleti con disabilità visiva, classificati dalla classe B1 alla B3 in base alla gravità della stessa. Tutte le classi gareggiano nella medesima competizione, suddivisa in sette categorie di peso per gli uomini. I judoka si fronteggiano su un tatami di 10 m x 10 m con una serie di tecniche di lancio e presa.
Continua alla pagina del Judo Paralimpico

NUOTO PARALIMPICO
Il nuoto paralimpico può essere praticato da atleti con disabilità motorie, visive e intellettivo-relazionali, e non sono ammesse protesi o ausili.
Le norme del nuoto paralimpico riprendono i regolamenti della Federazione Internazionale di Nuoto (FINA), ma prevedendo alcune eccezioni assegnate all’atleta in sede di classificazione in base alle necessità dello stesso, e sono espresse da codici numerici o alfabetici.
Continua alla pagina del Nuoto Paralimpico

PESISTICA PARALIMPICA
Il Para Powerlifting è il sollevamento pesi adattato per gli atleti con disabilità La Pesistica Paralimpica Italiana prevede una sola classe ma gli atleti competono in diverse categorie di peso. Può essere praticato da persone con amputazioni, cerebrolesione, paraplegia, tetraplegia e altre disabilità motorie.
L’atleta, teso supino su una panca, solleva il bilanciere a braccia distese, lo porta al petto e lo riporta in alto a braccia distese, riappoggiandolo poi ai supporti.
Continua alla pagina della Pesistica Paralimpica

SCHERMA PARALIMPICA
Nella scherma paralimpica possono gareggiare insieme individui con disabilità diverse, a parità funzionale: per questo motivo sono classificati in tre categorie (A,B,C) sulla base di alcuni test.  Le armi sono le stesse della scherma per normodotati (fioretto, spada e sciabola), come pure gli assalti.
Continua alla pagina della Scherma Paralimpica

SITTING VOLLEY
Il sitting volley è la pallavolo giocata stando seduti sul pavimento: al tocco della palla il giocatore deve avere le natiche a contatto col pavimento. Vista la posizione, il campo è più piccolo e la rete più bassa della pallavolo.
Continua alla pagina del Sitting Volley

TAEKWONDO PARALIMPICO
Il Taekwondo paralimpico a Tokyo 2020 si svolgerà solo con 3 eventi medaglia maschili e 3 femminili , nelle gare di Combattimento (Kyorugi) riservate ad atleti con amputazioni agli arti superiori appartenenti alle
categorie K43 e K44 che competeranno sotto la classe unica K44.
Continua alla pagina del Taekwondo Paralimpico

TENNIS TAVOLO
Gli atleti del tennis tavolo sono suddivisi in classi di disabilità, dalla 1 alla 5 per gli atleti in carrozzina,
dalla 6 alla 10 per quelli in piedi e la 11 per gli atleti con disabilità intellettive e relazionali. Ogni partita si gioca sulla distanza dei tre set su cinque, che terminano a 11 punti, con almeno due di vantaggio sull'avversario.
Continua alla pagina del Tennistavolo Paralimpico

TIRO A SEGNO
La disciplina tiro a segno prevede il tiro con carabina o pistola: l’obiettivo è colpire il centro di un bersaglio circolare nero con anelli concentrici (il centro vale 10 punti). Nelle gare generalmente si sparano 60 colpi nel tempo di 60-75 min e si effettuano alle distanze di 10, 25 o 50 metri. A seconda degli eventi, gli atleti tireranno da una posizione in piedi, in ginocchio o a terra, in competizioni riservate al genere maschile, femminile o miste.
Continua alla pagina del Tiro a segno Paralimpico


TIRO CON L’ARCO
È l’unico sport che permette agli arcieri con disabilità fisica di gareggiare al pari dei “normodotati”. Gli atleti tirano da una distanza di 50 o 70 m, seguendo procedure e regole di gara identiche a quelle delle competizioni olimpiche. Nel tiro con l’arco ai Giochi Paralimpici sono previste 3 differenti categorie (Ricurvo Open, Compound Open e W1) che competono nella prova individuale e nella prova a squadre miste.
Continua alla pagina del Tiro con l'arco Paralimpico

TRIATHLON
Il paratriathlon è una combinazione di nuoto, ciclismo e corsa, con atleti che competono per ottenere il miglior tempo su tutte e tre i segmenti di gara. Si gareggia su distanza sprint che è la metà della distanza olimpica: 0.75 km di nuoto, 20 km di ciclismo e 5 km di corsa. Uomini e donne competono separatamente, e ci sono diverse classifiche in base alla classe di disabilità di appartenenza.
Continua alla pagina del Triathlon Paralimpico.

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