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La Commissione preposta all’aggiornamento dei Lea potrebbe accogliere il parere della XII Commissione della Camera e modificare il Dpcm in direzione di una fornitura individualizzata

Come abbiamo avuto modo di riferirvi, è stato firmato anche dal Premier Gentiloni il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sui livelli essenziali di assistenza (Lea) che contiene anche il nuovo Nomenclatore Tariffario, ovvero l'elenco dei dispositivi, degli ausili per disabili e delle protesi che il SSN “passa” ai cittadini italiani che ne abbiano bisogno. L’iter prevede, dopo la registrazione di rito della Corte dei Conti, che ci sarà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

LE NOVITÀ AL NOMENCLATORE - Si tratta di una revisione che era quanto mai necessaria, poiché l’elenco era fermo ormai da oltre quindici anni, ritardo vissuto sulla pelle dai cittadini italiani che hanno bisogno di questi strumenti per poter condurre una vita dignitosa, e ai quali era così limitato l’accesso a dispositivi tecnologicamente avanzati. Sulla sua revisione - che ha visto anche l’inserimento di nuove tecnologie tutt’oggi fuori dagli elenchi e una cadenza annuale per i successivi aggiornamenti -  l’elemento che ha destato non pochi timori tra le persone con disabilità è stata la nuova organizzazione degli elenchi nei quali sono suddivisi i dispositivi. Il nuovo Nomenclatore Tariffario dovrebbe prevedere infatti il trasferimento di alcuni ausili dall’attuale elenco dei dispositivi su misura all’elenco dei dispositivi di serie, con il conseguente passaggio dal regime tariffario a quello che prevede l’adozione delle ordinarie procedure di acquisto (gara pubblica). Stessa cosa dicasi per la prestazione professionale di adattamento/personalizzazione del tecnico abilitato, oggi remunerate a tariffa. (Qui le altre novità al nomenclatore tariffario)

LE RICHIESTE ALLA COMMISSIONE LEA - Si tratta di un punto che ha ingenerato molta preoccupazione, considerando il fatto che tra questi ausili verrebbero compresi anche strumenti che necessitano, anzi, di alta personalizzazione, come le carrozzine superleggere.
Proprio per scongiurare questo rischio, la XII commissione Affari Sociali alla Camera, aveva indicato delle condizioni per il parere favorevole al DPCM (dato lo scorso dicembre con la commissione Sanità del Senato). Tra queste condizioni, nel punto 5, si chiede alla Commissione nazionale per l'aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) e la promozione dell'appropriatezza nel Servizio sanitario nazionale che vengano introdotte delle modifiche importanti già nella prima fase di aggiornamento dei LEA, ovvero entro il 28 febbraio prossimo, secondo la scadenza individuata in sede di Intesa Stato-Regioni del 7 settembre 2016. Il DPCM, infatti, ha istituito la Commissione nazionale per l'aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza che durerà tre anni svolgendo le attività previste dall’articolo 1, commi 557 e 558, della legge n. 208/2015.

GLI AUSILI DA MANTENERE A TARIFFA - Il punto 5 del parere (ne abbiamo parlato anche qui) chiede, in sostanza, che siano mantenute le regole vigenti del sistema tariffario attuale (anziché con passaggio a gara pubblica) per i dispositivi acustici e alcuni ausili di serie di cui all’allegato 5, elenchi 2A e 2B, ovvero:
- carrozzina ad autospinta con due mani sulle ruote posteriori, superleggera, a telaio rigido e a telaio pieghevole;
- carrozzina a spinta con telaio basculante e sistema di supporto posturale a configurazione regolabile;
- carrozzina ad autospinta sulle ruote posteriori pieghevole, leggera, a verticalizzazione manuale oppure a verticalizzazione elettrica;
- carrozzina elettronica a prevalente uso interno e ad uso esterno;
- modulo posturale per capo, per bacino, per tronco, per tronco/bacino;
- seggiolone a configurazione fissa e a configurazione regolabile;
- stabilizzatore per statica prona/eretta - modello per assistiti in età evolutiva;
- stabilizzatore mobile per statica eretta e per statica supina, con inclinazione regolabile;
- passeggino riducibile;
- emulatori di mouse a Joystick, con il capo e con lo sguardo

che per le loro caratteristiche e per le specifiche necessità funzionali dell’utenza cui sono destinati necessitano di un percorso prescrittivo individualizzato e di un appropriato percorso valutativo condotto da un’equipe multidisciplinare nonché di un adeguato training all’uso, al fine di garantire la massima personalizzazione e aderenza alle esigenze degli utenti, obiettivi difficilmente raggiungibili mediante procedure di gara.

IL PARERE DELL’ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI - Su questi pareri della XII Commissione Affari Sociali  alla Camera è tornata in questi giorni anche  l’Associazione Luca Coscioni, impegnata peraltro in una campagna proprio per promuovere il mantenimento della possibilità di scelta e personalizzazione degli ausili, dichiarando in un articolo pubblicato su sanita24 de Il Sole 24 Ore: "Noi dell'Associazione Coscioni, dopo tanto lavoro fatto a fianco e “ai fianchi” delle istituzioni, abbiamo particolarmente apprezzato che, nel comunicato stampa del 18 gennaio il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin abbia sottolineato come, partecipando alla riunione della «Commissione nazionale per l'aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) e la promozione dell'appropriatezza nel Servizio sanitario nazionale», lei avesse «invitato la Commissione a proseguire nel suo prezioso lavoro, tenendo conto dei pareri resi dalle competenti commissioni di Camera e Senato sul Dpcm recante l'aggiornamento dei Lea»".
Sulla base di questa dichiarazione del Ministro, pertanto, l’associazione si reputa fiduciosa rispetto all’accoglimento dei pareri e auspica che, in deroga a quanto previsto nell'allegato A, art.3, (quello sulla Fornitura dei dispositivi di serie di cui agli elenchi 2A e 2B), il Decreto venga modificato per fare in modo:
- che la remunerazione delle forniture delle tipologie relative agli ausili per l'udito, in quanto prestazioni, sia assimilata a quella dei dispositivi su misura (regime tariffario);
- che vengano esentate dalle modalità di acquisto e fornitura attraverso procedure pubbliche d'acquisto le tipologie di ausili complessi per disabilità motoria e comunicativa destinate a bisogni complessi, identificate come tali dalla società scientifica dei medici prescrittori Simfer e dettagliate al punto 5 nelle condizioni poste dalla XII Commissione della Camera;
- che pertanto sia modificata la definizione dell'elenco 2A da «Ausili di serie che richiedono la messa in opera da parte del tecnico abilitato» in «Ausili di serie che richiedono un percorso di fornitura individualizzato» e che, in conseguenza di ciò, gli ausili dell'elenco 2B di cui si chiede lo stralcio dal meccanismo delle gare siano spostati nell'elenco 2A. In alternativa, che si definisca un terzo elenco relativo agli ausili di serie, che comprenda quegli ausili che, per le caratteristiche peculiari dei prodotti e del target, non sono compatibili con una fornitura basata su procedure pubbliche di acquisto;
- che, quantomeno per gli ausili per disabilità motoria oggetto di stralcio dal regime di acquisto a mezzo gara, venga resa certa la data in cui dovrà essere istituito ed entrare in vigore il “Repertorio dei dispositivi di serie” di cui all'art. 1, comma 292 della legge 23 dicembre 2005, n. 266 e che, transitoriamente, nelle more della realizzazione del Repertorio, per ciascuna tipologia venga indicato un prezzo di riferimento, da intendersi «fino a un concorso massimo di...».

Non resta quindi che attendere di vedere se queste modifiche, così importanti per tutti quei cittadini che da questi ausili vedono dipendere la qualità della loro vita, saranno attuate.

Redazione

 

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