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Assocamp lancia una raccolta firme per chiedere l’iva al 4% anche sui camper disabili

Sappiamo bene come l’accessibilità turistica sia ancora per molti aspetti un tasto dolente nel nostro Paese: trovare un albergo che risponda ai bisogni specifici di chi ha una o più disabilità è spesso complesso. Va inoltre detto che un albergo accessibile, fruibile e comodo al 100% per tutti non può esistere, dal momento che troppe e sfaccettate sono le peculiarità di ognuno, e le conseguenti esigenze che ciascuna condizione porta con sé.
Anche per questo motivo, la scelta del caper adattato per persone disabili rappresenta, per molte famiglie, la soluzione ideale, grazie al fatto che una casa su ruote consente di bypassare questo genere di difficoltà, attrezzando il mezzo sui propri specifici bisogni e con i propri personali ausili, portando inoltre, letteralmente con sé, una continuità abitativa così importante, ad esempio, in caso di disabilità intellettive.

CAMPER DISABILI SENZA IVA AGEVOLATA
E’ sottolineando questi aspetti vantaggiosi che ASSOCAMP, l’Associazione Nazionale Operatori Veicoli Ricreazionali e Articoli per Campeggio, evidenzia un paradosso: in Italia l’iva agevolata disabili sull’acquisto auto non si può applicare anche ai camper adattati. A oggi, ricorda Ester Bordino, Presidente di Assocamp,l’agevolazione è prevista per autovetture, autoveicoli per trasporto promiscuo (per esempio i veicoli entro i 9 posti con peso inferiore a 3,5t) e gli autoveicoli specifici (veicoli cioè che hanno speciali attrezzature permanenti per permettere il trasporto di persone o cose in particolari condizioni). “Di fatto, quindi, gli unici esclusi sono gli autocaravan, perché tutte le altre categorie ne godono da tempo”.

L’APPELLO

Per questo motivo l’associazione, dopo avere lanciato una petizione nel 2021, torna con l’appello alle istituzioni: estendere l‘agevolazione Iva al 4% anche all’acquisto dell’autocaravan per le persone con disabilità, comprese le spese necessarie per le esigenze di adattamento. Lo fa con una raccolta firme e un appello in particolare alla Ministra per le Disabilità.

LIBERTÀ DI MOVIMENTO E NON SOLO
"Il camper rappresenta un momento di evasione e soprattutto garantisce continuità abitativa,” spiega Bordino. “Assicura infatti libertà di movimento e organizzazione di momenti di relax e sollievo per persone con disabilità e per chi gli vuole bene. Ma non è solo questo, è ‘continuità affettiva’, continuità delle abitudini familiari conosciute e consolidate. In altre parole, continuità delle sicurezze familiari acquisite che danno alla persona con disabilità psico-fisiche tranquillità e serenità, anche lontano dalla propria casa-abitazione, potendo godere appieno della vacanza e degli affetti. Per molti oggi è ancora proibitivo affrontare l’acquisto e l’adattamento di un autocaravan alle specifiche esigenze. C’è una legge che permette alle persone con disabilità di acquistare macchine, furgoni e addirittura pulmini a nove posti, ma un camper no, ed è una discriminazione che non capiamo, perché il camper non è solo un mezzo per le vacanze ma può essere anche un mezzo per trasporto. Per questo ci stiamo battendo per ottenere l‘agevolazione Iva al 4% anche per gli autocaravan, che potrebbe anche diventare motore di molti benefici per il settore del turismo”.

LE ESPERIENZE DEI CAMPERISTI CON DISABILITÀ
A conferma di ciò, è stato chiesto di parlare della propria esperienza di camperisti ad alcune persone con disabilità e alle loro famiglie, le cui testimonianza è stata raccolta in un reportage che contiene anche contributi di genitori, esperti psicologi, esperti di pet therapy, tutti sono concordi sul fatto che il camper può essere un aiuto davvero importante per la serenità di queste famiglie.



Spiega la dottoressa Marta Viappiani, psicologa del progetto ‘Impronte nell’anima’: “Noi pensiamo che i bambini con disabilità, così come gli adulti, abbiano bisogno di una continuità affettiva nella vacanza. Devono poter ritrovare tutti i loro affetti, per esempio il loro animale, ma anche le pareti domestiche, perché se conoscono il camper ovviamente ne conoscono anche tutti gli spazi. Cosa non fattibile negli alberghi dove è possibile trovare difficoltà. I bambini con queste patologie, specie gli autistici, hanno diversi problemi legati all’adattamento in questi ambienti; il camper, quindi, diventa fondamentale per la continuità affettiva: il passe-partout per continuare in serenità un momento che potrebbe essere piacevole per tutta la famiglia, cioè la vacanza”.

Roberto Schiavolin – associato Assocamp racconta la sua esperienza: “Noi utilizziamo il camper per muoverci con Marta che è una ragazza con disabilità e ha altre due sorelle. Con il camper noi viaggiamo comodamente, lei sta benissimo, sta con noi, facciamo delle vacanze stupende. Lei si ritrova esattamente come a casa sua. Se sta bene lei, stiamo bene anche noi”.

“Per noi il camper non è un lusso o un benessere,” aggiunge Franco Musso, Associazione Dogs for Kids. “Diciamo che è un’esigenza per la situazione familiare che abbiamo con due ragazzi con disabilità. L’iva agevolata è solo una piccola parte di quello di cui loro avrebbero diritto. Penso che con l’Iva agevolata molte persone potrebbero avvicinarsi a questa vita un po’ più semplice, viste già tutte le difficoltà che dobbiamo affrontare”.

LA RACCOLTA FIRME
Per dare più forza alla proposta, durante i giorni di apertura del Salone del Camper di Parma, dal 9 al 17 settembre 2023, sarà lanciata la raccolta firme allo stand Assocamp e online su Change.org: la petizione verrà poi inviata al Ministero della Disabilità nella speranza che l’anno si possa concludere con la presa in carico di questa importante modifica di legge.

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Redazione

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