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Venerdì saranno consegnate le firme in Cassazione: in caso di ammissibilità da parte della Consulta si potrà andare a referendum

Sono stati 1,2 milioni gli italiani a mettere nero su bianco la loro richiesta alla politica: si prenda in mano la questione dell’eutanasia una volta per tutte. Lo hanno fatto con le firme che sono state raccolte nel corso dell’estate dalla Associazione Luca Coscioni nell’ambito della campagna "Eutanasia Legale", per chiedere un referendum per la legalizzazione dell’eutanasia attraverso la parziale depenalizzazione del reato di omicidio del consenziente.

Le firme sono state raccolte per due terzi su carta, tramite i banchetti che i volontari hanno organizzato nelle piazze italiane, e per un terzo tramite firma digitale. Quella per il referendum sull’eutanasia è stata anche la prima campagna al mondo ad utilizzare in modo legale questa forma di raccolta. L’Associazione Luca Coscioni si è fatto carico del costo della firma digitale impegnandosi alla spesa di un totale di circa un milione di euro, finora parzialmente coperti da donazioni volontarie dei firmatari per un totale di 485.000 euro.

Le firme raccolte verranno quindi depositate in Cassazione nella giornata di domani, venerdì 9 ottobre, quando è prevista anche una manifestazione a Roma, a chiusura della mobilitazione. Seguirà il vaglio della Consulta nel mese di gennaio: nel caso di ammissibilità ci sarà poi la convocazione di un referendum in materia, da parte del Presidente della Repubblica, in una domenica tra il 15 aprile e il 15 giugno 2022.

Ricordiamo che la questione è da tempo un nodo irrisolto, sul quale il Parlamento Italiano non ha preso alcuna decisione fino a questo momento, nonostante le pressioni della società civile e di personalità, gli appelli di Presidenti della Repubblica, e i richiami stessi della Corte Costituzionale.

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