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CONFAD ripercorre alcune tappe del percorso recente che hanno segnato l’iter difficile di una legge che dia sostegno e dignità alla figura del caregiver familiare

Un percorso a tappe scandite da date che nel 2020 ha trovato anche nella pandemia l’ennesima scusa del “non si è potuto fare” è solo l’ultimo tratto di una strada iniziata ben prima, quella della promessa che si sarebbe appeso il fiocco di nascita ad una legge nazionale sui caregiver familiari. Una legge che avrebbe finalmente reso giustizia al ruolo di cura prestato dai caregiver, appunto. E invece il 2021 sta ancora delineando pesanti incertezze sulla possibilità dell’approvazione della legge per questa categoria vessata forse come nessun’ altra – riconosce con amarezza il Coordinamento nazionale delle famiglie con disabilità.

Con i titoli dei propri comunicati stampa, CONFAD ripercorre quindi il recente periodo fatto di appelli a una legge, fino ad un repetita iuvant, in questo luglio 2021:
3 FEBBRAIO 2020: Manifesto Confad 2020: i cinque punti fondamentali per una legge che possa definirsi “giusta” per i caregiver familiari
19 MARZO 2020: Decreto “CURA ITALIA” delusione e preoccupazione dei caregiver familiari i quali,ancora una volta,non trovano, nelle misure straordinarie adottate ad affrontare l'emergenza, risposte adeguate atte a far fronte all’ ulteriore appesantimento delle responsabilità di accudimento.
2 GIUGNO2020: Che posto hanno i caregiver familiari nella Repubblica Italiana?
27 LUGLIO 2020: Legge nazionale sui caregiver familiari: AAA volontà politica cercasi
19 OTTOBRE 2020: Tanto rumore per nulla. Nuovo dpcm: nuovo sgarbo per i caregiver familiari?
4 luglio2021: REPETITA IUVANT

La legge non è ancora nata, intanto però il dono della genitura è arrivato – registra con amarezza il gruppo - adeguato ovviamente solo alla portata della relazione: la legge 205/2017, che dà il nome al nascituro con la definizione giuridica del caregiver familiare e un “buono” in dono, un fondo irrisorio che tra l’altro, effettivamente, con il successivo rimando alle regioni ha palesato le solite insopportabili disparità fra regione e regione fra regione e regione.

La Legge Nazionale sui Caregiver Familiari non nasce, ma il Battesimo è pronto, il piccolo fondo stanziato, ma lo Stato demanda alle regioni di seguire la vicenda e svolgere il loro ruolo di padrini del piccolo. Ma qui, a parte poche eccezioni, le regioni provano a raccapezzarsi in definizioni improbabili, in criteri di discrimine alternativi, scevri di ogni consultazione associativa in merito al caregiver familiare di lunga esperienza, quale la nostra, dichiarano da CONFAD.

Insomma, la bocciatura da parte di CONFAD è totale: col senno del poi, sarebbe da dircelo in segreto, sottovoce, questo pargolo finisce sempre dalla padella alla brace: padre assente e padrini inetti. Senza dubbio, nulle anche le buone idee da contare oggi sulla punta della dita di una mano- è l’amara chiusa.

Ma continuare a chiedere una legge – una legge che sia giusta – è l’unica azione possibile. Allora CONFAD ribadisce nuovamente i suoi 5 punti fondamentali per una buona legge nazionale sui caregiver familiari:
1. IL CAREGIVER FAMILIARE È DIVERSO E DISTINTO DALLAPERSONA CON DISABILITÀ DI CUI SI PRENDE CURA, I FONDI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA (FNA) hanno il loro iter, il loro scopo, la loro ragione d'essere. LE MISURE PER I CAREGIVER FAMILIARI devono essere diverse e distinte dalle misure per le persone con disabilità
2. IL CRITERIO DELLAPARENTELA È FONDAMENTALE: IL CAREGIVER È FAMILIARE,secondo quanto indicato dalla legge del dicembre 2017. Nulla a che vedere con badanti, OSS che hanno già i loro indirizzi e le loro tutele.
3. IL CAREGIVER FAMILIARE CONVIVE CON LAPERSONA CON DISABILITÀ CHE ACCUDISCE: Il criterio della CONVIVENZA è imprescindibile, anche per l'individuazione di chi effettivamente presta l’ opera di cura continuativa alla persona non autosufficiente
4. I SOSTEGNI: CONTRIBUTI FIGURATIVI, PREPENSIONAMENTO, SOSTEGNO ECONOMICO
5. DIRITTO AL SOLLIEVO, RIPOSO, SALUTE: deve essere garantito al caregiver familiare il diritto al riposo, al sollievo, alle cure, con programmi stabili di assistenza garantita e di emergenza in caso di malattia e/o ricovero del caregiver familiare: sono diritti umani fondamentali, ad oggi non garantiti per i caregiver familiari

infografica legge caregiver manifesto

infografica manifesto legge caregiver


Sarà possibile ripartire da qui, e magari sperare nella possibilità di appenderlo questo fiocco di benvenuto? Tanto, al peggio, il dolore rimane ai caregiver familiari. Ma a chi importa - conclude, amarissimo, il gruppo.

Per approfondire:

Il testo del DDL 1461 caregiver

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Redazione

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