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Il progetto europeo ME-WE si propone di fornire risposte e supporto al disagio e alle difficoltà di trovare ascolto o condivisione dei propri sentimenti che i giovani caregiver possono vivere

Una malattia o una disabilità sono condizioni che irrompono e deflagrano su tutta la famiglia di chi ne è colpito, lo diciamo sempre. Vivere la disabilità di un fratello o essere, ad esempio, figlio di persone con disabilità, può essere, inoltre, particolarmente complesso in quella fase già turbolenta che è l’adolescenza.

ESSERE UN CAREGIVER ADOLESCENTE - Il cambiamento fisico e la consapevolezza di muovere i primi passi nel mondo degli adulti, legati all'alto livello di responsabilità verso un membro fragile della famiglia possono impattare in maniera forte sull’equilibrio psicologico e sul benessere generale del ragazzo. Occuparsi già in giovane età di un familiare in qualità di caregiver può significare dover maturare precocemente e sentirsi in parte diversi dai propri coetanei. Può significare avere meno tempo per studiare poiché ci si deve dedicare ad assistere il fratellino con disabilità o il nonno anziano. Si può diventare oggetti di bullismo, ma anche incontrare maggiori difficoltà a staccarsi dal nucleo familiare in età adulta.

IL PROGETTO ME-WE - Per dare un supporto ai giovani caregiver è stato lanciato il progetto ME-WE, finanziato dall’Unione Europea e realizzato da organizzazioni di sei Paesi Europei (Italia, Olanda, Regno Unito, Slovenia, Svezia e Svizzera). L’iniziativa si propone di migliorare le condizioni di vita dei caregiver adolescenti, rendendoli più consapevoli e capaci di affrontare le difficoltà, incrementandone la salute psicologica ma anche sviluppando possibilità future di formazione scolastica e lavorativa per abbassare la soglia della disoccupazione a causa dell'abbandono scolastico per motivi familiari.

CHI PUO’ PARTECIPARE  - Il progetto è dedicato in particolare agli adolescenti caregiver con un'età compresa tra i 15 e i 17 anni, che andranno a svolgere un percorso composto da attività organizzate da operatori qualificati. Si creeranno opportunità di incontro, ascolto, confronto e socializzazione con i coetanei che vivono esperienze simili, senza trascurare momenti di divertimento per staccare un po' la spina dalle responsabilità familiari.

COME E DOVE PARTECIPARE - La partecipazione è gratuita ed i gruppi partiranno in diverse città italiane il prossimo ottobre. Tra le città interessate dal progetto: Modena, Bologna, Mantova, Ferrara e Udine.
In Italia l’organizzazione dei laboratori è affidata alla cooperativa sociale ANS che da anni realizza interventi e progetti a supporto dei ragazzi con responsabilità di cura familiare.

Per saperne di più:
Telefono e Whatsapp: 393 909 6596
info@giovanicaregiver.it
http://www.giovanicaregiver.it/MEWE/

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Redazione

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