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Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA): conoscerli e riconoscerli per intervenire precocemente


I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono disturbi del neurosviluppo che coinvolgono la capacità di leggere, scrivere e calcolare e che si manifestano con l’inizio della scolarizzazione. Tali disturbi dipendono dai meccanismi di funzionamento delle reti neuronali e non sono causati da deficit intellettivi o sensoriali. Pertanto, a volte non è immediato comprendere le difficoltà che incontrano alcuni bambini e ragazzi in azioni che per altri risultano semplici e spesso essi vengono erroneamente considerati svogliati, intelligenti che non si impegnano. Proprio per evitare queste interpretazioni scorrette è molto importante che le famiglie e gli insegnanti ne conoscano bene le manifestazioni. Occorre, cioè, formazione ed informazione , in modo da intervenire in maniera precoce ed attivare le misure necessarie di supporto.

Come e quando intervenire, dunque?

ALCUNI SEGNALI - La diagnosi dei DSA può essere fatta solo alla fine della seconda primaria (alla fine della terza per la discalculia),  ma si possono presentate degli indicatori precoci già dai 4 o 5 anni, come ad esempio difficoltà nel ripetere e individuare, suoni, sillabe e parole.
All’inizio della Scuola Primaria possono esservi:
-difficoltà nella decifrazione delle singole lettere,
-incertezza nell’utilizzo delle sillabe,
-scarso controllo del significato delle parole,
-scarsa autonomia nella scrittura delle parole,
-sostituzioni o elisioni di lettere,
-difficoltà nell’atto della scrittura,
-errori nel conteggio, nel passaggio dalla pronuncia alla scrittura dei numeri o nel calcolo a mente.
Si possono anche manifestate difficoltà di coordinazione e di motricità fine. In presenza di queste difficoltà è bene che i docenti attivino percorsi di potenziamento e monitorino con attenzione gli sviluppi negli apprendimenti.

LA DIAGNOSI - Alle famiglie, invece, qualora si sospetti la presenza di un DSA, si richiede di intervenire richiedendo una valutazione diagnostica. In caso di diagnosi, ricordiamo, occorre consegnare la documentazione a scuola, in modo da attivare le misure previste dalla L. n. 170/10,  dal decreto attuativo n. 5669/11 e dalle relative Linee guida. La scuola, infatti, a seguito della ricezione della diagnosi, deve produrre, con la collaborazione delle famiglie, Piani Didattici Personalizzati (PDP), contenenti strategie ed interventi didattici ad hoc, nonché strumenti compensativi ed eventuali misure dispensative.  Sono ormai numerosi gli strumenti compensativi di tipo tecnologico che facilitano gli studenti mediante l’uso del PC. Tra le tante novità ricordiamo le facilitazioni di lettura rese possibili dal formato epub3, scaricabile gratuitamente in rete, che consente fruizioni interattive, testi con inserimenti multimediali audio e video, letture vocali, animazioni ecc.

DSA OLTRE LA SCUOLA - Gli interventi devono essere sempre mirati e calibrati rispetto alle esigenze di ogni alunno, in modo da arginare i disagi derivanti dalle difficoltà legate ai DSA e promuovere il successo negli apprendimenti e l’adeguata percezione di sé e delle proprie possibilità. La scuola italiana sta cercando negli ultimi anni di rispondere a tali esigenze, anche se si registrano alcune difficoltà negli approcci, nelle prassi e nel dialogo tra i soggetti. Molto, purtroppo, resta ancora da fare nelle università, nel mondo del lavoro e, più in generale, per tutte le esigenze degli adulti con DSA. Per tale ragione, ci piace riportare un’interessante proposta di legge che prevede per le persone con dislessia solo prove orali nei concorsi pubblici e l’istituzione, nelle aziende, di una figura manageriale specificamente formata per favorire l’inserimento lavorativo delle persone con DSA.

Se un bambino scrive nel suo quaderno "l’ago di Garda", ho la scelta tra correggere l’errore con un segnaccio rosso o blu, o seguirne l’ardito suggerimento e scrivere la storia e la geografia di questo "ago" importantissimo … (Gianni Rodari)


APPROFONDIMENTI

MIUR: area DSA

In disabili.com

DSA: a che punto siamo?
 

Tina Naccarato


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