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Uno dei momenti più attesi del Convegno di Rimini riguarderà il confronto sulla riforma del sostegno. Numerosi i docenti attesi alla tavola rotonda

Nei giorni scorsi ci siamo occupati di un importante appuntamento che ormai da molti anni si rinnova a Rimini per fare il punto sull’integrazione scolastica e sociale: il Convegno Internazionale organizzato dal Centro Studi Erickson. Anche quest’anno l’evento sarà carico di incontri significativi con i massimi esperti del settore ed ospiterà buone prassi, pratiche inclusive e numerosi docenti e studiosi.
Il Convegno sarà inoltre occasione per un confronto molto atteso e significativo, che riguarderà il progetto di riforma del sostegno, prospettato ormai da tempo, soprattutto a seguito della pdl A. C. 2444 presentata da Fish e Fand. Tale riforma pare essere ormai in agenda politica, ma non si placano le perplessità in merito ad essa, soprattutto tra i docenti.


Pertanto, la tavola rotonda, nella quale saranno messe a confronto anche posizioni molto distanti e contrastanti, appare come un appuntamento significativo per fare il punto sullo stato dei lavori e dialettizzare le posizioni. Nella giornata di  sabato 14 novembre, infatti, i maggiori esperti italiani di inclusione ed i rappresentanti delle più note associazioni nazionali di settore animeranno il dialogo intorno al tema Iperspecializzazione dell’insegnante di sostegno. Una buona via per la qualità dell’integrazione?. Tale tema è ormai da tempo al centro di un acceso dibattito, scaturito anche dalle anticipazioni espresse dal sottosegretario del MIUR D. Faraone, il quale ha più volte fatto riferimento ad una radicale rivisitazione del ruolo, del reclutamento e della formazione del docente di sostegno. Questa prospettiva è ormai interna ad una bozza di decreto delegato che incontra tra gli esperti molto favore su alcuni aspetti e molte perplessità su altri. Soprattutto, a destare preoccupazioni è la separazione della formazione universitaria e delle carriere tra docenti curriculari e di sostegno, che espone al meccanismo di delega e minaccia l’integrazione. 

Non solo: non mancano i malumori relativi al rischio di medicalizzare la figura dell’insegnante di sostegno, che riporterebbe la scuola ad un approccio alla disabilità anteriore alle leggi che hanno sancito il valore dell’integrazione scolastica.
Tra i relatori invitati alla tavola rotonda saranno presenti rappresentanti delle associazioni favorevoli al progetto di riforma, docenti universitari esperti nel settore ed insegnanti da tempo impegnati nella promozione delle pratiche inclusive. Tra di essi ricordiamo alcuni dei sottoscrittori della recente proposta di cattedra mista, intesa come concreta proposta per far fronte ad alcune problematiche sollevate proprio intorno alla qualità dell’integrazione e dell’inclusione.  
Naturalmente, seguiremo il dibattito e forniremo informazioni in merito.


APPROFONDIMENTI

Convegno internazionale La qualità dell’integrazione scolastica e sociale

La proposta di legge delle associazioni

In disabili.com

La Buona Scuola e il progetto di inclusione

Tina Naccarato

 

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