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scuola: bambina di spalle scrive alla lavagna Una proposta scritta ed ideata da insegnanti per trovare soluzioni alla concreta mancanza di insegnanti di sostegno

 

In questi giorni la grande protagonista è la scuola, non solo perché con settembre c’è il ritorno degli alunni in classe, ma anche sul piano politico dove continuano le manifestazioni di dissenso nei confronti della proposta di Legge. E per gli insegnanti di sostegno?

Nonostante tutte le proposte avanzate molti docenti di sostegno sono, ancora, precari e troppo spesso privi del titolo di specializzazione. Inoltre si registrano ritardi importanti nell'assegnazione delle risorse annuali e, spesso, le nomine subiscono modifiche dopo alcuni mesi a causa dei meccanismi legati all'aggiornamento delle graduatorie scolastiche.

A subire principalmente il peso di questa situazione, purtroppo, sono gli alunni a causa della "qualità" della didattica, che viene interrotta e continuata da altri. Né sono pochi i disagi legati alle relazioni instaurate e sospese. Altri docenti dovranno ricominciare daccapo, ricostruendo un delicato dialogo educativo che può rafforzarsi solo nel tempo.

 

Un gruppo di docenti, da anni impegnato nelle problematiche della didattica del sostegno, avanza due proposte per sopperire alla mancanza di insegnanti di sostegno in possesso di specializzazione.

Permangono serie criticità dal punto di vista del fabbisogno di insegnanti specializzati per le attività di sostegno alle classi in cui sono iscritti allievi con disabilità.


I sottoscritti concretamente avanzano le seguenti proposte.


1) Esaurita la possibilità di immissioni in ruolo attingendo agli elenchi di sostegno (GM e GAE), che devono allargarsi anche agli specializzati iscritti nelle Graduatorie di Istituto, utilizzare su posto di sostegno, con assunzioni a tempo determinato, docenti "specializzandi", A.A. 2014-2015, che abbiano maturato 20 CFU.


2) Sottolineare l'opportunità di implementare nella scuola secondaria forme diffuse equiparabili alla "cattedra mista", per la quale possano essere utilizzati, nel loro orario, in parte su posto di sostegno e in parte sulla disciplina i docenti specializzati che lo richiedono e che attualmente sono in servizio su cattedra disciplinare.


Per quanto riguarda la prima ipotesi, sono necessarie la volontà politica e la contrattazione sindacale.
Per sostenere la seconda proposta, invece, riteniamo utile prevedere la possibilità, opzionale e incentivante, di un comunque contenuto ampliamento dell'orario di cattedra, retribuito come da contratto.

 

Caterina Altamore
Insegnante specializzata scuola primaria


Claudio Berretta
Insegnante di Sostegno, formatore, docente a contratto e Tutor coordinatore del Tirocinio presso Università degli Studi di Torino.

 

Evelina Chiocca
Insegnante specializzata scuola primaria

 

Paolo Fasce
Insegnante di Matematica Applicata, Specializzato sul Sostegno, docente a contratto e Supervisore di Tirocinio presso l'Università di Genova.


Giulia Giani
Insegnante di Italiano e Latino nei licei, specializzata nel sostegno

 

Tina Naccarato
Insegnante di scuola primaria, specializzata sul sostegno, docente di laboratorio a contratto presso l'Università Cattolica di Milano - Corso di specializzazione per il sostegno didattico ad alunni con disabilità.

 


In disabili.com:

 

Sostegno scolastico e inclusione: il problema della delega

 

Tina Naccarato

 

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