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La Rfi ha garantito i fondi e stabilito gli interventi previsti per il futuro al fine di garantire o aumentare l'accessibilità delle stazioni ferroviarie italiane alle persone con disabilità

Utilizzare i mezzi pubblici per andare al lavoro, a scuola, o anche per viaggio, nel nostro Paese è talvolta un'odissea. Non è raro sentire amici e colleghi sbuffare per il ritardo dell'autobus, per il treno senza aria condizionata o nel quale piove dentro: una situazione critica da nord e sud che tuttavia è ancora relativa rispetto alle difficoltà di chi, per problemi strutturali, quei mezzi non li può utilizzare a prescindere, e non può per questo godere di un servizio pubblico.
Mi riferisco alle persone con disabilità, motoria ma non solo, che molto spesso ci contattano per lamentare situazioni di disagio dovute all'inaccessibilità del sistema di trasporto pubblico italiano. Per fortuna negli ultimi anni qualche passo avanti sembra essere stato fatto, complice in certa misura anche il risalto mediatico che è stato dato alla questione anche grazie a campagne come quella di #vorreiprendereiltreno (ne abbiamo raccontato qui, ndr) che hanno lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza dell'eliminazione delle barriere architettoniche.  

TRENI E ACCESSIBILITA’  - L'importanza dell'accessibilità delle ferrovie dello Stato negli ultimi anni sembra essere presa in maggiore considerazione: nel 2017 infatti l'impegno per l'abbattimento delle barriere architettoniche è stato cospicuo, con 220 milioni di euro investiti per la messa in regola di 50 stazioni da parte di Rfi.

I NUOVI INVESTIMENTI - Ora l'impegno continua. Il 1 ottobre è ricorso il quindicesimo anniversario della Giornata nazionale per l'abbattimento delle barriere architettoniche promossa da Fiaba, e in quest'occasione la Rete Ferroviaria Italiana, Rfi, ha rinnovato il proprio impegno nello sforzo per rendere le stazioni e i treni più accessibili. Per attuare ciò, Rfi ha promesso un impegno di 2.5 miliardi di euro nei prossimi 10 anni - fondi che saranno utilizzati per rendere accessibili 620 stazioni ferroviarie.

GLI INTERVENTI STRUTTURALI – Il programma per il miglioramento delle infrastrutture prevede varie tipologie di interventi, quelli strutturali che sono stati stabiliti sono:
–    innalzamento dei marciapiedi a 55cm dal piano dei binari,
–    la riqualificazione dei sottopassaggi pedonali,
–    la realizzazione di nuove rampe di accesso ai binari,
–    l’attivazione di ascensori,
–    l’installazione di percorsi e mappe tattili per persone cieche,
–    la realizzazione di nuove pensiline e la riqualificazione di quelle esistenti.

INTERVENTI PER L’INFORMAZIONE - Oltre a queste opere, che sono rivolte in particolare alle persone con disabilità motorie e alle persone cieche, il progetto prevede anche altri interventi che potranno facilitare l'esperienza in stazione e sul treno sia delle persone con disabilità sensoriale e cognitiva, oltre che qualche accortezza generale per tutti gli utilizzatori di questi servizi di trasporto.
Tra gli altri interventi previsti:
–    l’installazione di nuovi monitor e impianti di diffusione sonora, per il miglioramento dei sistemi di informazione, sia audio che video,
–    il miglioramento della segnaletica di stazione e dell’illuminazione
–    creazione di parcheggi auto,
–    stalli per la sosta delle due ruote e sistemi per la salita e discesa di chi trasporta una bicicletta.

EVOLUZIONE TECH - Gli interventi non possono inoltre non tenere conto del progresso delle tecnologie digitali, per questo nel progetto è prevista, ad esempio:
–    l'installazione di nuovi tornelli  per il controllo automatizzato degli accessi ai binari e  la validazione del biglietto elettronico,
–    l’allargamento del progetto “Wi-Life Station” a nuove stazioni, con la creazione di un portale virtuale di stazione per informazioni di viaggio e altre utilità.

Questi grandi progetti di accessibilità, come abbiamo visto, verranno implementati nell'arco di un decennio: ci vorrà quindi ancora pazienza per poter viaggiare sul treno senza disagi o con più comodità per tutti.  Per il 2018 è previstol'utilizzo di 220 milioni per l'ammodernamento di 50 stazioni, un primo passo verso la piena fruibilità del servizio ferroviario nazionale che, ci si augura, sarà presto tale per tutti i suoi utenti, con disabilità e non.


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Chiara Bullo


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