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Semplificazioni anche per la procedura di presentazione della diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento

Novità positive sul fronte DSA e patente. Dopo la Circolare n. 31299 del 5 novembre 2020 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che aveva sancito la validità di tutte le certificazioni diagnostiche rilasciate ai soggetti con DSA da neuropsichiatri o psicologi, anche per il conseguimento della patente di guida, il 1 giugno scorso il Ministro Enrico Giovannini ha firmato un Decreto Ministeriale che prevede più tempo per la prova di teoria ed estende al conseguimento della CQC-Carta di Qualificazione del Conducente la possibilità per il candidato di chiedere l’ausilio di un file audio, possibilità già prevista per la patente di guida.

LA CERTIFICAZIONE
Ai sensi di quanto previsto dall’Art. 1 del Decreto Ministeriale al fine di fruire degli strumenti compensativi durante l’esame di teoria, il candidato al conseguimento di una patente di guida titolare di diagnosi di DSA esibisce tale certificazione in sede di visita per la verifica dei requisiti di idoneità psico-fisica. È richiesto che la suddetta diagnosi dei DSA sia effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente.
Sarà quindi cura della Commissione Medico Locale giudicante inseriscono nell’apposito applicativo l’indicazione della certificazione, così da ottenere una prenotazione con la corretta durata del tempo utile a sostenere la prova teorica (Art. 2).

LE AGEVOLAZIONI
Il Centro Elaborazione Dati della Direzione Generale per la Motorizzazione, acquisita l’informazione della presenza di certificazione di diagnosi DSA, organizza la prova di controllo delle cognizioni teoriche, nella quale, ferma restando ogni altra disposizione vigente relativa alle modalità di svolgimento della predetta prova:
a)      il candidato dispone di quaranta minuti, invece di trenta minuti;
b)      il candidato ha diritto all’ausilio del file audio dei quiz che gli sono sottoposti.

Inoltre, - comunica il MIT nella relazione di accompagnamento al DM - i candidati beneficeranno di procedure semplificate per iscriversi agli esami di teoria: basterà infatti presentare il certificato rilasciato dal Servizio sanitario nazionale che attesti la diagnosi di DSA mentre non è più richiesto il certificato rilasciato dal neuropsichiatra.

PROCEDURA PER GLI AUTOTRASPORTATORI PROFESSIONISTI
Anche per il rilascio della Carta di Qualificazione del Conducente, che consente di svolgere attività di carattere professionale legata all'autotrasporto, a seguito della medesima procedura di presentazione della documentazione, sono previste dall’Art. 6 analoghe agevolazioni nello svolgimento dell’esame di teoria.
Anche in questo caso, ferma restando ogni altra disposizione vigente relativa alle modalità di svolgimento della predetta prova:
a)      il candidato dispone di centodieci minuti per l’esame relativo tanto alla parte comune quanto a quella specialistica del programma di qualificazione iniziale, invece di novanta minuti;
b)      il candidato dispone di sessanta minuti per l’esame relativo alla sola parte comune del programma di qualificazione iniziale, invece di cinquanta;
c)       il candidato dispone di cinquanta minuti per l’esame relativo alla sola parte specialistica del programma di qualificazione iniziale, invece di quaranta;
d)      il candidato ha diritto all’ausilio del file audio dei quiz che gli sono sottoposti. Fino alla messa a disposizione dei file audio, lo strumento compensativo ivi previsto è sostituito da esame orale

IL COMMENTO DELL’AID-ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA
“Ci siamo battuti per anni e ora, finalmente, le cose stanno cambiando. – Ha affermato Andrea Novelli, presidente dell'Associazione Italiana Dislessia – Il 30% di tempo in più ai candidati con DSA che affronteranno l'esame teorico della patente è il primo, importante, passo verso una prova più inclusiva per le persone con disturbo specifico di apprendimento. Siamo riusciti, tra l'altro, per la prima volta a far eliminare dal decreto l’espressione “affetto da dislessia” che purtroppo spesso compare anche in articoli di giornale e siti di informazione”.

Per approfondire:

Testo completo del Decreto Ministeriale 1 giugno 2021

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Alessandra Babetto

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