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Mancano ancora il decreto attuativo e ulteriori chiarimenti operativi che individuino i criteri di accesso alla misura

Segnaliamo una novità riguardante il bonus per madri single di figli con disabilità che era stato introdotto (o meglio, annunciato) dalla legge di bilancio n. 178/2020, all’articolo 1, commi 365-366). La modifica è stata inserita nel testo della legge di conversione del Decreto Sostegni (decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41) approvato in via definitiva ieri sera con l’ok della Camera dopo quello del Senato.

Nell’iter di conversione in legge tale misura è stata in parte modificata, ma mancano ancora una serie di interventi per renderla non solo operativa, ma anche più chiara. Vediamo cosa è previsto.

COSA PREVEDEVA LA LEGGE DI BILANCIO
L’originale comma 365 dell’Art. 1 della legge di bilancio n. 178/2020 stabiliva che alle madri disoccupate o monoreddito facenti parte di nuclei familiari monoparentali con figli a carico aventi una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60 per cento, è concesso un contributo mensile nella misura massima di 500 euro netti, per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023.
Come già da una prima analisi, non erano pochi i punti deboli del provvedimento: a iniziare dal fatto che venivano esclusi i padri, passando poi per la cifra massima di 500 euro modulata non si sa secondo quali parametri (il decreto attuativo ancora non si vede) , e infine in riferimento alla “percentuale di disabilità”, cosa che non viene espressa in valore percentuale, ad eccezione del caso specifico di minori di età superiore ai 15 anni, ai soli fini dell'iscrizione alle liste di collocamento mirato se superano il 45% di invalidità civile.

LA MODIFICA
Ora, nel testo di legge di conversione del Decreto Sostegni viene messo mano al testo, e all’articolo 13 bis, introdotto al Senato, si estende il riconoscimento del contributo mensile per figli disabili a carico ad uno dei due genitori, e non solo alla madre come prima previsto, fermo restante che il soggetto deve essere disoccupato o monoreddito facente parte di nuclei familiari monoparentali. A parità di requisiti, quindi, il bonus potrà essere richiesto anche dal padre.

COSA RESTA INVARIATO
Rimane invece invariata la cifra a disposizione (5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023), il tetto massimo dei 500 euro netti, come pure la percentuale di disabilità indicata del 60%.

Non ci resta che attendere la definizione dei criteri di individuazione dei destinatari del contributo, oltre che delle modalità di presentazione delle relative domande e di erogazione, che dovrà sempre essere stabilita da apposito decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Ricordiamo, peraltro, che tale decreto attuativo doveva essere emanato entro il 2 marzo 2021, ma non risulta ancora adottato.

Per approfondire:

Decreto-Legge 22 marzo 2021, n. 41

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Redazione

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