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La cifra del Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità è stata riallocata con il decreto anticipi su altre voci di spesa, ma arrivano le rassicurazioni dei ministeri competenti

All’indomani della approvazione, da parte del consiglio dei Ministri, del testo della prossima manovra finanziaria e dei due decreti della delega fiscale, è saltata all’occhio, facendo molto discutere, la riallocazione di 350milioni del “Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità”, spostati col “decreto anticipi” (decreto legge 18 ottobre 2023, n. 145) a favore invece del Superbonus.

LA RIALLOCAZIONE DEL FONDO
In sostanza, il Governo ha approvato la riallocazione dell’intero fondo di 350milioni, destinato  all’attuazione della Legge delega sulla disabilità (Legge 22 dicembre 2021, n. 227), dirottando la cifra su una misura che con la disabilità c’entra solo in parte, ovvero il Superbonus e gli altri bonus edilizi (nel fondo rientrano infatti anche le agevolazioni per la realizzazione di interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere, ndr).
Questo spostamento di risorse è stato approvato attraverso il “decreto anticipi” che, appunto, anticipa alcune misure della manovra, recuperando risorse finanziarie da altre voci. Tra queste, il Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità.

PERCHÉ I SOLDI NON SONO STATI SPESI PER LA DISABILITÀ
Il motivo di questa riallocazione di risorse è questo: i soldi previsti dal Fondo in questione sono destinati alla attuazione della legge delega sulla disabilità, della quale, però, non sono ancora stati definiti i decreti legislativi che ne danno attuazione, e il cui termine per la approvazione è marzo 2024. Dopo l’iter parlamentare la legge entrerà in vigore dal 1 gennaio 2025.
Per questo motivo quei soldi, non spendibili per la finalità per la quale erano stati accantonati nel fondo, sono stati intanto destinati ad altre voci di spesa.
Questa la spiegazione “in sintesi”. Ne fa una analisi articolata ed approfondita l’Agenzia Iura in questo articolo, che vi inviamo a leggere.

LE RASSICURAZIONI DELLA MINISTRA
Sulla questione, la Ministra per le disabilità, Alessandra Locatelli, ricordando che si tratta di “(…) risorse non utilizzate nel 2023 che erano nel capitolo per la legge delega sulla disabilità che non è stata attuata” ha precisato che quei 350 milioni "sono rimasti lì su quel capitolo e non possono essere toccati da nessuno. Il Mef li ha recuperati adesso e ce li restituirà nel 2025 quando la legge sarà attuata".

LA MOBILITAZIONE DELLA FISH
Sulla questione si è mobilitata anche la FISH, la quale fa sapere di aver da subito manifestato una netta opposizione a tale scelta, avviando un confronto con i ministeri competenti chiedendo se fosse possibile destinare detti fondi ad altri interventi legati alla tutela e alla salvaguardia dei diritti delle persone con disabilità. La FISH aveva quindi chiesto che tali risorse potessero essere trasferite su voci di bilancio già esistenti (vedasi fondo per la Vita Indipendente), ma la scelta politica è stata quella di trasferirle al fondo che copre gli oneri per il Superbonus e gli altri bonus edilizi, dichiara la FISH.

LE RISORSE VERRANNO RIASSEGNATE NEL 2025
Come ribadito dalla Ministra Locatelli, ministeri competenti hanno fornito rassicurazione alla FISH che le stesse risorse verranno assegnate sul biennio 2025/26, quando potranno essere realmente utilizzate per dare attuazione alla legge delega sulla disabilità.

Su questo argomento leggi anche:

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Redazione

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