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Molti giornali hanno utilizzato ancora termini come “sordomuto” e “linguaggio dei segni” nel dare la notizia della recente vittoria agli Oscar del film CODA su una famiglia di persone sorde

In questi giorni è come se si fosse acceso un grande faro collettivo sulle persone sorde e la loro realtà, grazie alla vittoria ai recenti Oscar della pellicola “I segni del cuore – Coda”, che racconta le vicende di una famiglia i cui componenti, quasi tutti sordi, comunicano con la lingua dei segni. La pellicola è stata premiata con le statuette per il miglior film, la miglior sceneggiatura non originale e per il miglior attore non protagonista (TroyKotsur).

LA NOTIZIA NEI MEDIA ITALIANI
La notizia degli Oscar, ben accolta dalla comunità sorda che ha visto un improvviso interesse nei suoi confronti e un importante riconoscimento ad attori sordi, è stata riportata da molti media nostrani, evidenziando però in numerose occasioni una scarsa conoscenza della cultura della disabilità, ed in particolare dei termini correlati alla sordità. A farlo presente, scrivendo direttamente all’Ordine dei Giornalisti, sono state le associazioni di categoria Movimento LIS subito ed Emergenza Sordi, che hanno rilevato, appunto, molte lacune in questo senso negli organi di stampa italiani.

I TERMINI SCORRETTI
Le due associazioni hanno evidenziato come nel dare la notizia degli Oscar per CODA non siano mancati, nei vari articoli giornalistici e servizi tv, termini molto obsoleti usati assai di frequente per riferirsi alla comunità sorda, a partire da “sordomuto”, ma anche la locuzione “linguaggio” dei segni, “linguaggio mimico-gestuale”, l’espressione “non udente”, ecc...
Si tratta di termini ed espressioni che nonrappresentano il vero lessico italiano ma è solo la dimostrazione di una carente informazione sul mondodella disabilità, senza esprimere un segno di profondo rispetto e comprensione, secondoVanessa Migliosi e Luca Rotondi, presidenti, rispettivamente, del Movimento LIS Subito e della associazione Emergenza Sordi

I TERMINI CORRETTI
L’associazione chiede quindi agli organi di stampa di adottare la corretta terminologia, ricordando ad esempio che si dice:
- SORDO
Grazie alla Legge 95/2006 art.1 la persona è definita sorda a tutti i sensi di legge e decadeil termine “sordomuto” inappropriato, dal momento che il sordo può imparare a parlare , inquanto l’apparato fonatorio è integro.
Si ricorda inoltre che i sordi preferiscono il termine “sordo”, invece di “nonudente” perché è la negazione di un qualcosa che non esiste.

- LINGUA DEI SEGNI ITALIANA
Sono errati i termini Linguaggio dei Segni Italiano;Linguaggio Italiano dei Segni, Linguaggio mimico-gestuale.
La Lingua dei Segni Italiana (LIS –senza i puntini fra una lettera e l’altra) è una lingua che ha una propria struttura, le proprie regolegrammaticali, sintattiche, morfologiche e lessicali come una qualsiasi lingua parlata.

Ogni Paeseha la propria Lingua dei Segni. Non esiste la lingua dei segni universale, perché sarebbe come direche tutto il mondo parlasse l’esperanto.
Inoltre, non è neanche corretto dire o scrivere Linguaggio mimico-gestuale. I sordi usano i segni che nonvanno confusi con la comune gestualità utilizzata dagli udenti per enfatizzare un discorso e non hanno unsignificato verbale, mentre i segni hanno un significato proprio e sono formati rispettando regolesintattiche ben precise.
La lingua dei segni italiana è stata riconosciuta ufficialmente con la approvazione dell’art. 34 ter Decreto legge 22.03.2021, n. 41 e permette la comprensione e la produzione di concetti astratti come oggetti ed immagini alla pari della lingua vocale, pertanto è una lingua utilizzata dai sordi ed udenti bilingui. Questa lingua garantisce pari dignità ai sordi in quanto cittadini dello stato Italiano.

L’APPELLO
L’appello delle sue associazioni è quindi a prestare una maggiore attenzione da parte di tutti gli operatori della comunicazione – giornalisti in primis – affinchè venga adottata la terminologia corretta nel rispetto e la dignità della comunità sorda.

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