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In maniera silenziosa i papà (ognuno con facendo quello che può) dimostrano 365 giorni l'anno il loro amore incondizionato verso i propri figli: oggi celebriamo tutti i sacrfici nascosti che li rendono veri eroi. Grazie papà!

Ci sono molti modi di essere papà, ma per tutti lo sforzo più grande è quello di riuscire a dare ai figli gli strumenti e la forza per poter realizzare i propri sogni. E’ proprio ai papà che in questa giornata dedichiamo questo pezzo, oggi che si celebra la loro festa. Perché spesso, nelle sorpendentemente forti famiglie in cui ci sia una disabilità, ricordiamo con maggior attenzione le mamme, dando quasi per scontata la figura del padre.

E invece di papà meravigliosamente ordinari e stra-ordinari ce ne sono tanti, in queste famiglie. Papà che si inventano giochi speciali per i loro piccoli, che li accudiscono con un amore senza fine, che li portano con sé nelle imprese più audaci sfidando i pericoli per fargli assaporare la libertà, che assicurano loro la serenità e la sicurezza che dobbiamo a ogni bambino. Ne ricordiamo qui qualcuno, di cui già abbiamo scritto o letto, per omaggiarli tutti.

C’è Ryan Weimer, padre di due bambini disabili,  che dopo aver creato un costume per uno di loro ispirandosi al cartone animato “Dragon Trainer”, ha realizzato, grazie al contributo della DreamWorks,  una onlus che crea costumi su richiesta per  bambini in carrozzina di tutto il mondo.
E c’è anche quel  papà che si è fatto tatuare un impianto cocleare per non fare sentire diversa la propria bambina.
O ancora, il papà che porta per la prima volta allo skate park il proprio bambino con paralisi cerebrale per fargli fare delle evoluzioni in carrozzina, in un video diventato virale nel web.  
papà disabili genitori
E poi ci sono i papà che cercano di far conoscere il più possibile cos’è la vita di una persona – bambino o adulto che sia - con disabilità, come fa il giornalista Gianluca Nicoletti, che recentemente nel suo www.pernoiautistici.com,  ha denunciato “l’abbandono” nel quale versano i ragazzi autistici quando diventano maggiorenni, come il suo Tommy. O ancora, l’esempio di Guido Marangoni, papà di Anna,  piccola con Sindrome di Down, che ha dato vita a una pagina Fb tra le più attive per sensibilizzare sulla Trisomia 21, quella di Buone Notizie secondo Anna
 
Al di là di questi esempi, il nostro omaggio oggi va, con questo video di Fondazione Telethon,  a tutti quelli che forti, presenti, pazienti, instancabili, complici, protettivi, affettuosi, incoraggianti, veri, coraggiosi, sognatori, orgogliosi, innamorati sono, semplicemente, i nostri padri.


In disabili.com:
Io, mamma di un ragazzo disabile, racconto

Redazione

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