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Quanto costa al mese una badante? A quanti giorni di ferie ha diritto? Qual è la procedura per l’assunzione? Lo vediamo in questo articolo

L’invecchiamento della popolazione ha visto, gradualmente, l’aumentare anche nel nostro Paese di lavoratori che assistono persone anziane. I collaboratori domestici – badanti -  ammontano a poco meno di 900 mila nel nostro Paese, divenendo un esercito ormai irrinunciabile di persone che si occupano dei nostri anziani o dei nostri familiari che necessitano di assistenza domiciliare.

Vediamo qui per punti gli step per l’assunzione, in regola, di un collaboratore domestico. Ricordiamo che ci sono adempimenti differenti, rispetto all’età e alla provenienza (europea o extra europea) del lavoratore. Il Contratto Collettivo Nazionale lavoro domestico è del 2013.

I DOCUMENTI DI LAVORO – La normativa in vigore prevede che all’atto dell’assunzione, il lavoratore possa anche non essere iscritto alle liste di collocamento, ma deve essere in possesso di documento di identità e della tessera sanitaria rilasciata dall’ASL aggiornata. All’atto dell’assunzione il lavoratore dovrà consegnare al datore di lavoro i documenti necessari in conformità con la normativa in vigore e presentare in visione i documenti assicurativi e previdenziali, ed eventuali diplomi o attestati professionali specifici. In caso di pluralità di rapporti, i documenti di cui sopra saranno trattenuti da uno dei datori di lavoro con conseguente rilascio di ricevuta.
Il lavoratore extracomunitario potrà essere assunto se in possesso del permesso di soggiorno valido per lo svolgimento di lavoro subordinato.

FORMALIZZARE L’ASSUNZIONE – La legge prevede l’obbligo di comunicazione all’INPS dell’assunzione, entro le ore 24 del giorno precedente (anche se festivo) a quello di instaurazione del rapporto di lavoro. La comunicazione ha efficacia anche rispetto ai servizi competenti, al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, all’Inail, alla Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo.

La comunicazione all'Inps è obbligatoria:
  • anche per il periodo di prova;
  • qualunque sia la durata del lavoro;
  • anche se il lavoro è saltuario o discontinuo;
  • anche se già assicurati presso un altro datore di lavoro;
  • anche se già assicurati per un'altra attività;
  • anche se di nazionalità straniera;
  • anche se titolari di pensione
  • anche per qualsiasi variazioni di elementi del rapporto di lavoro - come retribuzione, orario, settimane lavorate, ecc..
La comunicazione di avvio rapporto o di eventuali variazioni può essere fatta attraverso l'apposita procedura on-line disponibile sul sito internet dell'Istituto (www.inps.it).

CONTRATTO DI LAVORO - Tra le parti dovrà essere stipulato un contratto di lavoro (lettera di assunzione) nel quale andranno indicati, oltre ad eventuali clausole specifiche:
- data dell’inizio del rapporto di lavoro;
- livello di appartenenza,
- durata del periodo di prova;
- esistenza o meno della convivenza;
- la residenza del lavoratore, nonché l’eventuale diverso domicilio, durata dell’orario di lavoro e sua distribuzione;
- eventuale tenuta di lavoro, che dovrà essere fornita dal datore di lavoro;
- collocazione della mezza giornata di riposo settimanale in aggiunta alla domenica;
- retribuzione pattuita;
- luogo di effettuazione della prestazione lavorativa nonché la previsione di eventuali temporanei spostamenti per villeggiatura o per altri motivi familiari (trasferte);
- periodo concordato di godimento delle ferie annuali;
- indicazione dell’adeguato spazio dove il lavoratore abbia diritto di riporre e custodire i propri effetti personali;
- applicazione di tutti gli altri istituti previsti dal presente contratto, ivi compreso quanto indicato all’art. 52, relativamente alla corresponsione dei contributi di assistenza contrattuale.

INQUADRAMENTO E RETRIBUZIONE – La retribuzione dipende dall’inquadramento del badante. Sono quattro i livelli (ABCD), ai quali corrispondono parametri retributivi. Si va da un minimo di 4,54 euro orari per lavoratori non conviventi di Livello A a un mensile di 1.372 euro per conviventi di livello DS con assistenza notturna per 54 ore settimanali. (Qui trovate una tabella con le retribuzioni aggiornate al 2022). Trimestralmente il datore di lavoro è tenuto anche al versamento dei contributi per il lavoro della badante.   

ORARIO DI LAVORO E  RIPOSI SETTIMANALI – Le parti concordano insieme l’orario di lavoro. In ogni caso per:
a) lavoratori conviventi: il massimo è di 10 ore giornaliere, non consecutive, per un totale di 54 ore settimanali
b) lavoratori non conviventi: il massimo è di 8 ore giornaliere, non consecutive, per un totale di 40 ore settimanali
Riposo giornaliero - L’assistente convivente ha diritto ad un riposo di almeno 11 ore consecutive nella giornata. Durante il riposo può uscire dall’abitazione. Se il suo orario giornaliero è di 6 ore o più con presenza continuativa, il lavoratore ha diritto alla fruizione del pasto (tempo concordato tra le parti e non retribuito).
Riposo settimanale - Il riposo settimanale è di 36 ore: deve essere goduto per 24 ore preferibilmente di domenica, mentre le residue 12 ore possono essere godute in qualsiasi altro giorno della settimana, concordato tra le parti.
Indipendentemente dalla durata e dalla distribuzione dell’orario di lavoro, per ogni anno di servizio presso lo stesso datore di lavoro, il lavoratore ha diritto ad un periodo di ferie annuali di 26 giorni, retribuiti, che potranno essere frazionati in non più di due periodi all’anno, purché concordati tra le parti.

Per approfondire:
Pagine Inps dedicate alla gestione del lavoratore domestico
Il contratto collettivo nazionale lavoratori domestici
 
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Redazione

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