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Tra le competizioni anche nuovo, atletica e tiro con l’arco paralimpici

(Publiredazionale)

Si sono appena conclusi a Torino gli European Masters Games 2019, manifestazione sportiva organizzata dalla International Masters Games Association (IMGS) con cadenza quadriennale, proprio come i Giochi Olimpici e Paralimpici, dedicata agli atleti over 30, che si sono cimentati in ben trentadue discipline sportive: atletica, calcio, canottaggio, ciclismo, danza, golf, judo, karate, pallacanestro, pallamano, tennis, tiro al piattello e molto altro. Ogni atleta, con età superiore ai 30 anni e in regola con il tesseramento e la classificazione nazionale, iscrivendosi, ha potuto partecipare gratuitamente e praticare 3 sport e 5 discipline.

L’appuntamento sportivo ha visto impiegate strutture sportive disseminate in tutta la città di Torino e la sua provincia, che hanno accolto circa 7.500 atleti da oltre 70 paesi diversi. Le competizioni sportive, tra l’altro, si sono tenute anche in siti di gara prestigiosi: parchi, percorsi panoramici e punti storici del territorio.

La Città Metropolitana di Torino, nell’accogliere una manifestazione così imponente e inclusiva, ha dimostrato grande capacità di accoglienza a trecentosessanta gradi, non solo parlando di impianti sportivi ma anche di ricettività turistica degli appassionati di sport e di European Masters Games. Predisposizione di piattaforme elevatrici per disabili, installazione di rampe e predilezione per strutture sportive quanto più inclusive possibili, sono solo alcuni degli accorgimenti di accessibilità e delle attenzioni che l’Amministrazione ha dovuto tenere presenti nel lungo percorso di preparazione della città per ospitare gli EMG 2019.

Come ogni grande manifestazione sportiva che si rispetti, anche gli EMG hanno previsto la partecipazione di atleti paralimpici, impegnati in una selezione di discipline: atletica, nuoto e tiro con l’arco.

Per i tiratori azzurri due campi di gara, il Parco del Castello di Rivoli, per il tiro con l’arco categoria “campagna”, e lo Stadio Porcelli di Torino, per la categoria “targa”. Poiché dal punto di vista del campo gara non sono previsti adattamenti nel caso di gare paralimpiche, ogni arciere con disabilità ha potuto scegliere se careggiare nella categoria “Para Archery” oppure insieme a tutti gli altri atleti.

Nessuna punta di diamante della nazionale italiana atletica paralimpica tra le corsie dello Stadio Primo Nebiolo o nel Parco della Mandria per le gare di atletica, probabilmente perché in molti sono impegnati nei mondiali e mondiali juniores; solo molti appassionati davvero di tutte le età, fino al più anziano di tutta la manifestazione, il 93enne ceco Vaclav Hejda, in gara nei 100 m.

In vasca in rappresentanza della nazionale azzurra di nuoto paralimpico, nelle giornate del 28, 29 e 30 luglio, sono scesi in vasca Marco Maria Dolfin (S6), quarto classificato alle Paralimpiadi di Rio 2016, Katia Aere (S7), unica donna rappresentante della nazionale e Simone Ciulli (S9), portabandiera dell’Italia ai Mondiali di Londra 2019, oltre a Angelo Fonte, Antonio Marco Franzoni, Enrico Giacomin e Roberto Pasquin. Insieme a loro hanno gareggiato altri 19 atleti, di cui 17 italiani e 2 stranieri (uno cinese e uno russo) suddivisi delle categorie standard da S1 a S10 (disabilità fisica) e da S11 a S13 (disabilità visiva).


PER APPROFONDIRE:

https://www.torino2019emg.org/it/


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