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Pubblicate dal Ministero della Salute le Linee guida per la redazione della certificazione di disabilità ai fini dell’inclusione scolastica e del profilo di funzionamento

Arriva ad una tappa fondamentale il percorso verso la messa in pratica delle ultime indicazioni normative relative alla predisposizione di percorsi di inclusione scolastica per gli alunni e gli studenti con disabilità nelle scuole italiane che abbiano bisogno di sostegno.

Il Ministro della Salute ha infatti concluso nei giorni scorsi quello che era l’ultimo atteso step per quella riforma che interessa il PEI – e quindi il sostegno scolastico – con la pubblicazione delle "Linee guida per la redazione della certificazione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica e del Profilo di funzionamento tenuto conto della classificazione ICF dell'OMS".

Perché è importante
Si tratta di un documento fondamentale, sul quale da ora in vanti si baserà la valutazione degli alunni e degli studenti, per poter stilare il Progetto Individuale (ex art 14 della Legge 328) e i PEI (Piani Educativi Individualizzati) in caso di disabilità.

Il documento si inserisce nella riforma prevista dal Decreto Inclusione (DM 66/2017) della Buona Scuola, che ha rivoluzionato l’approccio al sostegno, prevedendo l’applicazione dei criteri del modello bio-psico-sociale della Classificazione ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute) per giungere ad un profilo di funzionamento, che andrà a sostituire le vecchie valutazioni diagnostico funzionali.

I nuovi modelli di PEI
Il documento è così importante perché la sua mancanza finora ha reso impossibile l’applicazione degli ormai famosi nuovi modelli di PEI per il sostegno, introdotti nel 2020 dal Decreto Interministeriale 182, il cui iter è stato a dir poco burrascoso.
In sintesi,il nuovo Decreto Interministeriale 182 ha previsto un nuovo modello di PEI con nuove modalità di determinazione delle ore di sostegno per alunni e studenti con disabilità, legato al debito di funzionamento, basato a sua volta sul profilo di funzionamento, novità che non era ancora stata delineata, fino ad oggi.
Nel frattempo l’intero impianto aveva subito un primo stop dal TAR Lazio nel 2021, per poi venire invece ripristinato dal Consiglio di Stato nel 2022. A questo punto, l’unico passaggio mancante, che poneva l’intero impianto in stand-by, era la definizione delle Linee Guida sul profilo di funzionamento. Con la loro definizione, ora la situazione si sblocca.

Cos’è il profilo di funzionamento – definizione
Il profilo di funzionamento è il documento propedeutico e necessario alla predisposizione del PEI e definisce le competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali utili per l'inclusione scolastica.
Il nuovo profilo di funzionamento subentra alla diagnosi funzionale e al profilo dinamico-funzionale previsti dalla normativa
preesistente (decreto del Presidente della Repubblica 24 febbraio 1994 recante “Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in materia di alunni portatori di handicap”), unificandone le informazioni ed integrandole con ulteriori elementi coerenti con il modello descrittivo del funzionamento alla base di ICF e secondo lo schema valutativo introdotto dalle Linee Guida.

Cosa valuta e a cosa serve
Il Profilo di funzionamento descrive con maggiore dettaglio, rispetto a quanto già presente nel Certificato medico diagnostico-funzionale e nel Verbale di accertamento, l’interazione del soggetto con i fattori ambientali, in riferimento allo svolgimento di una selezione di attività nei domini considerati, in termini di performance.
Il documento mette in luce se e quanto i fattori ambientali a disposizione del soggetto sono sufficienti e adatti per superare le eventuali difficoltà nelle attività o se, al contrario, le peggiorano.
Nel documento sono inoltre presi in esame i punti di forza del soggetto in età evolutiva insieme ad altre informazioni utili alla definizione del Piano educativo individualizzato (PEI) e del Progetto individuale.
Nella redazione del Profilo di funzionamento viene adottato lo schema descrittivo del funzionamento e della disabilità ai fini dell’inclusione scolastica delle presenti Linee Guida. ù

 

schema della valutazione della disabilità icf per il sostegno38 Nella figura la componente delle funzioni e strutture del corpo umano è in colore più chiaro in quanto oggetto dell’accertamento dell’invalidità civile e della situazione di handicap e non nell’accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica e nella redazione del profilo di funzionamento.
Fonte: Ministero della Salute


Il profilo di funzionamento prevede le seguenti sezioni:
Sezione 1: Dati identificativi e anagrafici del soggetto
Sezione 2: Elementi clinici
Sezione 3: Punti di forza del soggetto
Sezione 4: Elementi attinenti alla descrizione del funzionamento

Profilo di funzionamento nel tempo
Il Profilo di funzionamento andrebbe elaborato dopo una fase di osservazione da parte della scuola. Il Profilo di funzionamento riferito ad un determinato momento della vita di una persona nel percorso scolastico e con diversi gradi possibili di approfondimento, apre la possibilità di essere usato per monitorare i cambiamenti evolutivi dello studente in condizione di disabilità. La valutazione di questi cambiamenti può riguardare cambiamenti legati alla storia naturale del problema di salute, alle modifiche indotte dai trattamenti e dagli interventi posti in essere relativi al funzionamento a scuola, le azioni correttive nei confronti dei fattori barriera presenti a scuola

Chi lo redige
il Profilo di funzionamento è redatto da una unità di valutazione multidisciplinare nell’ambito del SSN, composta da:
a) uno specialista in neuropsichiatria infantile o un medico specialista, esperto nella patologia che connota lo stato di salute del minore;
b) almeno due delle seguenti figure: un esercente di professione sanitaria nell’area della riabilitazione, uno psicologo dell’età evolutiva, un assistente sociale o un pedagogista o un altro delegato, in possesso di specifica qualificazione professionale, in rappresentanza dell'Ente territoriale di competenza.
Viene redatto con la collaborazione dei genitori della bambina o del bambino, dell'alunna o dell'alunno, nonché, nel rispetto del diritto di autodeterminazione nella massima misura possibile, della studentessa o dello studente con disabilità, con la partecipazione del dirigente scolastico e/o coordinatore della scuola paritaria ovvero di un docente specializzato sul sostegno didattico, dell’istituzione scolastica ove è iscritto la bambina o il bambino, l'alunna o l'alunno, la studentessa o lo studente.
Il Profilo di funzionamento ai fini dell’inclusione scolastica è aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione, a partire dalla scuola dell'infanzia, oltre che in presenza di nuove e sopravvenute condizioni di funzionamento della persona.

Per approfondire

Linee guida Profilo di funzionamento (con Fac simile)

Redazione

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