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Anche quest’anno l’Istat ha pubblicato il consueto rapporto sulla situazione dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di I grado: molte conferme ed alcune novità


Come abbiamo fatto anche negli anni scorsi, pure quest’anno ci soffermiamo sul consueto report dell’Istat sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Il report è stato pubblicato il 16 marzo e riguarda l’anno scolastico 2016/2017.

IL NUMERO DEGLI ALUNNI DISABILI - Il rapporto evidenzia che nell’anno scolastico 2016-2017 sono stati quasi 160 mila gli alunni con disabilità (il 3,5% del totale degli alunni), di cui più di 90 mila nella scuola primaria (pari al 3,2% del totale degli alunni, erano il 2,1% nell’anno scolastico 2001-2002) e circa 69 mila nella scuola secondaria di primo grado (il 4% del totale, 2,6% nel 2001-2002), circa 3 mila in più rispetto all’anno precedente. I maschi rappresentano più del 64% degli alunni con disabilità. Gli insegnanti per il sostegno sono stati più di 88 mila, cioè 6 mila in più rispetto allo scorso anno e la stima rileva un rapporto leggermente inferiore a 1:2. Hanno inoltre presentato ricorso per ottenere l’aumento delle ore sostegno, il 6,7% delle famiglie degli alunni della scuola primaria e il 4,7% di quelle della scuola secondaria di primo grado.

Al sud si stima un numero di ore di sostegno assegnate più alto, ma al Nord è più alto il numero di ore assegnate all’assistente. Il 41,1% degli alunni nella scuola primaria e il 37,2% in quella secondaria di primo grado ha cambiato l’insegnante per il sostegno. Quasi la metà dei docenti per il sostegno, cioè, è ancora precaria. Molti non hanno il titolo di specializzazione.

QUALI DISABILITA' - Nella scuola primaria si stima che il 7% degli alunni con disabilità non sia autonomo in una delle seguenti attività: spostarsi, mangiare, andare in bagno. Si stima che il problema più frequente sia la disabilità intellettiva, che riguarda il 42,6% degli studenti con disabilità nella scuola primaria e il 49,2% di quelli nella scuola secondaria di I grado. Seguono i disturbi dello sviluppo e quelli del linguaggio che interessano rispettivamente il 25,6% e il 23,2% degli alunni con disabilità nella scuola primaria, mentre nella scuola secondaria di primo grado, dopo la disabilità intellettiva, i problemi più frequenti sono legati ai disturbi dell’apprendimento e ai disturbi dello sviluppo.

BARRIERE ARCHITETTONICHE - Ancora troppe sono le barriere architettoniche. Nelle scuole primarie, il Sud ha la percentuale più bassa di scuole con scale a norma (il 69%), mentre nelle scuole secondarie è il Centro con il 76,9%. Sempre al Sud si ha la minore presenza di servizi igienici a norma. Una scuola primaria su 3 e 1 scuola secondaria su 4 è carente di postazioni informatiche destinate agli alunni con disabilità, con percentuali più elevate nel Mezzogiorno.

TECNOLOGIE A SCUOLA - Gli alunni con sostegno che si avvalgono di un pc/tablet durante le ore di didattica in classe sono il 55,2% di alunni della scuola primaria e il 61,8% di quelli della scuola secondaria. Tra questi vi è però ancora una percentuale del 12,5 nella scuola primaria e del 15,6 nella secondaria in cui il pc/tablet non è fornito dalla scuola ma dalla famiglia. La P.A. di Bolzano presenta, per entrambi gli ordini la percentuale maggiore di scuole nelle quali nessun insegnante per il sostegno utilizza la tecnologia (17,9% nelle scuole primarie e 13,1% nelle secondarie di primo grado).

Più di un quarto delle scuole ha tutto il personale per il sostegno formato con corsi specifici. Per quanto riguarda gli strumenti didattici compensativi si riscontra una forte eterogeneità nel loro impiego: gli ausili maggiormente utilizzati risultano essere gli apparecchi informatici e multimediali impiegati per la personalizzazione della didattica, utilizzati dal 54% degli alunni con sostegno. Il 24,2% degli alunni si avvale di software didattici per l’apprendimento. Non si riscontrano sostanziali differenze, tra i due ordini scolastici, nell’impiego degli ausili didattici.

ALUNNI DISABILI E GITE - Gli alunni con disabilità che non partecipano alle uscite didattiche brevi senza pernottamento organizzate dalla scuola risultano dalle stime il 5% nella scuola primaria e il 9% nella secondaria di primo grado. La percentuale è scesa rispetto agli anni scorsi e questo ci pare un dato molto positivo. La partecipazione alle gite d’istruzione con pernottamento risulta invece più difficoltosa: nella scuola secondaria di primo grado non partecipa il 22% degli alunni con sostegno; nella scuola primaria la percentuale si attesta al 10%.  

LA RELAZIONE CON I COMPAGNI - Gli insegnanti per il sostegno dichiarano che una quota rilevante di alunni da loro seguiti ha difficoltà nell’interazione con gli altri siano essi coetanei oppure no: il 26,7% degli alunni della scuola primaria ha un problema lieve, il 28,8% ha un problema medio, ma nel 19,6% dei casi si tratta invece di un problema di relazione grave. Le percentuali nella scuola secondaria di I grado evidenziano il permanere della difficoltà e sono rispettivamente: 30,7% problema lieve, 23,3% problema medio, mentre il 13,2% dichiara un problema grave. Le difficoltà relazionali permangono nonostante gli alunni con disabilità passino la maggior parte del loro tempo all’interno della classe (in media 25,2 ore settimanali per la scuola primaria e 22,9 per quella secondaria) e svolgano attività didattica al di fuori della classe solo per un numero residuale di ore, in media 3,3 ore settimanali nella scuola primaria e 4 nella scuola secondaria di primo grado. Le ore svolte al di fuori della classe sono più elevate nelle scuole del Nord e più basse Sud per entrambi gli ordini.

APPROFONDIMENTI

Alunni disabili: fuori della classe più al Nord che al Sud

In disabili.com

Report Istat integrazione 2010/2011

Report Istat integrazione 2011/2012

Report Istat 2012/2013

Report Istat integrazione 2013/2014

Report Istat integrazione 2014/2015

Tina Naccarato

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