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Sono migliaia quest’anno i candidati che hanno superato tutte le prove per accedere al corso di specializzazione per il sostegno e che non potranno iniziare il percorso per il limite dei posti previsti

Nei mesi scorsi ci siamo soffermati sul nuovo corso di specializzazione per il sostegno didattico ad alunni con disabilità, che porterà alla formazione avanzata sull’inclusione di numerosi docenti ed aspiranti tali.

Quest’anno le domande pervenute presso le università, anche in considerazione di criteri che hanno consentito la partecipazione alla selezione di una platea più ampia di candidati, sono state davvero tantissime e numerosi sono stati, anche sui social media, i gruppi di studio creati in vista delle prove. Queste ultime negli anni sono diventate alquanto rigorose, tanto da richiedere un impegno considerevole per il superamento.

E’ accaduto perciò che in numerosi atenei il numero dei candidati che hanno superato tutte e tre le prove previste sia stato ben più ampio rispetto ai posti ad essi assegnati e, pertanto, vi sono numerosissimi candidati che pur risultando idonei, talvolta a parità di punteggio con l’ultimo vincitore, non potranno frequentare il corso per via dei numeri previsti. E’ accaduto più o meno in tutta Italia, come risulta dalla tabella esemplificativa che segue e che considera università di diverse zone del Paese.

tabella idonei tfa
Si tratta di un fenomeno già in parte riscontrato nei precedenti cicli, ma si è trattato, in passato, di cifre più contenute, tant’è vero che le disposizioni relative al nuovo ciclo hanno potuto prevedere l’iscrizione in sovrannumero dei candidati idonei degli anni scorsi. La situazione che si è verificata quest’anno, però, presenta numeri ben più rilevanti, dato che gli idonei che non potranno accedere ai corsi a quanto pare saranno oltre 5000, ma il dato è in continuo aggiornamento, data la conclusione tardiva delle prove in alcune università e sarebbero addirittura oltre 7000. Che ne sarà di loro?

Non mancano ad oggi le richieste di consentire ad essi di accedere di diritto al prossimo ciclo di specializzazione, così come è stato previsto quest’anno.  

Tuttavia, dato il numero altissimo di idonei e la contestuale e mai risolta carenza significativa di docenti specializzati, è emersa anche la richiesta di misure straordinarie per consentire a tali candidati di accedere al corso fin da subito, in deroga ai numeri dei posti previsti dai bandi.

L’evoluzione della vicenda è seguita in particolare dal Gruppo Idonei Specializzazione Sostegno Italia (GISS) e dal Movimento Insegnanti di Sostegno Specializzati (MISOS), movimento che da anni sottolinea con impegno la grande carenza di docenti specializzati.

Negli ultimi giorni si sono dunque susseguiti gli  appelli, inviati sia alla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) che al ministro dell’Istruzione, M, Bussetti per l’attivazione di percorsi straordinari che possano consentire ad una platea più ampia di docenti di accedere ai percorsi di specializzazione per il sostegno. E’ stata aperta anche una petizione che ha raccolto numerose firme in pochi giorni.

Non possiamo che augurarci che si possa trovare al più presto una soluzione adeguata, nella piena convinzione che la scuola italiana ha grande bisogno di docenti in possesso di un’avanzata formazione sull’inclusione. La carenza di docenti specializzati è un dato di fatto che da anni preoccupa dirigenti, docenti e genitori. Pertanto, consentire ad un numero maggiore di insegnanti di accedere al percorso di specializzazione potrebbe se non altro essere una parziale risposta a tale carenza, che comporta ormai da troppo tempo l’assegnazione di molti posti di sostegno a docenti privi del titolo richiesto. 

APPROFONDIMENTI

Intervista ad E. Ciracì (MiSoS)

In disabili.com

Specializzazione per il sostegno: quanto mi costi?
 
Tina Naccarato

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