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Trasmesso alle Regioni, che ne dovranno discutere, il decreto che dovrebbe dare attuazione definitiva al Nomenclatore Tariffario, già aggiornato nel 2017 coi nuovi LEA

Lea, ausili disabili e Nomenclatore tariffario: forse ci siamo. E’ stato redatto finalmente il decreto congiunto tra Ministero delle Finanze e Ministero della Salute per la definizione delle tariffe aggiornate delle visite e delle protesi e ausili per disabili, contenute nel Nomenclatore Tariffario.

Il documento è particolarmente atteso, dal momento che il DPCM che ha aggiornato i LEA e il vecchio nomenclatore di ausili e protesica del 1999 era stato approvato nel 2017 (DPCM 12 gennaio 2017): da allora si sta attendendo che le tariffe vengano, appunto, aggiornate. Ora il documento è stato trasmesso alle Regioni, che dovranno esprimere il loro parere in Conferenza Stato-Regioni. Ne riporta il sito Quotidiano Sanità.

Cos’è il Nomenclatore Tariffario
Ricordiamo che il Nomenclatore Tariffario è quell’elenco di prestazioni, protesi e ausili che il Sistema Sanitario Nazionale garantisce alle persone malate o disabili che ne abbiano bisogno. Nello specifico della protesica, è nel Nomenclatore Tariffario che vengono quindi incluse carrozzine, protesi, ausili per la mobilità, con le relative tariffe: il cittadino disabile ha quindi diritto di ricevere – se in possesso di prescrizione specialistica – tale ausilio, entro la cifra indicata dal Nomenclatore. Nel caso in cui desiderasse acquistare un prodotto che costa di più, la cifra eccedente risulta a suo carico.
E’ quindi evidente come da tempo i cittadini attendano che l’aggiornamento del Nomenclatore sia completato con l’aggiornamento delle tariffe in esso contenute, dal momento che ad oggi nel Servizio Sanitario Nazionale italiano sono in vigore le tariffe agganciate al Nomenclatore del 1999.

Il nuovo Nomenclatore Tariffario
Tra le novità più importanti introdotte dal nuovo nomenclatore nel 2017, la scelta di trasferire alcuni dispositivi in serie inclusi e descritti nell’Elenco 1 del precedente Nomenclatore nell’attuale Elenco 2a dell’Allegato 5 denominato “Ausili di serie che richiedono la messa in opera da parte del tecnico abilitato”. Questo inn base al fatto che i dispositivi fabbricati con metodi di fabbricazione continua o in serie che devono essere successivamente adattati, per soddisfare una specifica esigenza dell'assistito mediante una necessaria personalizzazione attestata dal medico, non sono considerati "su misura" (art. 1, comma 2, lett. d) D.lgs. 24 febbraio 1997, n. 46).
Mentre si definiscono "su misura" i dispositivi fabbricati appositamente in base alla prescrizione redatta da un medico specialista.

Gli elenchi del nuovo Nomenclatore Tariffario
Il nuovo Nomenclatore è così suddiviso:
- elenco 1 con le protesi e le ortesi costruite o allestite su misura  da  un professionista abilitato all'esercizio  della  specifica  professione sanitaria  o  arte  sanitaria  ausiliaria, gli aggiuntivi e le prestazioni di manutenzione, riparazione, adattamento o  sostituzione di componenti di ciascuna  protesi  o  ortesi
- elenco 2 A con  gli ausili tecnologici di fabbricazione continua o  di  serie che, a garanzia della corretta utilizzazione da parte dell'assistito in condizioni  di  sicurezza,  devono  essere applicati dal professionista sanitario abilitato;
- elenco 2 B con gli ausili tecnologici di fabbricazione continua o di serie, pronti per l'uso, che non  richiedono  l'applicazione  da  parte  del professionista sanitario abilitato.

Le novità della protesica
Nel documento viene evidenziato che rispetto al Nomenclatore DM 332/99, è stata aggiornata e maggiormente articolata la descrizione delle componenti principali che costituiscono un prodotto. In tal modo è stato reso possibile specificare e dettagliare i materiali e le caratteristiche degli aggiuntivi da utilizzare per garantire un prodotto di buona qualità e una tariffa congrua con il valore dei materiali utilizzati. Negli ultimi anni, infatti, si è ampliata notevolmente la gamma di materiali tecnologicamente avanzati, utilizzabili per la costruzione, in particolare, delle protesi ortopediche.
In secondo luogo, è necessario considerare le tre «macro-categorie» che compongono il Nomenclatore ossia i dispositivi-base, gli aggiuntivi (componenti per la modifica/integrazione funzionale della configurazione standard) e le riparazioni (parimenti prescritte dagli specialisti con un prodotto).
Con specifico riferimento ai prodotti, è da sottolineare che è stato introdotto un numero esiguo di dispositivi totalmente nuovi (ad esempio alcune ortesi degli arti inferiori o la classe di ausili per la terapia circolatoria), mentre la maggior parte delle innovazioni inserite riguarda le componenti realizzate con «nuovi» materiali (intesi come non previsti dal Nomenclatore DM 332/99).

Per approfondire:

Il testo del nuovo nomenclatore tariffario (DPCM 12 gennaio 2017)

Bozza del decreto

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Redazione

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