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La denuncia del comparto ortoprotesico: "Le Aziende Ortopediche continuano a ricevere dagli assistiti richieste di dispositivi medici ricompresi nei nuovi LEA. Ma il SSR autorizza solo quelli vecchi, inclusi nel vecchio Nomenclatore"

Come avevamo avuto modo di segnalarvi, è stato proclamato per il prossimo 18 marzo lo stato di agitazione da parte delle Aziende Ortopediche, al fine di denunciare l'inerzia delle Istituzioni che a 6 anni dalla pubblicazione del DPCM 12.1.2017 (quello del nuovo Nomenclatore Tariffario, ndr) non hanno ancora reso operativi i nuovi LEA, nè aggiornato le tariffe degli ausili per disabili.

L’accusa del comparto arriva forte e chiara, per denunciare i gravi e intollerabili ritardi con cui l’Assistenza Protesica viene gestita dalla Pubblica Amministrazione. Ricordano le aziende di ausili e protesi che, nonostante siano trascorsi 6 anni dalla pubblicazione dei nuovi LEA, la disciplina tuttora applicata per l’erogazione dei dispositivi protesici su misura è ancora quella di 24 anni fa, del Decreto 332/1999 (ovvero il “vecchio nomenclatore”); inoltre, per i dispositivi predisposti e di serie, sono ancora in corso “sperimentazioni” di gare regionali che non hanno prodotto risultati concreti.

I PAZIENTI CHIEDONO AUSILI MODERNI
Oltre 24 anni di stallo stanno piegando il comparto ortoprotesico, conducendolo al collasso, la denuncia. Le Aziende Ortopediche continuano a ricevere dagli assistiti richieste di dispositivi medici ricompresi nei nuovi LEA. Ma il SSR autorizza solo quelli vecchi, inclusi nel DM 332/99. Ovvero, eroga quelli in esso non contemplati, a mezzo di improbabili licitazioni private per dispositivi che dovrebbero essere regolamentati da tariffe, aggiungono le aziende.

I NUOVI LEA DEL 2017 RISCHIANO DI ESSERE GIÀ VECCHI
E' davvero inammissibile che oggi, nel 2023, il SSN eroghi l'assistenza protesica con modalità di erogazione e tariffe risalenti a un’altra epoca storica! - tuonano le aziende.
Ma anche quelli che nel 2017 erano i “nuovi” LEA, per la tecnologia di questo settore sono già superati. Denunciano le aziende ortoprotesiche: L’intero impianto predisposto per i LEA del 2017 è già superato dai tempi, e quando troveranno erogazione quei pochi dispositivi innovativi inseriti nel DPCM 12.1.2017, purtroppo si potrà osservare come gli stessi saranno già superati e inadeguati a soddisfare la domanda degli assistiti! I tempi e le aspettative degli assistiti sono mutati, la tecnologia e il quadro normativo si evolvono. Ma l’assistenza protesica resta nel passato!

COMPARTO IN GINOCCHIO
A rimetterne sono, in primis, i cittadini, ma anche le imprese. Così i promotori dello stato di agitazione:
Il mancato rinnovo del nomenclatore protesi sta segnando profondamente la dignità degli assistiti, degli operatori e dei professionisti sanitari che ogni giorno, nonostante l’impegno per l’innovazione tecnica, vengono rigettati al secolo scorso. Per di più il comparto, impegnato in un continuo adeguamento tecnologico e normativo, opera in un contesto che spesso non premia gli operatori orientati alla crescita e alla qualità del servizio ma, in carenza di adeguati controlli, favorisce i “furbetti”.

In questo quadro, le tecniche ortopediche, per generazioni fiore all’occhiello del Made in Italy, sono mortificate al punto da dissuadere ogni investimento d’impresa. Rischia il collasso la rete di veri e propri presisi territoriali che le imprese ortopediche rappresentano per il SSN nazionale, garantendo assistenza territoriale ai pazienti. Il comportamento inadempiente tenuto da Governo e Regioni nel rendere operativi i nuovi LEA è inqualificabile e non più tollerabile! Concludono i promotori dello stato di agitazione.

LE RICHIESTE

In sintesi, il comparto rivendica la definizione di alcune soluzioni relativamente a:
·                    Percorsi uniformi di assistenza protesica nei SSR
·                    Aggiornamento delle tariffe
·                    Revisione degli elenchi di prestazioni
·                    Accreditamento delle strutture erogatrici
·                    Semplificazione dei processi di erogazione e dei controlli
·                    Aggiornamento periodico dei LEA e tariffe
·                    Formalizzazione della responsabilità professionale del Tecnico Ortopedico

Redazione

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