Se il posto viene occupato da chi non ne ha diritto, scatta una sirena di allarme. La sperimentazione durerà un anno, su dieci stalli personalizzati riservati a cittadini con disabilità
Segnaliamo una iniziativa a tutela del diritto al parcheggio da parte delle persone titolari di contrassegno disabili per la propria auto. È stata avviata la scorsa settimana a Genova una sperimentazione che si pone l’obiettivo di tutelare i cittadini con diritto alla sosta riservata su stallo personalizzato, facendo scattare una sirena di allarme quando questo viene impropriamente occupato da chi non ne abbia diritto.
Ricordiamo che, rispetto ai posti riservati per sosta disabili, esistono dei parcheggi “liberi” sui quali può parcheggiare qualsiasi possessore di contrassegno disabili, e alcuni “personalizzati”, ovvero con un numero che identifica specificamente una persona con disabilità alla quale è stato assegnato quel posto auto.
Ebbene, a Genova sono stati installati i dispositivi “Tommy” (dal nome del figlio del suo inventore, il giornalista Gianluca Nicoletti, ndr) in dieci stalli tra quelli personalizzati, scelti tra quelli più soggetti ad abusivismo da parte di persone che parcheggiavano lì senza averne il diritto. Su questi stalli sono stati applicati a terra i dispositivi che, dotati di un sensore collegato al wi fi, sono in grado di rilevare un veicolo parcheggiato su di esso. Se lo stallo è occupato dal titolare della concessione non succede nulla, in caso contrario, scatta un allarme che si interrompe solo quando il veicolo si allontana, o quando viene disattivato dal telecomando in dotazione al titolare dello stallo.
La sperimentazione durerà un anno, ed è frutto di un protocollo d'intesa sottoscritto dal Comune con Aci Infomobiliy spa.
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Redazione
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