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La dose aggiuntiva sarà di Pfizer o Moderna, mentre si attende di sapere chi riceverà la dose booster, ovvero un richiamo

Non solo Green Pass: si parla da giorni anche della terza dose del vaccino anti Covid: chi dovrà farla? Sarà obbligatoria? Quando si inizia? Dopo il via libera dell’AIFA, è stata pubblicata al riguardo una circolare firmata dal direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, che delinea il piano delle terze dosi (come parte di un ciclo vaccinale primario) o booster (come richiamo dopo un ciclo vaccinale primario ) di vaccino, in base alle condizioni delle fasce di utenti.
Diciamo subito che la priorità, in base alle indicazioni del CTS, prevede di partire con la dose addizionale alle persone trapiantate e immunocompromesse.

Cos’è la dose addizionale
Nella circolare si specifica che per dose addizionale si intende una dose aggiuntiva di vaccino a completamento del ciclo vaccinale primario, somministrata dopo almeno 28 giorni dall’ultima dose al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria. Al riguardo, le attuali evidenze sui vaccini anti COVID-19 in soggetti sottoposti a trapianto di organo solido o con marcata compromissione della risposta immunitaria per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e che abbiano già completato il ciclo vaccinale primario, mostrano un significativo beneficio, in termini di risposta immunitaria, a seguito della somministrazione di una dose aggiuntiva di vaccino.
In particolare sono incluse le seguenti condizioni (che potranno essere aggiornate sulla base di evidenze disponibili):
- trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva;
- trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica);
- attesa di trapianto d’organo;
- terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule CART);
- patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure;
- immunodeficienze primitive (es. sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.);
- immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.);
- dialisi e insufficienza renale cronica grave;
- pregressa splenectomia;
- sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) con conta dei linfociti T CD4+ < 200cellule/µl o sulla base di giudizio clinico.

Queste persone, sulla base delle prrecedenti indicazioni, dovrebbero aver già ricevuto due dosi di vaccino a m-RNA; in ogni caso,m indipendentemente dal dal vaccino utilizzato per il ciclo primario (Comirnaty, Spikevax, Vaxzevria, Janssen), sarà possibile utilizzare come dose addizionale uno qualsiasi dei due vaccini a m-RNA autorizzati in Italia, ovvero Pfizer e Moderna:
- Comirnaty di BioNTech/Pfizer nei soggetti di età ≥ 12 anni
- Spikevax di Moderna nei soggetti di età ≥ 18 anni.

Cos’è la Dose “booster”
La dose definita Booster è invece una sorta di richiamo dopo il completamento del ciclo vaccinale primario, a distanza di un determinato intervallo temporale, somministrata al fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria, in particolare in popolazioni connotate da un alto rischio, per condizioni di fragilità che si associano allo sviluppo di malattia grave, o addirittura fatale, o per esposizione professionale. La dose “booster” va somministrata dopo almeno sei mesi dall’ultima dose.
non si sa ancora con quali criteri verranno individuate queste persone "fragili". La priorità al momento attuale è quella di partire con la dose addizionale alle persone trapiantate e immunocompromesse. In un secondo momento verrà definita una strategia di somministrazione di una dose “booster” di vaccino a m-RNA (Comirnaty di BioNTech/Pfizer e Spikevax di Moderna) in favore di ulteriori gruppi target, a cominciare da quelli sopra menzionati, tenendo conto delle evidenze scientifiche e dell’evoluzione dello scenario epidemiologico. Vedremo quali patologie verranno ricomprese in questa ulteriore tranche di persone.

Per approfondire:

Il testo della circolare

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