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Poche le informazioni sulle liste di riserva alle quali attingere i nominativi da contattare in caso di dosi avanzate di vaccino

Mentre la campagna vaccinale anti Covid procede (qui vi abbiamo aggiornato sul vaccino Covid ai caregiver e nello speciale coronavirus disabili su vaccini in generale, ndr), i cittadini cercano di farsi largo in un grande caos di informazioni, dovute anche al fatto che le regioni - e al loro interno spesso anche le singole ASL - si muovono in maniera differenziata.

Per chi non rientri tra le priorità (o debba comunque “aspettare il suo turno”), voce di grande interesse è rappresentata da quelle che vengono chiamate “liste di riserva” per i vaccini anti covid. Sono state chiamate “liste dei panchinari” o liste di riserva, appunto: si tratta di liste di persone che vengono chiamate a fare il vaccino qualora delle dosi giornaliere programmate e preparate andassero avanzate perché le persone prenotate non si sono presentate all’appuntamento di somministrazione. Come indicato anche dal Commissario per l’emergenza Covid, il generale Figliuolo, soprattutto in questo periodo di carenza di vaccini nessuna dose deve essere sprecata. Lo prevede, peraltro, una specifica ordinanza.
Per consentire ciò, le singole Regioni si dovrebbero dotare, appunto, di liste di persone “di riserva” da chiamare. Ma come funzionano queste liste, e come si fa ad entrarvi?

Vista la grande confusione e mancanza di informazioni, su questo ha svolto una indagine Cittadinazattiva, anche a seguito di diverse segnalazioni di cittadini chiedono dove poter reperire tali liste e quali siano i criteri per accedervi ed essere contattati. Cittadinanzattiva ha quindi preso in esame ciò che succede nelle varie regioni, analizzando le informazioni presenti sui siti regionali, oppure telefonando ai numeri verdi regionali e, anche, attraverso la rassegna stampa locale.

Dall’analisi compiuta da Cittadinazattiva risulta che solo la Toscana mette a disposizione, all’interno della piattaforma per la prenotazione del vaccino, un riquadro informativo per registrarsi nelle liste di riserva. Tale sistema è stato adottato a seguito delle polemiche innescate da un caso di presunta gestione poco trasparente delle liste..

Per quanto riguarda le altre Regioni, Cittadinanzattiva ha rilevato quanto segue:
- In Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Campania è stato messo in campo un sistema di liste di riserva che prevede, in caso di defezioni dell’ultimo minuto, di contattare chi si sono prenotati per il giorno successivo, anticipando l’appuntamento per la vaccinazione. In questo modo la vaccinazione viene comunque somministrata agli “aventi diritto”, ovvero a chi era già programmato in quanto prioritario o appartenente alla categoria prevista nel periodo.
In Lombardia sono i centri vaccinali a elaborare tali liste, mentre in Piemonte, Emilia Romagna e Campania sono le singole Asl.

- In Lazio è la Regione il sistema della “panchina” è stato attivato fin dall’inizio della campagna vaccinale per gli over 80: le dosi avanzate a fine giornata vengono utilizzate per vaccinare coloro che hanno richiesto la somministrazione a domicilio. Per le altre categorie, invece, si utilizza un sistema simile all’overbooking degli aerei. Viene fatto un check alle ore 14 e, in caso di appuntamenti saltati, sono chiamate le persone in lista per il giorno successivo.

Per le restanti regioni, come per tutte, del resto, è consigliato rivolgersi ai numeri telefonici o ai siti messi disposizione, per capire se tali liste siano state attivate e quali le modalità attivate per fare richiesta di iscrizione.

Sul grande caos relativo alle liste, il commento di Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva: “Come già avevamo evidenziato per le modalità di prenotazione e le categorie prioritarie, anche sulle liste di riserva esistono evidenti difformità tra le regioni e anche all’interno della stessa regione: in Sicilia ad esempio solo a Messina è possibile iscriversi alla lista di riserva (è stata attivata una mail specifica, l’iscrizione però è aperta a tutti, tanto che la casella postale è andata in tilt in breve tempo)”.

Per questo motivo Cittadinanzattiva si fa portavode di una richiesta che arriva dai cittadini: “Chiediamo ancora una volta che, anche sulle liste di riserva, siano definiti criteri nazionali per la somministrazione delle dosi avanzate a fine giornata, per fare in modo che nessuna dose vada sprecata e che si proceda regolarmente con la campagna vaccinale e, allo stesso tempo, si completino le categorie prioritarie nel minor tempo possibile (…)”.

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