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Tutti gli uomini con diabete sono destinati a sviluppare disfunzione erettile? Quali sono le cause sottostanti? Come ridurre il rischio di insorgenza di DE in caso di diabete? La parola all’esperto

Disturbo dalle molteplici cause, la Disfunzione Erettile consiste nell’incapacità costante che può avere l’uomo di mantenere o raggiungere una erezione. La conseguenza è una salute sessuale incompleta e insoddisfacente, che può avere ricadute anche sul piano psicologico e relazionale.

Tuttavia, con l’opportuno consulto del medico specialista è possibile trattare questo disturbo, valutandone le diverse opzioni terapeutiche, che vanno da interventi farmacologici a chirurgici, come ad esempio la protesi al pene.

La Disfunzione Erettile può insorgere anche in conseguenza o concomitanza di altre patologie: in questo articolo, realizzato in collaborazione con il portale DE SOLUZIONI,vediamo in particolare, tra le cause della DE, il legame tra Disfunzione Erettile e diabete. Risponde alle domande il dottor Stefano Pecoraro, urologo andrologo che lavora come chirurgo presso la Clinica Malzoni di Avellino, struttura accreditata al sistema sanitario nazionale, dove svolge il ruolo di Capo equipe dell'area funzionale di uro-andrologia, oltre ad essere il direttore operativo generale della società scientifica degli urologi che lavorano nelle strutture private accreditate (UROP).

La disfunzione erettile colpisce tutti gli uomini con diabete? A qualsiasi età?
La disfunzione erettile è presente nel diabetico in base all'età di insorgenza. La persona diabetica con età di insorgenza di circa 10 anni sviluppa una disfunzione erettile nel 50% dei casi, ma dipende moltissimo anche dal trattamento che si ha, del diabete stesso.

Che differenza c’è tra diabete di tipo 1 e di tipo 2 nello sviluppare disfunzione erettile?
La differenza tra diabete di tipo 1 o tipo 2 dipende moltissimo dall'età in cui insorge.
Il diabete tipo 1 normalmente è un diabete di tipo cosiddetto giovanile, cioè sviluppa in età molto giovane, e questo crea delle problematiche non soltanto a livello di disturbo erettile, ma a livello organico generale.
Il diabete tipo 2 è anche definito il diabete dell'età matura, ma anche qui è importantissima l'età di insorgenza stessa.
I danni che si creano sono comunque, per entrambi i diabetici - cioè di tipo e di tipo 2 - diretti direttamente sulla vascolarizzazione e sulla neurologia della funzione erettile.


Perché i diabetici possono soffrire di disfunzione erettile?
Il meccanismo cosiddetto patogenetico, cioè ciò che crea il danno diretto del diabete alla funzione erettile, può essere così definito: in termine scientifico si parla di vasculite. La vasculite è una infiammazione che può essere di tipo acuto ma anche di tipo cronico, cioè anche irreversibile, a livello dei vasi terminali.
I vasi terminali sono dei piccoli arterie, quindi infiammazioni che si vengono a creare nel cosiddetto microcircolo, cioè quello che si verifica a livello capillare: queste piccolissime arterie vengono a essere danneggiate direttamente dall'aumento del glucosio, cioè dello zucchero presente nel sangue, che va a distruggere ed infiammare queste piccole terminazioni arteriose. Questo è un danno che in
un certo qual modo può essere reversibile se vengono abbassati drasticamente i livelli di glicemici e viene trattato chiaramente il diabete.
Un altro danno è quello neurogenico: in queste terminazioni ci sono anche i piccoli nervi, quindi il danno non è soltanto a livello vascolare ma anche a livello nervoso. Infatti si parla di danno neurovascolare.


Quali consigli darebbe ai pazienti diabetici per ridurre il rischio di disfunzione erettile?
Qui entriamo in un campo che noi definiamo sindrome metabolica, perché la maggior parte dei diabetici hanno anche delle cosiddette co-morbilità, cioè altri tipi di patologie, come possono essere l'obesità, il fumo, l'ipertensione, e avere quindi anche danni cardiovascolari periferici aggiunti al diabete, perché il diabete è una malattia organica che colpisce anche altre arterie come quelle della retina, come le terminazioni delle mani e dei piedi; infatti esiste il cosiddetto piede diabetico, ad es. Quindi la malattia è una malattia generale che va assolutamente contrastata non soltanto con le opportune terapie del diabete ma soprattutto con lo stile di vita.
Un altro problema importante che crea il diabete è quello della riduzione del cosiddetto ossido nitrico o nitrossido, che è il mediatore chimico principale per la vasodilatazione delle arterie cavernose del pene. Il diabete incide anche a livello ormonale su questo mediatore chimico.
Tutto ciò deve essere contemplato, e soprattutto deve essere ridotto il livello glicemico: il diabetico svilupperà e continuerà a sviluppare disfunzione erettile quanto ci sono le cosiddette alternanze del livello glicemico, cioè si passa da uno stato di ipoglicemia a uno stato di iperglicemia. Queste fasi sono le fasi più dannose a livello vascolare periferico - in questo caso ci riferiamo alle arterie a livello penieno cioè del pene: quindi la cosa importante è mantenere sempre di più un livello glicemico costante, per non avere queste alternanze che possono danneggiare non soltanto i vasi ma anche i nervi, e in particolare a livello ormonale, in riferimento all'ossido nitrico.


Qui sotto, il video dell’intervista

Su questo argomento leggi anche:

Prostatectomia e disfunzione erettile: come funziona l’impianto di protesi al pene

Per approfondire:

Disfunzione Erettile: cos’è, diagnosi, cause e rimedi

Redazione

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