Quando può essere indicato un impianto con protesi peniena in caso di Disfunzione Erettile? Ci sono effetti collaterali o rischi? Quali i tempi di recupero? La parola all’esperto
La Disfunzione Erettile è un disturbo che consiste nell’incapacità costante di mantenere o raggiungere una erezione tale da poter portare a termine un rapporto sessuale completo e soddisfacente. Tale problematica può sorgere in conseguenza e concomitanza ad altre condizioni e patologie, che vanno valutate in sede di diagnosi da parte del medico specialista, il quale proporrà, in conseguenza, gli interventi terapeutici più opportuni.
Tra i trattamenti per impotenza, troviamo interventi di tipo farmacologico, ma anche chirurgico, che consentono di tornare ad avere una vita sessuale piena e soddisfacente.
In questo articolo, realizzato in collaborazione con il portale DE SOLUZIONI, vediamo in particolare in quali casi può essere utile ed efficace una protesi peniena, quali sono eventuali effetti collaterali e i tempi di ripresa di questo tipo di intervento. Risponde alle domande di DE Soluzioni il dottor Marco Capece, ricercatore universitario e dirigente medico dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, che si occupa prevalentemente di urologia andrologica e chirurgia ricostruttiva dei genitali maschili.
Qual è il profilo degli uomini con disfunzione erettile che sono in cura da lei, e ai quali consiglia un impianto di protesi?
Il profilo dei pazienti che si presentano alla mia attenzione per un impianto protesico è molto vario, sia per età che per condizione patologica alla base. Si va dai paziente oncologici che hanno avuto dei tumori, ad esempio della prostata o della vescica, che hanno quindi effettuato un intervento di prostatectomia o cistectomia radicale, a pazienti diabetici di lunga durata o soggetti con malattia di lateronia.
L'età è molto variabile: ci sono pazienti che vanno dai 40 ai 75, anche 80 anni.
Ci sono degli effetti collaterali o rischi nell’utilizzo di un impianto?
In realtà non vi sono degli effetti collaterali o dei rischi nell'utilizzo dell'impianto. Diciamo che l'utilizzo di
un impianto protesico ha gli stessi rischi di un rapporto sessuale o di una masturbazione, pertanto li definirei praticamente nulli.
Dopo l’operazione quanto tempo si deve aspettare prima di avere un rapporto sessuale?
Un tempo congruo può essere definito tra le 5 e le 6 settimane dall'intervento, poi chiaramente ogni caso ha le sue peculiarità, e potrebbe essere necessario cambiare questo timing, sia in difetto che in eccesso.
Come è il processo di recupero post operatorio?
Anche qui, ogni caso ha il suo decorso post operatorio. Generalmente, l'intervento richiede uno o due giorni di ricovero tranne alcuni casi specifici. A seconda del tipo di approccio chirurgico, può essere più o meno doloroso nell'immediato post operatorio, ma il dolore tendenzialmente si riduce giorno dopo giorno fino a scomparire del tutto nell'arco di 2-3 settimane.
Il follow up del medico è abbastanza semplice, e anche rapido: dopo la dimissione si controlla il paziente dopo 5/6 settimane poi si effettua un ulteriore controllo a tre mesi dopo l'inizio dell'attività sessuale. In alcuni casi particolari è possibile effettuare, ma è opzionale, un controllo annuale per valutare il funzionamento della protesi, o se ci sono delle complicanze, possono insorgere inserire nel lunghissimo periodo.
Quali sono le raccomandazioni prima e dopo l’intervento?
Ovviamente prima dell'intervento, nell'immediato pre-operatorio è necessario avere un’igiene accurata e particolarmente nei due giorni anche precedenti di intervento. Le raccomandazioni nel postoperatorio in realtà sono molto semplici, sebbene siano variabili comunque da procedura chirurgica a procedura chirurgica. Le raccomandazioni sono quelle di mantenere un'adeguata igiene nelle prime settimane, e poi successivamente in realtà non vi sono ulteriori raccomandazioni. Il paziente con una protesi peniena dopo 5-6 settimane deve semplicemente continuare la sua vita come faceva prima dell'impianto.
Qui sotto, la video intervista completa
Per approfondire:
Disfunzione Erettile: cos’è, diagnosi, cause e rimedi
Redazione