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Il fondo avrà una dotazione di 10 milioni di euro per il 2023, destinato ai comuni con popolazione superiore a 300.000 abitanti per progetti finalizzati a favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità nelle periferie e il miglioramento del livello di autonomia possibile

Si delineano in queste ore i contorni del disegno di legge di bilancio che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri lunedì scorso, e il cui testo è stato diffuso nelle ore successive. Come avevamo avuto modo di segnalare, per le persone con disabilità gli interventi più rilevanti riguardano la resa strutturale della maggiorazionedell’assegno unico per i nuclei familiari con figli con disabilità (attualmente prevista solo in via transitoria), la conferma dell’APE sociale e Opzione donna per quanto riguarda il pensionamento, un aumento dei fondi per trasporto scolastico disabili.

Non c’è stato invece nessun aumento delle pensioni di invalidità, che era molto atteso dalla vasta platea di cittadini disabili.

All’articolo 66 del testo leggiamo che viene introdotto quello che viene chiamato Fondo per le periferie inclusive, con l’obiettivo, leggiamo nel testo, di favorire e promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità, contrastando, al contempo, i fenomeni di marginalizzazione nelle aree periferiche urbane delle grandi città, in coerenza con gli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015,

Allo scopo viene quindi istituito un Fondo denominato «Fondo per le periferie inclusive», con una dotazione di 10 milioni di euro per l'anno 2023, destinato ai comuni con popolazione superiore a 300.000 abitanti per il finanziamento di progetti finalizzati a favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità nelle periferie e il miglioramento del livello di autonomia possibile.
I Comuni dovranno inviare delle proposte di progetti che saranno valutati da un apposito “Comitato”, composto da due rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei ministri o dell’Autorità con delega in materia di disabilità, di cui uno con funzioni di presidente, da un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, del Ministero dell'economia e delle finanze e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nonché da un rappresentante dell'Associazione nazionale dei comuni italiani.

Servirà poi un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o dell’Autorità con delega in materia di disabilità, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze, delle infrastrutture e dei trasporti, del lavoro e delle politiche sociali, previa intesa in sede di Conferenza unificata, da adottarsi entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, che definirà:
a) i tempi e modalità di presentazione della domanda, i requisiti di ammissibilità e le relative modalità di erogazione del finanziamento e le eventuali forme di co-finanziamento;
b) i criteri per la valutazione delle proposte da parte del Comitato di cui al comma 3, individuati in coerenza con le finalità del Fondo, privilegiando in particolare l'attivazione di finanziamenti sia pubblici che privati, il coinvolgimento di enti privati, anche del Terzo settore, e le forme di co-programmazione e co-progettazione di cui all’articolo 55 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n.117;
c) le modalità di monitoraggio e le ipotesi di revoca del finanziamento.

Il commento della ministra per le disabilità, Alessandra Locatelli, al testo della Manovra, che dovrà ora seguire l’iter parlamentare ed europeo: “In meno di un mese abbiamo scritto una legge di bilancio che inizia a dare risposte alle urgenze delle famiglie e dei più deboli. È una manovra che fa delle scelte chiare, nel rispetto degli impegni che ci eravamo assunti. Rendiamo strutturale la maggiorazione dell’assegno unico per i nuclei familiari con figli con disabilità e finanziamo il Fondo per le periferie inclusive con 10 milioni di euro per progetti che andranno a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità del nostro Paese. Continueremo a lavorare in questa direzione mettendo a sistema temi e risorse che in un momento così difficile abbiamo il dovere di garantire per le fasce maggiormente in difficoltà. Considero questa legge di bilancio come il punto di inizio per lavorare anche su molti altri temi che in questa legislatura ci proponiamo di affrontare, a partire dalle pensioni d’invalidità, su cui l’attenzione del governo è massima, fino a toccare tutti i principi fondamentali della convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità che abbiamo la responsabilità di attuare per la piena realizzazione del progetto di vita delle persone con disabilità”.

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Redazione

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