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Slitta più avanti la data precedentemente comunicata dall’INPS: più tempo per ISEE con omissioni o difformità

In relazione alla necessità di regolarizzare il proprio ISEE in caso di omissioni o difformità, relativamente ai dati del patrimonio mobiliare e/o ai dati reddituali auto dichiarati per poter percepire il corretto importo di assegno unico universale (e non solo l’importo minimo), l’INPS ha reso noto in un nuovo messaggio delll’8 agosto una proroga, anche in considerazione del periodo estivo, dove molti CAF sono chiusi per ferie.
In sostanza, viene dato più tempo ai cittadini per regolarizzare la propria situazione ISEE: l’INPS provvederà ad applicare la regola dell’importo al minimo di legge solo a partire dalla mensilità di novembre, e non da settembre, come precedentemente comunicato (vedasi il messaggio INPS n. 2856 del 1 agosto, ndr).

 Sia in caso di presentazione di una nuova DSU priva di difformità che nell’ipotesi di presentazione della documentazione giustificativa, la regolarizzazione dell’ISEE da parte dell’utente può avvenire entro il termine di validità della stessa DSU da cui siano derivate le omissioni e/o difformità, ovvero il 31 dicembre dell’anno di presentazione della DSU).

A CHI SPETTA L’ASSEGNO
Ricordiamo che l’AUU per figli a carico è una misura che spetta alle famiglie con figli dal settimo mese di gravidanza ai 21 anni, e senza limiti di età per i figli con disabilità. (qui il calendario dei pagamenti dell’assegno unico).

PERCHÉ SERVE L’ISEE
L’importo mensile dell’Assegno unico e universale viene calcolato sulla base dell’ISEE del nucleo familiare beneficiario della prestazione, secondo le tabelle contenute nell’Allegato n. 1 della circolare n. 41/2023 di aprile 2023 con le tabelle importi assegno unico. Ricordiamo che l’assegno viene liquidato anche in assenza di ISEE, ma in quel caso l’importo erogato sarà il minimo previsto per legge-

PERCHÉ REGOLARIZZARE L’ISEE
Poiché è sulla base anche dell’ISEE che viene calcolato l’importo, è necessario che l’Indicatore della situazione economica equivalente sia corretto: in presenza di omissioni/difformità nell’attestazione ISEE comporterà l’attribuzione degli importi minimi, a partire dalla competenza di novembre.
E’ quindi fondamentale verificare che il proprio ISEE sia corretto: allo scopo, l’INPS avviserà tramite PEC, SMS o e-mail), inviando agli utenti una apposita comunicazione, con la quale viene segnalata la presenza dell’omissione e/o difformità dell’ISEE da regolarizzare.

COME REGOLARIZZARE LA PROPRIA SITUAZIONE
L’utente può regolarizzare la situazione in uno di questi modi:
-    presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), priva di difformità;
-    richiedere al CAF la rettifica della DSU che è stata trasmessa in precedenza, con effetto retroattivo, esclusivamente qualora il CAF abbia commesso un errore materiale;
-    presentare all’ufficio INPS locale documentazione per dimostrare la completezza e la veridicità dell’ISEE, relativamente al componente del nucleo familiare cui sono riferite le omissioni/difformità esposte nella tabella di dettaglio dell’attestazione.

Per approfondire:

Messaggio INPS n.2913 dell'8 agosto2023

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Redazione

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