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L’Ape sociale permetterà ad alcune categorie “svantaggiate”, come lavoratori o caregiver familiari, di andare in pensione prima. Ci sono però vincoli e requisiti

A partire dal 1 maggio prossimo entra in vigore, per gli aventi diritto, il cosiddetto "Ape sociale", ovvero l'anticipo pensionistico agevolato, grazie al quale alcune categorie di persone, ritenute in condizione di “svantaggio”, potranno uscire anticipatamente dal a lvoro e andare in pensione prima, senza nessun aggravio per le loro tasche.

Vi avevamo già parlato approfonditamente di Ape sociale per disabili e familiari, ma ci sembra utile tornare sul tema, visto che ci avviciniamo alle scadenze per presentare la domanda, ricordando che tra le categorie che hanno diritto all’Ape sociale (fermi restando i requisiti contributivi e di età che ora illustreremo) ci sono anche i caregiver familiari, ovvero le persone che si occupano in maniera continuativa, in casa, di assistere un familiare con disabilità.

A quanto ammonta l’Ape sociale:
Come detto, l’Ape sociale può essere richiesta dal 1 maggio 2017. Chi ne ha diritto riceve un’indennità direttamente dall’Inps, pari alla pensione certificata al momento della richiesta (se è inferiore a 1.500 euro lordi) o direttamente 1.500 euro lordi (se la pensione è maggiore).
Se il beneficiario con pensione superiore a 1.500 euro vuole un’indennità maggiore, fermo restando l’importo della pensione come tetto massimo, può richiedere la differenza con il meccanismo dell’Ape volontaria, pagando un costo minimo solo sulla differenza richiesta.

I requisiti per l’Ape sociale
Hanno diritto ad accedere all’Ape sociale queste categorie di lavoratori che nel 2017 compiranno 63 anni e avranno maturato almeno 30 anni di contributi versati nella loro vita:

1. Disoccupati senza ammortizzatori
2. Caregiver familiari che assistono parenti di 1° grado (coniuge, genitore o figlio/a conviventi) con handicap grave da almeno 6 mesi
3. Lavoratori con un grado di invalidità superiore o pari al 74 per cento

A questi vanno aggiunti
4. Lavoratori con 36 anni di contributi che svolgono un lavoro ritenuto pesante (e lo hanno svolto in via continuativa per almeno sei anni). Si tratta di: edili, conduttori di gru, di mezzi pesanti, di convogli ferroviari, personale viaggiante, conciatori di pelli e pellicce, infermieri e ostetriche ospedalieri adibiti a turni, addetti alla cura e assistenza di persone non autosufficienti, insegnanti dei nidi e delle scuole di infanzia, facchini, addetti ai servizi di pulizia e operatori ecologici.

Come e quando richiedere l'Ape Sociale
La finestra di tempo per chiedere di essere ammessi all’Ape social è abbastanza breve: le domande possono essere presentate dal 1 maggio al 30 giugno 2017, per rientrare nella prima tranche utile di pagamento della prestazione, che dovrebbe scattare tra settembre e dicembre. E su questo tempo abbastanza ridotto, dichiara Morena Piccinini, presidente Inca: “Dunque, ci sono solo due mesi di tempo (dal 1° maggio al 30 giugno, appunto) per  fare tutte le verifiche sulle posizioni assicurative individuali,  per completare l’iter procedurale e  per ottenere, infine, la certificazione del diritto da parte di Inps, al quale è delegato il compito anche di controllare che la spesa complessiva non superi lo stanziamento di 300 milioni di euro, previsto nella legge di Bilancio per il 2017.  Solo quando saranno resi noti i risultati del monitoraggio e se rimarranno risorse non utilizzate, l’Inps potrebbe esaminare le domande presentate successivamente al 30 giugno e fino al mese di novembre. Una eventualità e non una certezza, dunque, che fa diventare l’Ape sociale una occasione da prendere quasi al volo (…).
Le modalità oerative per presentare richiesta dell’Ape sociale saranno definite da apposito decreto attuativo, che è stato firmato martedì dal presidente del Consiglio e che dovrà ora superare il vaglio del Consiglio di Stato prima di approdare in Gazzetta Ufficiale.

In disabili.com:

La nostra Guida APE sociale per disabili e caregiver

Redazione

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