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Tra le altre cose, è previsto un responsabile dei progetti, ma anche il monitoraggio della permanenza nelle liste di collocamento e una valutazione dei candidati centrata sui punti di forza e non sulle limitazioni

Nella giornata di mercoledì 16 marzo, i ministri per le Disabilità, Stefani, e per il lavoro, Orlando, hanno presentato le annunciate nuove linee guida in materia di collocamento mirato, ovvero l’indirizzo di azioni per favorire l’accesso al lavoro da parte delle persone con disabilità.

Oltre alle linee guida, adottate a seguito della pubblicazione, l’11 marzo scorso, del Decreto Ministeriale numero 43, è stata presentata anche la nuova Banca dati del collocamento obbligatorio mirato, con l'obiettivo di delineare un percorso di collaborazione e condivisione interistituzionale orientato verso un sistema di inclusione lavorativa più efficiente e organico in tutto il Paese.
Tra gli interventi, uno interessante riguarda il fatto che entro 18 mesi i servizi sono chiamati ad attuare una ricognizione sugli iscritti per verificare le permanenze nelle liste del collocamento obbligatorio per le persone iscritte da oltre 24 mesi, identificando le cause prevalenti della loro perdurante condizione di disoccupazione; il numero di offerte di lavoro presentate loro nel medesimo periodo.
Ancora, l’introduzione o consolidamento, da parte delle amministrazioni competenti per il collocamento mirato, di meccanismi e clausole premianti negli appalti pubblici a favore di imprese ed enti che abbiano istituito la figura del responsabile dell’inserimento lavorativo nei luoghi di lavoro.

FINALITÀ DELLE LINEE GUIDA
Obiettivo di questo strumento è quello di favorire la presenza e la fruibilità di servizi, strumenti e risorse su tutto il territorio nazionale a beneficio dei cittadini con disabilità e delle imprese interessati dalla norma del collocamento mirato, favorendo la standardizzazione dei processi di attuazione delle norme su tutto il territorio nazionale, in un’ottica di miglioramento continuo.
Di seguito, riassumiamo in sintesi il contenuto e le direttrici delle nuove linee guida.

BENEFICIARI DEGLI INTERVENTI
Tre sono le categorie di beneficiari dei processi di accompagnamento al lavoro, con il servizio per il collocamento mirato. Le Linee guida prevedono interventi concreti specifici rivolti a:
  • giovani con disabilità non ancora in età da lavoro o ancora all'interno del sistema d'istruzione, che saranno "accompagnati" in un percorso di inclusione sociale e integrazione lavorativa;
  • coloro che accedono per la prima volta alle liste del collocamento obbligatorio o sono iscritti da non oltre 24 mesi;
  • disoccupati da oltre 24 mesi e persone che rientrano nel mercato del lavoro dopo dimissioni, licenziamenti o lunghi periodi di malattia, infortunio sul lavoro, malattia professionale o riabilitazione.

I PERCORSI DI ATTIVAZIONE
le linee guida prevedono la predisposizione di reti integrate neri percorsi di attivazione della persohna con disabilità, dove sono previste, tra le altre azioni:
ricognizione periodica da parte delle amministrazioni, entro il 31 marzo di ogni anno, sulle risorse umane, strumentali e finanziarie dedicate al collocamento mirato sul proprio territorio
coinvolgimento attivo della persona nella costruzione del percorso personalizzato e nella definizione del patto di servizio personalizzato
• formalizzazione di un organigramma e di un Responsabile del processo di presa in carico e del progetto personalizzato per ciascuno degli iscritti alle liste per il collocamento mirato
• costruzione presso ogni Servizio per il collocamento mirato di una rete integrata nella quale partecipino servizi sociali, sanitari, educativi e formativi del territorio, nonché l'INAIL, assicurata dalla presenza o individuazione di referenti per i diversi sistemi di riferimento
• Presenza di équipe multidisciplinari che coinvolgono in maniera più continua il centro per l’impiego, i servizi sociali e i servizi sanitari. Individuazione di un case manager che, come nel caso del Reddito di Inclusione, curi la realizzazione e il monitoraggio del “progetto personalizzato”.

LA VALUTAZIONE DEI CANDIDATI
Sul fronte dei candidati con disabilità si prevede l’adozione della valutazione bio-psico-sociale in tutte le fasi del percorso, dall’iscrizione al Collocamento mirato fino all’inserimento lavorativo, incentivando misure che rilevino i punti di forza e non solo le limitazioni. Inoltre, il profilo di occupabilità della persona con disabilità viene rivisto periodicamente ogni 6 mesi o nel caso si presentino rilevanti mutate condizioni personali, ambientali/relazionali e occupazionali.

ANALISI POSTI DI LAVORO
Sull’altro fronte, ovvero quello della domanda di lavoro, le linee guida prevedono che i servizi di collocamento mirato raccolgano tutte le informazioni utili all’analisi del funzionamento
del posto di lavoro disponibile e alla descrizione del relativo ambiente complessivo di lavoro.
Il lavoro agile viene inteso come accomodamento ragionevole , con lo scopo di «incrementare la competitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro».

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Come accennato, è previsto un responsabile dell’inserimento lavorativo che svolge una funzione di facilitazione/mediazione che interviene sia nel momento dell’ingresso della persona con disabilità nel contesto lavorativo sia nella gestione di un ambiente di lavoro.
Il responsabile dell’inserimento lavorativo cura inoltre i rapporti con il centro per l'impiego competente per l'inserimento lavorativo e con i servizi territoriali per l'inserimento.

BUONE PRATICHE CONSULTABILI
Al fine di mettere in rete le esperienze positive, affinchè divengano prassi da replicarsi in più contesti, le linee guida prevedono la raccolta sistematica delle buone pratiche (selezionate su basi di criteri da valutare) che confluiranno in una piattaforma informatica accessibile e consultabile, dinamica e aggiornabile.

MONITORAGGIO ANNUALE
E’ previsto, infine, un monitoraggio annuale dell’attuazione delle linee guida da parte del Ministero con la collaborazione delle amministrazioni regionali competenti e tavoli tecnici tra gli attori istituzionali.

In disabilicom:

Categorie protette e collocamento mirato: come funziona la normativa sull’inserimento lavorativo per persone disabili

Legge n. 68 del 23 marzo 1999

Il prospetto informativo disabili

Redazione

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