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IL DISTURBO DELLA DEGLUTIZIONE: LA DISFAGIA
prime vie digestive


SINTOMI DELLA DISFAGIA - COME RICONOSCERLA

Non bisogna confondere il semplice “cibo che va di traverso”, che può capitare una, due volte, per la foga di finire un piatto, per la mancata masticazione totale del cibo ingerito, con una situazione che invece si ripete di frequente.

ragazza che si tiene le mani alla gola per il brucioreIn quei casi è opportuno che i familiari o chi assiste la persona si mobilitino per accertarsi sul grado di gravità del disturbo anche perché una disfagia non curata può portare a seri danni fra cui:
malnutrizione: il paziente non introduce i nutrienti e l’energia necessari al suo fabbisogno. Questo accade specialmente quando la persona, per vergogna, affretta i pasti o li salta del tutto;
disidratazione: il paziente non introduce la corretta quantità di liquidi;
(da notare che malnutrizione e disidratazione portano a calo di peso, disturbi del comportamento e abbassamento delle difese immunitarie)
aspirazione: del cibo va a finire nei polmoni per un errato incanalamento del bolo e la persona rischia il soffocamento;
infezioni più o meno gravi a carico dell’apparato respiratorio visto che il cibo erroneamente ingerito disturba le vie aeree superiori;
polmoniti o broncopneumopatie, dette ab ingestis (da ingestione) che, se non curate, possono portare alla morte.

Come riconoscere quindi la disfagia?

I sintomi più comuni e anche abbastanza chiari sono la difficoltà a deglutire, la tosse persistente e involontaria durante i pasti e il senso di soffocamento o di cibo fermo in gola.


  Quando la persona:
  - fatica a deglutire, 
  - perde saliva o cibo dalla bocca
  - perde liquido o cibo dal naso, 
  - ha una voce velata o gorgogliante durante o dopo la deglutizione,
  - tossisce, è affaticata durante il pasto, 
  - assume un colorito rosso o cianotico al volto,
  - deve masticare a lungo il cibo e nonostante questo non riesce ad ingoiarlo,  
  - è soggetta a frequenti infezioni polmonari,
  - ha febbre (anche 37.5/38°) senza altre cause evidenti,
  - ha un aumento delle secrezioni (es. catarro)

  ... allora si può essere in presenza di un caso di disfagia orofaringea.



Qualora invece la persona riesca ad ingerire i cibi ma poi accusi un continuo dolore all’atto della deglutizione o anche a livello dello sterno o abbia la sensazione di cibo bloccato in gola o nel torace, allora si può trattare di disfagia esofagea.

Nei bambini la disfagia, oltre che dai sintomi sopra elencati, è ravvisabile:
- dall’assenza di crescita
- dall’intolleranza a certi tipi di alimenti o ad alcune consistenze
- dal rifiuto di alimentarsi
- dall’alterazione di sensibilità del viso e della bocca
- da problemi di masticazione

Anche la febbre intermittente può essere un sintomo di un’infezione in atto e ad essa va prestata attenzione.

Il 50% dei pazienti disfagici ha episodi di aspirazione (= cibo o liquido che va a finire nelle vie aeree), mentre il 30% sviluppa una polmonite ab ingestis.
È quindi molto importante riconoscere presto questo disturbo per adottare subito la dieta migliore e avviare la riabilitazione.
In alcuni casi, poi, specie quando il riflesso della tosse è ridotto o assente, la disfagia può essere addirittura asintomatica e per questo diventa difficile individuarla.

 

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