IL DISTURBO DELLA DEGLUTIZIONE: LA DISFAGIA
PICCOLO DIZIONARIETTO SULLE DIETE DELLA DISFAGIA
Quando a una persona viene diagnosticata una disfagia abbastanza rilevante, le si indica un tipo di dieta particolare da seguire che si basa sostanzialmente su un tipo di consistenza degli alimenti da mantenere.
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Non sempre è facile identificare bene e subito il tipo di alimenti da preparare rispetto a quelli da eliminare dal tipo di dieta indicato. A questo proposito, qui sotto potete trovare un piccolo dizionarietto utile per spiegarvi quali tipi di cibo comprende ogni singola dieta.
Ricordiamo che è disponibile online un'app realizzata dall'Usl di Piacenza che vi darà ulteriori informazioni proprio in riferimento ai diversi tipi di dieta: si chiama "Diversamente Buongustaio" ed è scaricabile su smartphone.
Ecco quindi i vari tipi di diete, presentati in ordine crescente di densità.
DIETA A CONSISTENZA LIQUIDA
- bevande: acqua, tè, camomilla, caffè, infusi e tisane…
- liquidi naturalmente densi come succhi di frutta, nettari, yogurt da bere, latte, sciroppi, brodi…
N.B.: I liquidi sono spesso difficili da deglutire per una persona con disfagia e vanno facilmente di traverso poiché essendo privi di consistenza, sfuggono nel palato ed il paziente non riesce a controllarli.
DIETA A CONSISTENZA SEMILIQUIDA
- gelati (lasciati sciogliere/ammorbiditi a temperatura ambiente)
- creme liquide
- passati di verdura
- frullati, frappè e omogeneizzati di frutta, yogurt
- salsa di pomodoro
Questi alimenti hanno una consistenza fluida, omogenea, frullata. Sono leggermente più consistenti dei liquidi ma non devono essere masticati, non si possono raccogliere con una forchetta, cadono a gocce, lasciano una patina sottile sul retro del cucchiaio.
DIETA A CONSISTENZA SEMISOLIDA (la più usata)
- passati e frullati densi, vellutate
- omogeneizzati di carne e pesce
- purè
- uova alla coque
- budini, panna cotta, creme, mousse
- polenta
- formaggi morbidi e cremosi (ricotta, formaggio spalmabile, robiola…)
Anche questi alimenti hanno una consistenza fluida, omogenea, frullata e non devono essere masticati come gli alimenti a consistenza semiliquida ma, a differenza di questi, possono essere raccolti con una forchetta o un cucchiaio, possono essere disposti a strati e mantengono la forma nel piatto. Sono più densi dunque e per questo motivo la loro preparazione orale è un po’ più complessa.
DIETA A CONSISTENZA SOLIDA MORBIDA
- pasta ben cotta e ben condita, pasta ripiena
- polpette, polpettoni
- uova sode
- pesce spinato
- verdure cotte non filamentose
- banana e frutta matura o frutta cotta
- soufflè
La masticazione deve essere efficace per poter assumere questi cibi. Essi hanno una consistenza morbida ma coesa al punto da essere difficile spingere il bolo verso la faringe e poi l’esofago. È possibile, alternativamente, macinarli e diluirli.
È il personale sanitario qualificato che segue il paziente a decidere quale dieta seguire ed eventualmente a suggerire il passaggio ad un altro tipo di dieta quando le capacità deglutitorie migliorano. Non spetta ai familiari né ai caregivers decidere autonomamente che tipo di consistenza somministrare al proprio paziente.
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