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IL DISTURBO DELLA DEGLUTIZIONE: LA DISFAGIA
prime vie digestive

I VARI GRADI DI DISFAGIA - CLASSIFICAZIONE

Vi sono vari livelli di disfagia a seconda del punto del processo di deglutizione che risulta inceppato, ciò dipende anche dal tipo di patologie che nel frattempo stanno colpendo la persona interessata.
In base al tipo di disfagia presente, il disturbo può essere più o meno grave e viene trattato in misura diversa.

Una prima grande distinzione da fare è fra:
1) disfagia orofaringea: che si colloca a livello di bocca (oro-) e faringe, viene anche chiamata “disfagia di trasferimento” e consiste in una difficoltà a far scendere il bolo dalla faringe all’esofago, quindi ad uno stadio iniziale del processo di deglutizione;

2) disfagia esofagea: riguarda invece il passaggio del bolo all’interno dell’esofago che non riesce a scendere verso lo stomaco. In questo tipo di disfagia il passaggio tra faringe ed esofago non ha comunque rilevato intoppi a livello di epiglottide.

In genere, la disfagia più diffusa è la disfagia orofaringea.

Si distinguono quattro gradi di disfagia a seconda del grado di difficoltà di deglutizione:
  • Disfagia assente: corretta deglutizione
  • Disfagia lieve: leggera difficoltà nel deglutire un bicchiere d’acqua. Voce gorgogliante dopo la deglutizione dei liquidi e leggero fastidio.
    [Necessità di una dieta che preveda liquidi leggermente addensati della consistenza di un succo di frutta.]
  • Disfagia media - moderata: difficoltà nel deglutire anche mezzo bicchiere d’acqua, per cui una quantità ridotta di liquido. Tosse o sintomi più gravi della voce gorgogliante nella deglutizione sia di liquidi che di solidi.
    [Necessità di una dieta che addensi i liquidi e li renda gelatinosi.]
  • Disfagia grave: impossibilità di deglutire liquidi e solidi. Tosse grave e voce gorgogliante anche dopo aver bevuto un cucchiaino d’acqua.
    [Necessità di una nutrizione enterale tramite sondino o PEG]

Qui la spiegazione delle VARIE DIETE POSSIBILI

È una disfagia poco rilevante quella che prevede la difficoltà ad ingerire solo alcuni elementi o particolari consistenze: essa non causa grossi problemi nell’assunzione dei pasti quotidiani, è necessario solamente eliminare dalla dieta i cibi pericolosi per la persona o modificarne la consistenza.

ECCO COME FARE PER ADATTARE LA PROPRIA CUCINA ALLA PERSONA CON DISFAGIA

Vi è poi una disfagia più importante che presenta una difficoltà deglutitoria costante e sentita, per arrivare ad una disfagia di grado particolarmente elevato qualora il paziente abbia difficoltà con la sua stessa saliva.
Ad esempio gli ictus a carico delle aree sottocorticali (tronco e bulbo) presentano più facilmente una disfagia di tipo grave.

Poi, a seconda della patologia in atto, si parla di disfagia maligna quando c’è un tumore che si sta espandendo ai danni ad esempio dell’esofago, una disfagia psicogena se l’ostacolo che ostruisce il canale digerente è facilmente rilevabile e eliminabile…

Per tutti i tipi di disfagia, comunque, vi consigliamo di tenere sempre ben presenti queste UTILI INDICAZIONI!


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