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Quale che sia l’ambito, la piena partecipazione delle persone con disabilità alle politiche e alle decisioni che le riguardano è fondamentale

Nella Giornata internazionale delle persone con disabilità, che si celebra ogni anno il 3 dicembre, ci troviamo sempre a chiederci di cosa parlare e su cosa accendere un riflettore. Quest’anno abbiamo pensato che fosse utile dare una sorta di fotografia della situazione attuale sul fronte delle novità normative, dando però spazio anche ad alcune delle proposte che testimoniano come tante siano le questioni aperte, e come il mondo della disabilità sia anche attivo e propositivo, chiedendo diritti, risorse, ma al contempo contribuendo alla sua crescita.

Le ultime novità legislative
Le novità legislative- e non solo - di questi giorni sono tante: ricordiamo la neo sancita gratuità per i disabili che parcheggiano sulle strisce blu, la annunciata Disability Card che farà il suo ingresso nel 2022, la risoluzione quasi certa della questione stop all’assegno di invalidità per i disabili parziali che lavorano, il ddl delega sulla disabilità.
Insomma, le cose, come si dice, si muovono, ma non basta. Si deve fare di più, e presto.

Le priorità da affrontare
Le priorità in fatto di politiche sono numerose e, purtroppo, non sono nuove. Dalla necessità di sburocratizzare processi e pratiche (come quelle per l’accesso al riconoscimento di invalidità e handicap), alla orami indifferibile legge per il riconoscimento dei caregiver familiari, a nuovi strumenti e politiche per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, sempre più ai margini del mercato del lavoro, al rafforzamento del sistema scuola e sostegno, alla messa in campo di strumenti, operatività, norme e risorse per il progetto di vita della persona disabile nel durante e dopo di noi, alle facilitazioni nella vita quotidiana delle persone nella loro stessa casa, a partire dal sostegno alle famiglie con badante fino agli a incentivi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, come pure alla ricerca e all’accesso alle prestazioni e agli ausili e protesi appropriate, le problematiche non mancano.

Alcune proposte
Insomma, se molto si è fatto, ancor di più è da farsi. Va segnalato che in molti di questi ambiti ci sono proposte, politiche e non solo: il mondo della disabilità (cittadini, associazioni, enti, aziende) non è di certo fermo. Ne ricordiamo alcune tra le più recenti:

-          SCUOLA: sul fronte scuola, da sempre caldo, ricordiamo la proposta di stabilizzazione degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione, figure di supporto fondamentali all’insegnante di sostegno per gli alunni e studenti con disabilità.

-          CAREGIVER: non priva di critiche, giace al Senato la proposta di legge sul riconoscimento dei caregiver familiari, in attesa che anche l’Italia si allinei ai molti paesi europei che già riconoscono il lavoro di cura familiare garantendo dignità, diritti e risorse a questi cittadini.

-          BARRIERE ARCHITETTONICHE: Per favorire l’abbattimento delle barriere architettoniche è stato presentato da alcuni partiti, con il sostegno di FIABA Onlus e RECERT, un emendamento alla Legge di Bilancio per l'introduzione di un nuovo bonus fiscale da rendere strutturale che prevede una detrazione fiscale al 75% per le spese sostenute per l'abbattimento delle barriere architettoniche.

-          AUSILI: Confindustria Dispositivi Medici, Assortopedia, Fish onlus e Simfer, hanno presentato le proposte avanzate alla Commissione LEA, denunciando come l’attuale modello di acquisto e il sistema di classificazione degli ausili penalizzi le persone con disabilità grave e complessa. Le quattro associazioni chiedono dunque alla Commissione Lea di regolamentare in maniera corretta l'erogazione rivedendo l’attuale Nomenclatore e consentendo di fatto a tutti i pazienti la fornitura di ausili adeguati alle proprie esigenze e garantendo a tutti le migliori cure possibili.

Questi citati sono solo alcuni esempi che abbiamo voluto riportare per ricordare che tanto va fatto e tanto si può fare, mai smettendo di ascoltare però i diretti interessati: far partecipare le persone con disabilità alle proposte e alle politiche che le riguardano è il vero inizio del cambiamento. Noi ci crediamo, e questo auspichiamo in questo 3 dicembre e non solo.

Redazione

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