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In caso di ricoveri che siano anche curativi di persone no autosufficienti gravi, la prestazione è di carattere terapeutico, e l’interessato e la famiglia non devono pagare la retta. I consigli legali di ADUC

 

Lo abbiamo ribadito più volte: il costo per ricoveri in RSA (residenze sanitarie assistenziali) di persone non autosufficienti gravi è a totale carico del SSN quando questi siano anche curativi (quindi ad alta integrazione sanitaria), rappresentando l’unica soluzione terapeutica e di mantenimento in vita della persona.


Si specifica che la cosa vale esclusivamente in caso, appunto, di attività di rilievo sanitario in caso di situazione molto grave, nella quale non è possibile pertanto la distinzione tra l’altrimenti consueta ripartizione dei costi della retta, tra quota sanitaria (che è comune a carico della Asl) e la quota sociale/alberghiera (a carico dell’utente). Questo perché questo tipo di prestazioni altro non sono che terapie, e ricadono quindi nelle competenze del SSN che fornisce queste cure gratuitamente.


Le sentenze di questo orientamento si susseguono, tuttavia non è raro che le famiglie si sentano richiedere la copertura di costi da parte di queste strutture (talvolta solo la quota alberghiera, talvolta addirittura l’intera retta) anche quando si ravvisa la situazione sopra esposta. Come possono fare quindi le famiglie per tutelarsi da questo genere di eventualità? Su questo l’Associazione per i diritti degli Utenti e Consumatori dà alcuni interessanti consigli 
 di carattere legale per far valere i propri diritti per quanto concerne la spesa di ricovero anche curativo in RSA della persona con grave non autosufficienza. Ne riprendiamo alcuni:

  • Nominare un amministratore di sostegno -  Valutare l’ipotesi, per tempo, di nominare un amministratore di sostegno per la persona ricoverata, che possa eventualmente procedere con una azione legale nel caso in cui i diritti del soggetto ricoverato fossero messi a rischio e si intendesse avviare una controversia con l’amministrazione. Si ricorda, infatti, che è sempre il ricoverato ad essere il titolare dei diritti in questione, anche se l’amministrazione in capo alla struttura o al servizio dovesse rivalersi sulla famiglia per il pagamento delle rette.

  • Chiedere di accedere agli atti -  Avere un quadro complessivo della situazione del soggetto e del trattamento a lui corrisposto, da parte della struttura, è fondamentale. Per farlo, nell’eventualità in cui si intenda avanzare anche solo richieste stragiudiziali, si raccomanda di effettuare richiesta scritta di accesso agli atti clinici ma anche amministrativi. Ovvero:
fascicolo clinico: diari infermieristici, relazioni e valutazioni mediche specialistiche, cartella clinica e in generale tutto quanto possa costituire un fotografia chiara della patologia in atto, dall'inizio del ricovero ad oggi)
 

fascicolo amministrativo: determine comunali, decisioni, piani individuali di assistenza, valutazioni multidimensionali e qualsiasi atto o decisione in punto di determinazione degli oneri da parte degli enti preposti chiedendo la specificazione delle norme, delibere e regolamenti locali applicati al caso di specie.

 
  • Chiedere accurata relazione tecnica di parte – Potrà essere necessario trovare un medico specialista competente che, nel caso di azione giudiziaria, farà da Consulente Tecnico di Parte con la sua relazione clinica. La relazione clincia è molto importante, perché su quella base si avanzerà la richiesta della copertura degli oneri, e dovrà quindi contenere:
1. descrizione malattia con riferimenti alla storia clinica, alle attuali condizioni, alla prognosi e probabile suo decorso
 

2. tipologia delle prestazioni sanitarie infermieristiche quotidiane, terapie farmacologiche necessarie alla cura e mantenimento della patologia in questione. Importante:  non solo le prestazioni al momento ricevute nella struttura ospitante, ma quelle necessarie secondo la buona prassi medico sanitaria.

NOMINARE UN LEGALE COMPETENTE - Nei casi di controversia, se le richieste stragiudiziali non hanno sortito effetti, il legale può decidere di procedere rivolgendosi, alternativamente, a:

a) Tar competente

b) Tribunale ordinario

Per approfondire l’argomento, rimandiamo allo speciale dell’Aduc dedicato all’argomento.


In disabili.com:

Ricovero RSA malati gravi Alzheimer: la retta è a carico del Sistema Sanitario

Chi deve pagare la retta della RSA del disabile o del nonno in casa di riposo?


Redazione

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