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Dopo la vicenda di Sofia, 10 anni con Sindrome di Donw, AIPD e il Parco Rainbow MagicLand di Valmontone hanno siglato una nuova intesa tra per progetti comuni nel segno dell’inclusione

Il rapporto tra parchi divertimento e persone con disabilità nel nostro Paese è da sempre complicato: nel passato (anche recente) sono stati numerosi i casi in cui a persone disabili è stato negato l’accesso ad alcune giostre o attrazioni, motivando i rifiuti con ragioni di sicurezza. Ma le cose stanno lentamente cambiando, registrando un maggiore interesse a far dialogare sicurezza e inclusività, senza che la prima sia a discapito della seconda.

GARDALAND APRIPISTA
Da circa tre anni, forse lo ricorderete, c’è stato l’importante impegno di Gardaland a rendersi più accessibile e più inclusiva nei suoi servizi, grazie al coinvolgimento e al confronto con reti associative del mondo della disabilità e alla introduzione di nuovi servizi.
IL NUOVO ACCORDO AIPD-RAINBOW MAGICLAND
Va in questa direzione anche la recentissima lettera di intenti sottoscritta dall’AIPD Latina (Associazione Italiana Persone Down) e dal Parco Rainbow Magicland per lo sviluppo di un programma comune allo scopo di favorire l’inclusione di persone con esigenze speciali nei Parchi Divertimento e garantire un’esperienza di intrattenimento sempre più completa.
La lettera d’intenti è il risultato di un confronto nato dopo uno spiacevole episodio vissuto questa estate da Sofia, una bambina di 10 anni con Sindrome di Down alla quale, a causa della sua disabilità intellettiva,il parco vietava l’accesso ai tronchi galleggianti, e sulle montagne russe “baby”, per motivi di sicurezza. Sofia aveva commentato l’episodio accadutole in un video, che riportiamo qui sotto.



Da questa vicenda è nato un confronto tra la direzione del parco e AIPD Latina, la cui Presidente è la mamma di Sofia. Il 10 settembre scorso è stata firmata dalle due parti (nelle persone di Guido Zucchi, Amministratore Delegato di MagicLand, e Samantha Meini, Presidente AIPD Latina) una lettera di intenti i cui punti prevedono:

  • corsi di aggiornamento professionali per gli operatori di MagicLand sulla gestione della comunicazione con persone con esigenze speciali

  • il coinvolgimento dei membri di AIPD Latina per un’attenta analisi di Customer Journey per meglio comprendere le aspettative ed eventualmente migliorare la comunicazione del Parco ed il livello di soddisfazione degli ospiti con esigenze speciali;

  • la volontà dei due attori di esser un fronte comune verso le parti terze coinvolte in tema di fruibilità e sicurezza del Parco, con particolare riferimento all’istanza recentemente presentata da MagicLand alla Commissione Comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo per la verifica di conformità delle limitazioni applicate all’utilizzo dell’attrazione Shock ai visitatori con esigenze speciali;
  • la volontà di incrementare le occasioni di interazione costruttiva nell’interesse generale tra il Comune di Valmontone, nelle persone del Sindaco e della Delegata ai Servizi Sociali, il Parco e l’Associazione e mettere a fattor comune l’intento di rendere il Parco totalmente fruibile, fatte salve le misure di sicurezza, anche per gli ospiti con esigenze speciali;
  • attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema dell’inclusione.
Un altro esempio, questo, di come l’intento comune di migliorare l’esperienza di ciascun visitatore debba essere la leva per un continuo confronto fattivo.

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Redazione

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