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Il progetto, promosso da Fondazione Bambini e autismo Onlus, prevede la costruzione di un edificio che ospiterà l’Unità di Urgenza e Prevenzione per l’Autismo e la casa modello per persone con autismo severo

E’ tutto pronto per l’avvio dei lavori che dovrebbero portare alla prima posa di un progetto molto atteso, promosso dalla Onlus Fondazione Bambini e Autismo. A Pordenone, nello stesso terreno dove già sorge Villa le Rogge, la Villa per la residenzialità flessibile (messo a disposizione per 99 anni dal Comune), venerdì 27 maggio inizieranno i lavori per un edificio che ospiterà due nuovi progetti: l’UUPA - Unità di Urgenza e Prevenzione per l’Autismo e la casa modello per persone con autismo severo.

LE FUNZIONI DELL'EDIFICIO
L’edificio sarà quindi composto da due unità, dedicate a funzioni ed usi differenti, sempre a favore di persone con autismo: la prima con funzioni più sanitarie, la seconda residenziale, in un’ottica di Durante e dopo di noi che possa dare autonomia agli ospiti in una forma di abitare de-istituzionalizzata.

LA PARTE PIU' SANITARIA
Al piano terra troverà quindi posto l’Unità di Urgenza e Prevenzione per le persone con Autismo e non solo. Sarà una piccola struttura sanitaria collegata con il vicino Ospedale di Pordenone, dove verranno accolte persone con autismo e altri disturbi del neurosviluppo in stato di agitazione evitando accessi impropri al pronto soccorso, si eseguiranno anche esami che questi pazienti solitamente non fanno perchè “casi” troppo complessi e non collaboranti, verranno ospitati pazienti autistici dopo interventi chirurgici in ospedale per la fase post operatoria di convalescenza, ed altro ancora. In tutto ciò, sarà centrale la presenza di operatori e medici esperti in grado di gestire al meglio i pazienti, e verrà assicurata la presenza in struttura del caregiver, che potrà essere ospitato nella medesima camera e interpellato come prezioso esperto della disabilità del proprio congiunto.

LA PARTE RESIDENZIALE
Al piano superiore troverà posto invece un progetto di casa-modello per il “durante e dopo di noi”, destinata ad ospitare cinque persone con autismo severo.
Le due strutture, pur nello stesso fabbricato, saranno indipendenti ed avranno ingressi diversi. La casa si affaccerà su di un giardino pensile e si svilupperà su due piani. Il primo ospiterà le parti comuni, quello superiore le cinque camere con bagno proprio oltre alla camera per l’operatore di turno. Sul piano architettonico avrà tutti quegli accorgimenti che ne faranno una casa ideale per coloro che hanno una sensorialità alterata.
La Fondazione commenta così il progetto: “Questo tipo di “casa” rappresenta ciò che il legislatore ha previsto con la legge 112 del 2016 (legge sul dopo di noi) ovvero una residenza che ricordi una casa di famiglia quando la famiglia non c’è più. Ebbene nonostante questa legge sia del 2016 la sua applicazione è praticamente nulla nel Paese perché in termini di gestione si pensa che con una capienza di pochi posti non vi siano le risorse economiche per gestire la struttura. Alla Fondazione la pensano diversamente e pensano di realizzare un modello sostenibile. Con la posa della prima pietra iniziano i lavori e continua la raccolta fondi per ultimare il budget necessario alla costruzione. In tal senso ogni donazione è ben accetta”.

La struttura è realizzata in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Pordenone e con il sostegno di: Regione Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli, Rotary Club Della Provincia E Esteri, Crédit Agricole Friuladria,
Friulovest Banca, Bcc Pordenonese e monsile e molte altre imprese benefattrici e privati cittadini

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Redazione

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