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Il nostro lettore Mirko Ferranti ci racconta delle sue vacanze nelle montagne piemontesi, con consigli e informazioni per chi voglia intraprendere lo stesso percorso in camper e carrozzina elettrica

Si legge sui giornali che le esigenze di distanziamento personale legate all'emergenza COVID hanno spinto molte persone ad avvicinarsi alle vacanze in camper privilegiando le mete di montagna dove gli ampi spazi e la vita all'aria aperta alleviano il peso psicologico della situazione. Noi già da alcuni anni dedichiamo un paio di settimane del mese di agosto alla montagna e abbiamo spaziato dal parco dei Monti Sibillini alle Foreste Casentinesi trovando sempre paesaggi splendidi e spesso situazioni ambientali favorevoli anche alla mia condizione di disabile in carrozzina amante della vita all'aria aperta.

VACANZA NELLE MONTAGNE DEL PIEMONTE 1c Lungo la via Sartaria a Entracque
Quest'anno ci siamo rivolti al Piemonte che in fatto di montagne ha un'offerta tra le più varie e interessanti d'Italia.
La prima tappa del nostro itinerario è stata Entracque, in provincia di Cuneo, che, per noi che partiamo da Sanremo, è quasi una “gita fuori porta”.
Risaliamo quindi la valle Roya che da Ventimiglia porta al tunnel di Tenda e che offre un paesaggio aspro e roccioso nel quale si aprono alcuni bei villaggi. Siamo in Francia e Breil, Tende e La Brigue uniscono le memorie di quando, fino alla seconda guerra mondiale, erano italiani e si chiamavano Breglio, Tenda e Briga, al ridente candore del loro presente.
Da segnalare a Tende l'importante Musee des Merveilles che documenta i graffiti preistorici rinvenuti sulle pendici del Monte Bego nella non lontana Valle delle Meraviglie.
Passato il tunnel di Tenda si ritorna in Italia e ci si ritrova nella valle Vermenagna i cui centri più importanti sono Limone Piemonte e Vernante entrambi meritevoli di sosta e passeggiata oltre che punti di partenza per piacevoli escursioni. A Vernante si può parcheggiare e pernottare col camper in piazza Vermenagna, appena al di là del torrente, molto vicina al centro tutto decorato da murales dedicati alla favola di Pinocchio. Limone Piemonte ha invece deciso di confinare i camper nella frazione di Limonetto, nell'ampio parcheggio da dove partono gli impianti invernali di risalita. Il posto è molto bello dal punto di vista del paesaggio e anche il piccolo gruppo di case è interessante, ma per visitare il centro bisogna spostare il camper e sperare di trovare un parcheggio più a valle.
Noi però proseguiamo e a Borgo San Dalmazzo imbocchiamo la valle Gesso e dopo Valdieri deviamo a sinistra verso Entracque.
Per raggiungere l'area camper bisogna seguire le indicazioni per la diga che si incontrano circa due km prima del paese. La sistemazione è praticamente ideale: siamo circondati dalle montagne ma con una breve passeggiata si può andare in centro. Ci sono anche varie possibilità di sosta libera proprio sotto la diga del lago di Piastra.

PASSEGGIATE ED ESCURSIONI IN CARROZZINA2c Rifugio Esterate
Nei due giorni in cui ci siamo fermati qui ho potuto fare due piacevoli passeggiate con partenza proprio dall'area camper. Il primo giorno abbiamo risalito per circa 2km la via Sartaria che, con fondo sterrato ma praticabile anche in carrozzina, risale il rio Bousset immergendosi nel bosco. Da una deviazione della via Sartaria è possibile rientrare in Entracque da un'altra via che passa davanti alla bella chiesetta del Cornaletto.
Il secondo giorno abbiamo raggiunto il rifugio di Esterate attraverso l'ampia strada asfaltata (ma con pochissimo traffico di auto). Sono circa 3km con un dislivello di 300m. Un percorso impegnativo ma che merita affrontare perché il rifugio si trova in una incantevole spianata circondata da montagne meravigliose.

CONSIGLI PER LE ESCURSIONI IN CARROZZINA
Io affronto queste passeggiate (che potrei chiamare pomposamente escursioni) con la mia sedia a trazione elettrica con ruote motrici centrali. E' un modello abbastanza agile da permettermi di muovermi all'interno del camper (che è stato modificato appositamente, come ho raccontato in un'altra occasione) ma ha sia la potenza che l'autonomia per affrontare percorsi anche impegnativi. Come tutti i mezzi di questo tipo soffre del problema che i motori, su percorsi ripidi o sterrati, si surriscaldano facilmente dopo di che la centralina elettronica, per impedire che si danneggino, limita la corrente e di conseguenza anche la capacità di procedere. Io quindi adotto la tecnica di avanzare “a intermittenza”: percorro tratti 100-200m a velocità sostenuta e poi mi fermo per qualche minuto per far raffreddare i motori. E' una tecnica che priva del piacere di chiacchierare con i compagni di passeggiata ma riesco a mantenere una velocità media simile a chi sta camminando con me, senza bisogno di aiuti o spinte. Per lo stesso motivo è bene affrontare discese lunghe e ripide con i motori freddi e “riposati”, fermandosi ogni tanto per evitare il rischio, improbabile ma possibile, di perdere il controllo della sedia se i motori, che in discesa frenano, si surriscaldano eccessivamente.
Altra cautela è quella di scegliere sempre percorsi con l'andata in salita per essere sicuro di poter ritornare alla base anche con batterie quasi scariche. Non è male poi evitare sentieri troppo stretti: sapere che in caso di guasto alla sedia qualcuno con un'automobile può venire a recuperarmi dà una certa tranquillità!
Pur con tutte queste cautele è possibile fare delle belle passeggiate e godere del piacere di vivere qualche ora nella natura.

Tornando al nostro itinerario, da Entracque ci siamo spostati a Bielmonte, il centro più importante dell'Oasi Zegna. Siamo a circa 1500m di altitudine e anche in3c panorama notturno dallarea camper di Bielmonte agosto può capitare di passare la notte immersi nella nebbia. Ci sono diverse possibilità di sosta libera anche notturna, ma l'area camper offre un panorama talmente impressionante sulla sottostante pianura padana che vale la pena di pagare il piccolo prezzo (inclusivo dei servizi di carico e scarico) richiesto per il pernottamento.
Dal vicino piazzale di Bocchetto di Sessera partono molte escursioni. Noi abbiamo scelto prima l'ampia strada sterrata che porta al rifugio (e ristorante) di Alpe Montuccia. Con solo 2km e un dislivello di un centinaio di metri ci si ritrova circondati da montagne punteggiate dagli alpeggi e dalle mandrie al pascolo. Il giorno dopo dallo stesso punto di partenza abbiamo raggiunto con circa 1km l'area picnic dove abbiamo passato un paio di ore di relax. Sono entrambi percorsi un po' “pietrosi” ma affrontabili, a patto di non dare importanza ai cigolii un po' sinistri emessi dalla sedia!

VERSO IL MONTE ROSA
La prossima destinazione è il monte Rosa ma per un paio di giorni ci fermiamo in val Sermenza, nel bel campeggino “Il laghetto” sulla sponda del piccolo lago artificiale di Rimasco. Non ci sono grandi possibilità di escursioni in carrozzina, ma la situazione è piacevole e mentre chi può fa il bagno nel torrente o nel lago io dedico qualche ora alla lettura.
5c Panorama da Isella di MacugnagaVolendoci avvicinare al mitico monte Rosa dobbiamo purtroppo scartare l'idea di fermarci prima a Carcoforo (che pure accoglie i camper in una magnifica area verde sul bordo del torrente) e poi ad Alagna: i brevi sopralluoghi rivelano un affollamento veramente eccessivo.
Ci spostiamo quindi nella valle di Macugnaga che dista una decina di chilometri in linea d'aria ma ben 90 lungo le strade di fondo valle.
Macugnaga è un comune sparso, costituito cioè da una serie di piccoli agglomerati come Staffa, dove c'è l'accogliente campeggio, e Pecetto, a circa 1400m di altitudine, dove finisce la strada asfaltata e c'è l'area camper. Noi abbiamo pernottato in entrambi.
Dal campeggio abbiamo potuto visitare sia Staffa che Isella ai quali il richiamo alle tradizioni Walser danno un aspetto molto pittoresco. Non sono facili da raggiungere in quanto, benchè poco distanti dal campeggio, bisogna camminare lungo il bordo della strada provinciale, sprovvista di marciapiedi.
Da Isella una bella strada sterrata si inoltra nel bosco e dopo circa 2km e un dislivello di circa 200m si arriva al bellissimo lago delle Fate. Il percorso è piuttosto pietroso ma praticabile anche in carrozzina.
La vacanza volge al termine ma prima di rientrare puntiamo decisamente verso il Santuario di Sant'anna di Vinadio, di nuovo nelle Alpi Marittime, in provincia di7c Santuario di SantAnna di Vinadio Cuneo. E' il Santuario più alto d'Europa ed è raggiungibile con una deviazione dalla strada che conduce al valico del colle della Lombarda, punto di confine con la Francia. La strada è molto impegnativa per i camper: oltre 12 km dalla provinciale del colle della Maddalena, caratterizzati da forti pendenze, innumerevoli tornanti, strettoie dove l'incrocio con altri mezzi può costringere a manovre complicate, ma il punto dove sorge il Santuario è incantevole. Per questi motivi bisogna scegliere il momento giusto per affrontarla: meglio evitare di salire il sabato o la domenica pomeriggio, quando si rischia di incrociare il flusso di rientro dei visitatori di giornata, o scendere la mattina dei giorni festivi.
I parcheggi alla meta non mancano e un paio di spiazzi erbosi sono destinati ai camper anche se piuttosto in pendenza. Non c'è possibilità di carico e scarico.
Molti i sentieri che partono dal Santuario e conducono a una serie di laghetti alpini, ma nessuno affrontabile in carrozzina. Il panorama ripaga comunque della fatica della salita.
Quelle che abbiamo toccato sono solo alcune delle innumerevoli attrazioni delle montagne piemontesi. In passato ne abbiamo visitato altre (val Maira, val Varaita, val Grana tutte nel cuneese) e altre abbiamo in programma di visitarne in futuro (valle Po fino al Monviso, il colle del Nivolet, l'Alpe Devero in provincia di Verbania) perché la montagna ha questa caratteristica: puoi percorrerla in lungo e in largo ma tornando per l'ennesima volta nello stesso posto troverai sempre uno scorcio, un panorama, un punto di sosta che non avevi visto e che da solo premia una giornata.

Mirko Ferranti

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