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Entrambi in carrozzina, Danilo Ragona e Luca Paiardi mostrano, col loro Viaggio Italia, come la disabilità non significhi per forza rinuncia 

Quando negli articoli di giornale leggo l’espressione “costretto su una sedia a rotelle”, ultimamente mi vengono in mente loro. E immaginandomeli, la locuzione stride così tanto che, ancora una volta, quel “costretto” mi sembra identificare talmente male la persona in carrozzina, da farmi quasi arrabbiare.
Loro sono Danilo Ragona e Luca Paiardi, entrambi da quasi un ventennio in sedia a rotelle, che da tre anni percorrono il Paese tra incontri e avventure, sport e risate, per raccontare la loro storia e portare un messaggio diverso di solidarietà attraverso l’iniziativa Viaggio Italia

Tanto di Luca quanto di Danilo abbiamo avuto modo di raccontarvi la storia, che è quella di chi vive la disabilità senza subirla, e questo viaggio è il loro punto di vista sul mondo “ad altezza carrozzina”: avventura divertimento e coraggio condensati in uno sguardo ricco di ironia ma anche serietà.

Mi si contesterà che non tutte le persone in carrozzina hanno l’autonomia o le capacità residue di questi ragazzi, e questo è senz’altro vero, ma non sono supereroi Danilo e Luca: sono ragazzi che hanno deciso di fare della loro vita da disabili una vita nella quale assaggiare anche la parte più avventurosa, quella che spesso si fatica ad associare ad una persona costretta alla semi immobilità, per l’appunto. Hanno entrambi un lavoro “regolare” e una vita con tutte le difficoltà di chi è carrozzato, eppure hanno scelto questo approccio. Approccio che si ritrova anche nella scelta delle loro tappe e percorsi: i ragazzi visitano le Unità Spinali dove si torna a vivere dopo incidenti o patologie invalidanti, oltre a riportarci testimonianze di chi ha saputo ribaltare il proprio punto di vista e ripartire.

C’è una cosa che nel viaggio di Danilo  e Luca non manca mai: lo sport.
Viaggio Italia disabili praticano sci acquaLo sport è fondamentale. Dopo l’incidente è stato uno strumento di riabilitazione e oggi è il loro modo di raccontarsi, di dimostrare che anche nelle avversità la vita va presa di petto e vissuta, fino in fondo. In questo, un ulteriore merito di Danilo e Luca è quello di  ricordarci, mentre li vediamo alle prese con le discipline più disparate (escursioni speleologiche, corsa in quad sulle dune di sabbia, parapendio, rafting, down hill, arrampicata, canottaggio, handbike, tennis, sci nautico, diving…) come lo sport sia ancora inaccessibile a molte persone con disabilità, ma di come esistano anche molte realtà virtuose che funzionano e si impegnano per rendere la pratica sportiva alla portata di tutti.

…e se non credete che si possa fare, date un’occhiata a queste fantastiche foto!

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Per non perdere le imprese dei ragazzi lungo Viaggio Italia, seguite le loro avventure su www.viaggioitalia.org e sulla pagina Facebook dedicata

Francesca Martin

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