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Torna  a casa da Londra con un bottino di dieci medaglie totali la delegazione italiana che è stata impegnata in questi giorni nei Mondiali paralimpici di atletica. Sono 4 ori, 4 argenti  e 2 bronzi le medaglie al collo di Caironi, Dedaj, Legnante, Contrafatto, Maspero, Di Marino, Manigrasso, Bagaini, Lanfri e Campocci.

martina caironi mentre effettua il salto in lungoGiornata indimenticabile, quella di ieri, nella quale sono arrivati due splendidi ori dalle campionesse e ormai conferme azzurre Martina Caironi e Assunta Legnante, e l’argento dalla staffetta maschile 4x100 T42-.

Il gran finale dei Campionati parte con il salto in lungo T42 della Caironi che raddoppia il titolo iridato dei 100 già agguantato all’inizio delle competizioni e porta a due il numero di vittorie mondiali nella specialità dopo Lione 2013. La misura vincente della azzurra arriva alla sesta prova con 4,72. Restano dietro la giapponese Kaede Maegawa (3,79), argento, e l’americana Scout Bassett (3,45), bronzo.


legnante nel lancio del peso
Per Assunta Legnante arriva invece il terzo oro mondiale consecutivo nel peso F11/F12. Vittoria con infortunio per la pesista azzurra che nel corso della gara, dopo il primo nullo e il 15,82 che le è sufficiente per la vittoria, si infortuna al bicipite femorale destro e non riesce più ad effettuare alcun lancio. Non possono fare nulla l’uzbeka Safiya Burkanova (14,76), seconda e la messicana Rebeca Valenzuela (13.05), terza.

Grandi soddisfazioni anche dalla staffetta 4x100 T42-47, categoria amputati. Il quartetto composto da Emanuele Di Marino, Simone Manigrasso, Riccardo Bagaini e Andrea Lanfri realizza il primato italiano di 43.32 in terza posizione, ma si mette al collo l’argento dopo la squalifica degli americani per cambio fuori zona (erano primi al traguardo). L’oro va ai tedeschi ed il bronzo ai giapponesi.
Per tutti e quattro la dedica è speciale: “Questa medaglia è per Roberto La Barbera che fa parte del nostro gruppo di staffettisti, ha corso assieme a noi in ogni frazione”.

Il Direttore Tecnico nazionale Vincenzo Duminuco fa un bilancio della spedizione azzurra a Londra: “Esperienza positiva, il lavoro ha dato i suoi primi frutti ed i risultati - e non solo le medaglie - parlano chiaro. Ho visto degli atleti maturi che hanno consolidato il loro valore internazionale e delle giovani promesse che hanno confermato il loro percorso di crescita in proiezione delle Paralimpiadi di Tokyo 2020. All’osservatore poco attento potrebbe venir facile affermare che alcuni successi sono frutto di coincidenze favorevoli: in realtà nessuno degli atleti presenti è venuto a Londra da outsider, non ci sono state sorprese ma solo conferme. Se è pur vero che alcune assenze di atleti di altri paesi hanno potuto favorire migliori posizioni in classifica per noi, non va dimenticato però che anche la nostra squadra, per motivi tecnico-sanitari, non ha potuto schierare alcuni atleti di rilievo come Oney Tapia, ed altri non hanno potuto doppiare la propria gara (vedi Assunta Legnante nel disco). Il mio ringraziamento va a tutti: dai vertici federali alla struttura organizzativa, sanitaria e della comunicazione, allo staff tecnico ma soprattutto agli atleti per quello che hanno saputo dare dentro e fuori dal campo”.


Il MEDAGLIERE DELL'ITALIA A LONDRA 2017

Oro (4)
Martina Caironi nei 100 e lungo T42
Arjola Dedaj nel lungo T11
Assunta Legnante nel peso F11

Argento (4)
Monica Contrafatto nei 100 T42
Federica Maspero nei 400 T43
Simone Manigrasso nei 400 T44
staffetta 4x100 T42-47 (Emanuele Di Marino, Simone Manigrasso, Riccardo Bagaini, Andrea Lanfri)

Bronzo (2)
Giuseppe Campoccio nel peso F33
Emanuele Di Marino nei 400 T44

Redazione

Foto Credits: Mauro Ficerai



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