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Promossa da FAND e FIRST, la proposta punta a internalizzare nell’organico MIUR assistenti all’autonomia e comunicazione degli alunni con disabilità

Lo scorso 15 luglio è stata presentata in conferenza stampa congiunta dalle Federazioni FAND e FIRST (Federazione Italiana Rete Sostegno e Tutela) una proposta di Disegno di Legge per la internalizzazione degli assistenti all’autonomia e comunicazione degli alunni con disabilità nell’organico del MIUR. Presenti a Montecitorio rappresentanti di Fand-Anmic, FIRST, ENS, UICI, Anmil, UNMS, ANGLAT, ARPA.

Abbiamo già avuto modo di parlare dell’importanza di questa figura professionale (prevista dall’articolo 13 della Legge 104 del 1992) che affianca l’insegnante di sostegno, a supporto degli studenti con disabilità ma che attualmente non è normata, e per la quale manca una definizione univoca per quanto riguarda ruoli, funzioni, percorsi formativi e trattamenti economici,in primis. La FIRST era tornata recentemente sul’argomento, con la richiesta al MIUR di stabilizzare circa 50.000 assistenti all’autonomia e comunicazione.
Ne è seguita quindi la presentazione della proposta di un disegno di legge, incentrata sul contemperamento di due punti:
a) garantire il diritto alla massima tutela effettiva possibile per gli alunni;
b) garantire la stabilizzazione di tutti i lavoratori che, da diverso tempo, indipendentemente dal titolo o dal percorso professionale perseguito, svolgono questo lavoro a fianco degli alunni con disabilità.

La proposta di legge – dichiarano i promotori - non si occupa, nè avrebbe potuto occuparsi del futuro profilo professionale    uniforme nel territorio nazionale della figura dell’assistente all’autonomia e comunicazione, come noto demandato al Dlgs 66/2017. La proposta di legge armonizza le norme contenute in seno alla legge 104/1992 e al dlgs 66/2017, con le conseguenze che l’attribuzione di competenza al MIUR determinerebbe, garantendo la continuità assistenziale con lo stesso alunno/a.

Sintetizzando, diciamo che la proposta prevede una procedura di sanatoria di tutto il personale che lavora in questo settore, da almeno un anno, indipendentemente dal titolo di studio, realizzabile attraverso una procedura concorsuale per titoli ed esami e formazione di conseguente graduatoria, tendente ad assorbire nell’ organico del MIUR tutti i circa 54 mila assistenti (secondo il dato Istat).

La struttura del disegno di legge si articola in tre parti:
1. Nella prima parte si prevede un armonizzazione delle norme che ad oggi attribuiscono la competenza agli Enti territoriali, in primis la legge 104 del 1992  e il dlgs 66 del 2017, con l’attribuzione esclusiva in capo al MIUR di tutte le competenze relative al predetto profilo.

Nell’ambito della prima parte si è proceduto anche ad una armonizzazione e inserimento della figura professionale nell’ambito del contesto scolastico e nei gruppi relativi all’inclusione previsti dal dlgs 66 del 2017.
2. La seconda parte è inerente alle procedure di selezione per concorso del personale, tenendo conto però della circostanza di operare una necessaria e obbligatoria sanatoria di tutto o quasi il personale che già opera in servizio e che ha maturato i requisiti di accesso al concorso con titolo preferenziale indicato al punto n.1 dell’art. 2, cioè avere prestato per almeno 1 anno, anche non consecutivi, la predetta attività nell’ambito della scuola pubblica e/o privata.
3. L’ultima parte concerne la copertura finanziaria e il regime transitorio.



Per approfondire:

Il testo del ddl


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Redazione


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