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Nella Giornata Mondiale dell'Autismo, che si celebra oggi, vi parliamo dei prototipi per l'autismo pensati da un gruppo di studenti. Li troverete esposti ad Exposanità

Avreste mai pensato che una penna potesse essere un “termometro emotivo” che cambia colore in base allo stato d'animo di chi la tiene in mano? E che un (apparente) piercing per il naso potesse invece essere un tappo che annulla gli odori sgradevoli?
Un gruppo di studenti universitari ha fatto di queste idee una realtà. Il motivo? Facilitare la vita quotidiana delle persone con disturbi dello spettro autistico.

L’autismo è una patologia del neurosviluppo che ha origine genetica, alla quale sembrano concorrere anche alcuni altri fattori: da quelli ambientali, alla prematurità, all'età dei genitori. La persona con disturbo dello spettro autistico è definita “a-tipica”: con questo termine ci si riferisce alla organizzazione atipica di alcune aree del cervello, e delle loro funzioni mentali correlate.

LE FACOLTA’ COMPROMESSE – Se non esistono delle caratteristiche identiche a tutte le persone autistiche, tuttavia in generale ad essere comunemente “differenti” rispetto alla norma sono alcune aree del cervello deputate agli aspetti sensoriali, di comunicazione e sociali. In generale, infatti, certo con intensità differenti, le persone con autismo presentano una accentuata sensibilità per alcuni stimoli sensoriali, hanno una predisposizione a comportamenti ripetitivi e a routine rigide, oltre ad  una scarsa attitudine all’interazione e comunicazione con gli altri.

Quando si fa fatica a percepire e decodificare i propri stati d'animo e anche quelli degli altri, oltre che una ipersensibilità agli stimoli sensoriali, anche il più piccolo aiuto può risultare un punto di svolta; ed ecco lo scopo di una penna che aiuti a capire le proprie emozioni, o di un tappo che filtri gli odori che possono infastidire o turbare chi li percepisce.
Questi e molti altri progetti simili verranno presentati ad Exposanità, in una mostra dedicata proprio al design per la neuro diversità. Ne parliamo proprio oggi, oggi 2 aprile, nella Giornata Mondiale dell'Autismo, istituita per aumentare la consapevolezza su questa patologia per la quale si registra un aumento dell’incidenza nella popolazione  mondiale.

IL DESIGN PER LA NEURODIVERSITA' – Su queste caratteristiche delle persone con disturbo dello spettro autistico si sono concentrati i lavori realizzati nell’ambito del progetto A come Atipico! – IED e il Design per la neurodiversità, sviluppato dagli studenti del corso Triennale in Product Design dell’Istituto Europeo di Design di Roma. Gli studenti hanno tenuto conto del fatto che molte persone con disturbo dello spettro autistico sono Visual Thinkers: la loro memoria è visiva.
Questi i progetti realizzati, i cui prototipi verranno presentati il 21 aprile, dalle ore 11:30 alle ore 14:00 presso la Sala Ravel, nel Padiglione 16, all’interno del convegno “A come Atipico! - IED e il Design per la neurodiversità”:

IN|U
Tappi per il naso

Design: Agnese Roviti
L’odore può essere molto fastidioso per chi è neuro atipico, al punto da non riuscire a entrare o rimanere in un luogo. Questo aspetto della condizione dell’autismo e la voglia espressa da un gruppo di teenager di essere “come tutti gli altri” ha fatto nascere l’idea dei tappi per il naso in silicone morbido a forma di piercing. Il progetto è così semplice che si spiega in una frase, ma talmente forte che è difficile da dimenticare.

my

Auricolare che regola il rumore esterno

Design: Agnese Roviti e Giulia Verticchio

Con un semplice gesto del dito, sfiorando l’auricolare inserito nell’orecchio, si può decidere se eliminare totalmente il suono esterno oppure lasciarlo entrare.
my permette di stare in silenzio anche in ambienti con molto rumore e di fare entrare solo quel rumore che si vuole sentire, come una voce di un’amica che ti fa una domanda oppure la musica con lo smartphone trasmessa all’auricolare via bluetooth.

123 Task Cards

Carte per spiegare le sequenze temporali

Design: Stefano Pellino
Uno strumento terapeutico che diventa gioco e oggetto da collezione. Ispirandosi alle carte Panini che i bambini si divertono a collezionare, memorizzare e scambiare, le carte 123 Task Cards sono sequenze temporali che aiutano ad apprendere e memorizzare le azioni quotidiane che per i bambini autistici possano sembrare difficili da eseguire.
Le carte sono realizzate con la tecnica olografica e permettono di racchiudere su una sola carta una serie di immagini, visualizzabili semplicemente muovendola.
Le carte tascabili sono ordinate per codice colore in un raccoglitore ad anelli e accompagnate da una fascia “fidget” in silicone morbida, utile per separare le carte dal raccoglitore. L’idea è che il bambino possa portare con sé le carte con le sequenze temporali che sa fare: questo dovrebbe farlo sentire al sicuro.

snoez

Un snoezelen portatile
Design: Valentino Chidiac

Per non andare in sovraccarico è bello potersi chiudere in una stanza che riporta alla serenità e tranquillità, ma quando si è lontano da casa può essere difficile trovare un luogo adatto. snoez risolve il problema. Grande quanto un orologio da polso, snoez emette luci e suoni tranquillizzanti e può essere azionato quando si vuole e dove si vuole, permettendo di creare ovunque una snoezelen room, una stanza multisensoriale.

tiktok

Un avatar che aiuta nei giochi sociali

Design: Valentino Chidiac
tiktok è un gioco da tavola che aiuta i bambini autistici a imparare i comportamenti sociali. La bambina/il bambino sceglie il suo avatar che ha espressioni e parti del corpo intercambiabili, attraverso il quale agisce e racconta i suoi stati d’animo durante lo svolgimento del gioco sociale.

My Joy

Gioielli fidget

Design: Marlene Aschettino
Una collezione di gioielli da donna che funzionano anche come fidget. Ogni gioiello ha una superficie ed è fatto in un materiale che al tatto dà sensazioni diverse. I gioielli sono ruvidi, lisci, rigati, bucati, morbidi, duri e si possono girare, premere e schiacciare. Il disegno dei gioielli si ispira alla natura e alle forme organiche, molto piacevoli anche alla vista.

iCan

Un App per organizzare il tempo e aiutare nelle azioni

Design: Maria Angelica Ruiu
iCan aiuta la persona nello spettro autistico a organizzare e a ricordare come seguire le varie attività che deve svolgere durante la giornata e la settimana. La navigazione dell’App è intuitiva e semplificata dalle icone che mostrano le diverse attività. Entrando in un’azione appare la sequenza temporale in cui bisogna eseguire i compiti e anche il tempo necessario per svolgerle. Si può anche personalizzare l’App inserendo foto di famiglia, amici o persone importanti per l’utente.

Hugget

Gilet gonfiabile

Design: Gabriele Nappi

Il gilet gonfiabile serve per dare un abbraccio quando è necessario calmarsi e sentirsi al sicuro. Toccando un buttone posizionato sul petto al centro del gilet viene attivato un piccolo motore che lo gonfia fino a fare sentire una pressione piacevole distribuita su tutto il dorso. Il gilet può essere gonfiato e sgonfiato facilmente. Il meccanismo del gonfiaggio è separabile dal gilet in modo da poterlo lavare in lavatrice.

Tdress

Gioco di motricità e di comprensione del caldo e freddo

Design: Francesco Della Monica
Un gioco all’insegna della motricità e della comprensione, composto da un termometro e una tavolozza con quattro ruote dentate colorate e cambiabili, che aiuta ad associare la temperatura esterna a un tipo di vestiario, una stagione oppure a una situazione.

Penna termometro

Strumento terapeutico per gestire lo stress

Design: Carlo Maria Crespi Perellino
Una penna che può essere usata come strumento terapeutico. La penna è divisa in fasce dentate e colorate che ruotano intorno al corpo centrale. Queste fasce possono essere usate come fidget. La penna funziona, inoltre, come un termometro per dare feedback visivo a un sentimento. Guardando la penna e la sua gradazione di colori la persona nello spettro autistico può essere aiutata a comprendere e gestire il proprio stato d’animo per evitare un sovraccarico.

Blush
Set di bicchieri e caraffa

Design: Didier Barontini

Blush è un set composto da bicchieri e caraffa realizzato in plastica SMMA, pensato per evitare problemi di rovesciamenti o ribaltamenti accidentali. La forma della caraffa e dei bicchieri aiuta la prensilità e indica i punti in cui le dita e le mani dovrebbero toccare.
I due disegni laterali, in corrispondenza ai punti di presa, sono zone colorate con vernici sensibili al calore e il cambio di colore al tatto aggiunge un ulteriore avvertimento che ricorda di non lasciare la presa.

T-shirt massaggiatrice
Design: Chiara Calvo
La t-shirt in morbido cotone è abbinata ad uno shell stampato in silicone con annegato all’interno dei punti massaggiatori che vengono azionati con l’appoggio della schiena della persona a una superficie. Il massaggio serve per superare una situazione stressante e può essere azionato senza essere visibile. Il peso del silicone sulle spalle conferisce una sensazione di protezione e serve a
rilassare ulteriormente la persona.

I SUPERVISORI DEL PROGETTO - A supervisionare e guidare il lavoro degli studenti la Prof.ssa Marika Aakesson, coordinatrice del corso e docente di Design for Social Impact, che si è avvalsa della collaborazione di tre esperti sul tema dell’autismo: Chiara Mangione, architetto a cui è stata diagnosticata la Sindrome di Asperger tre anni fa e responsabile del progetto Asperger Tribe, Maria Hillan e Salvatore Bianca, membri dell’associazione onlus Divento Grande e genitori di Giorgio, ragazzo autistico di 18 anni.

I NUMERI DELL’ AUTISMO - L’autismo si manifesta generalmente tra i 14 e i 28 mesi di vita, interessa più i maschi delle femmine, ed è una condizione dalla quale non si guarisce nel corso della vita.  Secondo le stime,  la probabilità che nasca un bambino con disturbo dello spettro autistico è più dell’1%: nel mondo 1 bambino ogni 100 presenta uno dei disturbi dello spettro, mentre in Italia le persone con autismo sono circa 500.000, tra bambini e adulti.
La diagnosi di autismo è fatta da gruppi multidisciplinari, che sono in grado di diagnosticare questi disturbi già a partire dai due anni. Circa il 50% delle persone con autismo presenta anche una disabilità cognitiva.



Per approfondire:

www.exposanita.it

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Redazione

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