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Un utente ci racconta la sua esperienza d’uso del dispositivo L300 Go di Ottobock, che gli ha permesso di riacquisire un cammino più fluido dopo problemi al midollo spinale

(Publiredazionale)

Alcune neuropatologie come la Sclerosi Multipla, ma anche eventi traumatici con conseguente danno al sistema nervoso centrale o episodi come ictus, possono avere come conseguenza quella della perdita del controllo del piede o una instabilità del ginocchio, con conseguente difficoltà a camminare.

elettro stimolatore ottobock indossatoTra le soluzioni che possono aiutare a riacquisire un cammino più fluido, il mercato propone L300 Go di Ottobock: un dispositivo di stimolazione elettrica funzionale che, una volta indossato,  induce contrazioni muscolari  che generano un movimento, aiutando le persone a recuperare il controllo del piede.
Per capire come funziona e quali vantaggi concreti può apportare L300 Go  a una persona che lo utilizzi continuativamente, abbiamo intervistato Filippo Perin, 37enne che da circa 3 anni ha optato per questa soluzione.

Filippo, ci può dire qual è la sua condizione e perché cercava uno strumento che la aiutasse nel camminare?
Ho avuto purtroppo un tumore al midollo spinale, per il quale ho subito un intervento. A seguito di ciò convivo con qualche problematica alla gamba sinistra, che mi rende difficile il cammino.

Che cosa non riusciva più a fare?
A camminare senza difficoltà: il mio problema è che sento la gamba pesante e soprattutto non riesco a tirare su la punta del piede. Senza “tutore” cammino trascinando il piede, in sostanza. Quindi prima di utilizzare questo dispositivo, per me camminare era molto più difficoltoso, e avevo il rischio sempre di inciampare.

Che cosa la aiuta a fare L300 Go ?
Con questo dispositivo è migliorato notevolmente il mio modo di camminare. Adesso non devo più controllare il piede (di cui non riesco a sollevare la punta).  Questo ha quindi reso più facile per me camminare, e ho, di conseguenza, anche più resistenza.

Quali strumenti e dispositivi ha provato prima di approdare all’L300 di Ottobock?
Ho utilizzato alcuni ausili ma senza successo: dall’elastico che si aggancia alla caviglia e si assicura alle scarpe per tenere su il piede, a un tutore in fibra di carbonio, e la versione precedente a L300Go che veniva comandato tramite un sensore al piede. Con questi riuscivo a camminare fino ad un certo punto, ma volevo qualcosa di più pratico e soprattutto di più performante.   

Mi spiega perché la soluzione senza sensore al piede è preferibile, per lei?
L’L300 Go di Ottobock non ha sensore al piede, e lo preferisco. Questo perché, non essendo vincolato ad alcun sensore, non sono condizionato dalla necessità di utilizzare sempre le scarpe, e posso camminare anche a piedi scalzi, ad esempio, o in piscina o al mare.

Dove ha scoperto dell’esistenza di L300? E’ stato un processo lungo fino all’adattamento?
Ho scoperto questo dispositivo in internet cercando qualcosa, appunto, di più performante. Una volta provato e stabilito che poteva contribuire a risolvere le mie difficoltà, in realtà il tutto è stato molto veloce: insieme al Tecnico Ortopedico in due volte e in 2-3 ore siamo riusciti a settarlo e a trovare la regolazione giusta per il mio piede e per il mio utilizzo.

Oltre al settaggio, che viene appunto eseguito dal personale tecnico, lei può regolare in qualche modo il suo L300?
Sì, posso gestire gli elettrodi regolandone la potenza, se ho bisogno di tirare più su o giù la punta del piede: ad esempio, se durante la giornata sono più affaticato, ho bisogno di un supporto maggiore. La regolazione avviene facilmente attraverso due pulsanti “più” e “meno” direttamente sul dispositivo.

Lei lo porta tutto il giorno? Come si indossa?
Sì, tutta la giornata: lo indosso alla mattina e poi fino a sera. Se trascorro la giornata a casa a volte non lo porto, perché cerco di camminare anche senza, ma faccio fatica, perché trascino letteralmente il piede.
E’ semplicissimo da mettere: è una fascia elastica; io lo posiziono sotto il ginocchio.

C’è una qualche manutenzione periodica richiesta per mantenere l’ausilio performante al 100%?
In realtà niente di straordinario: l’unica manutenzione è quella di sostituire gli elettrodi quando sono usurati, per cui una volta ogni 2-3 mesi, ovvero quando si seccano (dal  momento che vengono leggermente bagnati per condurre l’elettricità). Io sento direttamente il rivenditore, e mi spediscono i ricambi nell’arco di 2-3 giorni.

In ultima battuta, la domanda di rito: consiglierebbe ad altri questo dispositivo?
Sicuramente: a me ha cambiato la vita. Prima facevo fatica a camminare, ora cammino con molte meno difficoltà. Lo stesso cammino, visto da fuori, è più fluido – quasi quello di una persona che non ha alcun problema.


Visita questa pagina per informazioni o una prova gratuita di L300 Go

Redazione

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