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Stenta a decollare il progetto nato per favorire la mobilità dei cittadini con disabilità. I Ministri Salvini e Locatelli si appellano all’ANCI

Istituita nel 2021 e attivata in via sperimentale nel 2022, la Piattaforma unica nazionale informatica delle targhe associate al CUDE (Contrassegno Unificato Disabili Europeo) registra ancora pochi Comuni aderenti. Ed è un vero peccato perché si tratta di uno strumento che potrebbe, finalmente, facilitare la mobilità delle persone con disabilità.

COS’è LA PIATTAFORMA CUDE
Ricordiamo che la piattaforma, istituita dal Decreto ministeriale del 5 luglio 2021, è il progetto di una banca dati unica, nata per agevolare la mobilità delle persone con disabilità su tutto il territorio nazionale, prevedendo che la persona con disabilità, titolare del contrassegno auto disabili, non debba più comunicare l'ingresso nelle aree a traffico limitato o nelle strade e corsie dove vigono divieti e limitazioni quando si sposti in un Comune diverso da quello di residenza. (qui spieghiamo come funziona, ndr)
L’idea su cui si basa il progetto è la creazione di un grande database nazionale dove confluiscano i dati delle targhe dei cittadini titolari del CUDE, in modo che le singole amministrazioni locali vi possano attingere per il controllo dei passaggi nelle ZTL o delle soste riservate ai possessori di contrassegno, così da ridurre lungaggini burocratiche per i cittadini, ma anche evitare contravvenzioni. Attualmente, infatti, per il possessore di CUDE che intenda transitare in una ZTL di Comune diverso dal proprio, è necessario comunicare i propri dati anticipatamente al transito, così da segnalare il proprio passaggio al comando di polizia stradale, affinchè non gli venga comminata una sanzione (solitamente emessa automaticamente dai sistemi che hanno in registrazione la lista delle targhe normalmente autorizzate).

COME FUNZIONA LA PIATTAFORMA
La piattaforma è attiva dal 2022 in via sperimentale, ma per poter essere attivo il suo servizio è necessario che, in primis, i Comuni si registrino e aderiscano: solo in questo modo i cittadini possono aderire, e può avvenire la messa a rete dei dati. Dopo l’adesione del Comune al progetto, per accedere alla piattaforma il cittadino richiedente deve presentare al Comune che ha emesso il contrassegno la richiesta di adesione. L'interessato dovrà compilare un apposito modulo (previsto nel Decreto Ministeriale del 5 luglio 2021) indicando una targa "attiva" e una seconda facoltativa. Poiché la piattaforma gestisce un'unica targa, in caso di utilizzo di quella facoltativa è necessario provvedere alla sua attivazione. Il Comune, dopo aver inserito i dati nella piattaforma, consegnerà al richiedente un Codice Univoco alfanumerico che l'utente potrà utilizzare per accedere alla piattaforma stessa dal portale dell'automobilista e dall'app iPatente.
Questi gli step e gli attori coinvolti nel processo:
1.      Il Comune che rilascia il Cude:
-        inserisce i dati sulla piattaforma dietro richiesta di adesione del titolare del contrassegno;
-        consegna al titolare del contrassegno il codice univoco per accedere alla piattaforma;
-        gestisce il rinnovo, la sospensione e la revoca sulla piattaforma.
2.      La piattaforma acquisisce dai Comuni:
-        la data di rilascio e di scadenza;
-        la targa associata al contrassegno.
3.      Il titolare del contrassegno riceve, dal Comune (o ente da esso delegato) che ha emesso il contrassegno, il codice univoco utilizzabile per accedere alla piattaforma e gestire le targhe. Il titolare è responsabile della conservazione e utilizzo del Codice Univoco.
4.      Gli organi che gestiscono i servizi di polizia stradale effettuano le verifiche sulle targhe durante le operazioni ordinarie di polizia stradale (es. verifica stalli o verifica accessi ZTL).


I COMUNI ATTUALMENTE ADERENTI
Abbiamo detto che la piattaforma funziona solo se in primis i Comuni decidono di aderirvi. Al momento in cui scriviamo, ovvero a febbraio 2023, la piattaforma conta solo 26 comuni aderenti alla sperimentazione in tutta Italia, distribuiti tra Veneto, Lombardia, Toscana, Sardegna, Marche, Puglia, Piemonte, Friuli, Liguria, lazio.
Comuni che hanno aderito alla sperimentazione sono in grado di riconoscere le targhe registrate alla Piattaforma, mentre in tutti gli altri Comuni che ancora non hanno aderito alla sperimentazione, continueranno a valere le modalità operative precedenti.
Consigliamo sempre di consultare i servizi informativi del Comune di riferimento per avere indicazioni sulle altre eventuali modalità di accesso.

L’APPELLO ALL’ANCI E AI COMUNI
L’auspicio è che sempre più Comuni aderiscano a questo strumento che potrà facilitare la mobilità delle persone con disabilità, contribuendo ad alleggerirne le incombenze burocratiche.
Allo scopo, proprio in questi giorni, il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, hanno firmato una lettera indirizzata al presidente dell’Anci (Associazione dei Comuni Italiani ), Antonio Decaro, chiedendo che l’Associazione possa farsi promotrice dell’adesione alla piattaforma.
“L’adesione alla piattaforma – spiegano Salvini e Locatelli – produrrà effetti positivi tangibili che riguarderanno anche gli stessi Comuni che vi aderiranno, con una semplificazione della procedura normalmente necessaria per l’accesso alle zone a traffico limitato e quindi anche ai parcheggi riservati all’interno delle ztl. Si tratta di garantire a tutte le persone con disabilità di poter circolare più agevolmente su tutto il territorio e, in particolare, ad ogni Comune di garantire la mobilità controllando le targhe attraverso le telecamere e lo scambio di dati. L’adesione alla piattaforma da parte di tutti i Comuni è fondamentale e non può attendere oltre. Insieme ad Anci incentiveremo, dunque, l’adesione dei Comuni e il diritto dei cittadini più fragili di poter circolare liberamente e usufruendo dello stesso diritto in maniera omogenea su tutto il territorio”.

Per approfondire:

https://www.ilportaledellautomobilista.it

Redazione

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