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Dopo oltre un anno di udienze e incontri, si è giunti a una transazione concordata tra le parti: nessun risarcimento economico, ma il Comune dovrà rimuovere le barriere


Ancora barriere architettoniche nelle città, ancora una causa, ancora un giudice che ne ordina la rimozione, per spazi che siano fruibili da tutti (e a norma di legge). A darne notizia sono gli stessi ricorrenti.

IL FATTO
Il fatto stavolta si svolge a Ferrara, dove un gruppo di cittadini con disabilità il 20 dicembre 2021 ha avviato una causa contro il Comune di Ferrara accusandolo di aver tenuto una condotta discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità (ai sensi dell’art. 2, comma 3 Legge n. 67/2006) per aver realizzato nuove opere edilizie non accessibili, e riqualificato opere pubbliche non accessibili, quindi senza tener conto della normativa in materia di abbattimento delle barriere architettoniche.

GLI INTERVENTI IN OGGETTO
Sono stati denunciati, in particolare, quattro interventi di opere recentemente realizzate e non accessibili e precisamente:
-             costruzione di una rampa arginale di collegamento lottizzazione con il paese di Gaibanella; (opera nuova)
-             riqualificazione del percorso sopra mura in viale Belvedere;
-             riqualificazione di Piazza della Repubblica;
-             manutenzione marciapiedi di via Verona a Pontelagoscuro.

L’ASSISTENZA LEGALE
Il gruppo dei ricorrenti con disabilità è stato affiancato dall’Associazione Luca Coscioni che li ha supportati legalmente con l’Avvocato Alessandro Gerardi, con la collaborazione dell’Avvocato Anselmi di Ferrara e del CRIBA, attraverso la consulenza di Piera Nobili.

L’ACCORDO CON IL COMUNE DAVANTI AL GIUDICE
Dopo oltre un anno di udienze ed incontri per giungere ad un accordo per la transazione proposta dal Comune, i ricorrenti Roberto Vitali, Cecilia Sorpilli, Luca Marchetti, Silvana Messina e Renzo Rimessi hanno ottenuto da parte del Giudice il riconoscimento delle motivazioni da loro addotte a sostegno del ricorso per condotta discriminatoria presentato in sede giudiziaria.
Lo scorso 31 maggio davanti al Tribunale di Ferrara, Giudice dott. ssa Marianna Cocca, i cittadini ferraresi hanno quindi sottoscritto un accordo con l'amministrazione comunale: come viene riportato nel testo della transazione concordata tra le parti: “nel corso del suddetto procedimento civile, a seguito di trattative svolte tra le Parti, il Comune di Ferrara - allo scopo di riconoscere le ragioni individuate dai ricorrenti e poste alla base dell'azione promossa nel corso del Giudizio - è giunto alla determinazione, insieme ai Sigg. Marchetti, Messina, Rimessi, Sorpilli e Vitali, di comporre transattivamente le domande e le richieste”.
I lavori richiesti saranno realizzati secondo un calendario concordato nell’atto transattivo che è vincolante per il Comune, pena la riapertura del giudizio.

PRECISAZIONI DEI RICORRENTI
Su quanto accaduto i ricorrenti fanno alcune precisazioni: in primis il fatto che, avendo accettato la proposta di transazione non riceveranno nessun risarcimento economico per la discriminazione subita. In secondo luogo, i ricorrenti denunciano un muro di gomma da parte del Comune di fronte alle loro segnalazioni di barriere architettoniche (il comune NON ha mai risposto o contattato i ricorrenti, denunciano gli stessi). Rammaricandosi, infine, dello scarso sostegno ricevuto dalle Associazioni che rappresentano a Ferrara i diritti delle persone con disabilità, i ricorrenti auspicano poi che il Sindaco intervenga affinchè i Tecnici comunali che hanno dichiarato “a norma di legge” le opere realizzate paghino, e non in senso figurato, il danno arrecato alle casse della amministrazione comunale, e a tutti noi cittadini, per aver realizzato opere in difformità. Il comportamento dei tecnici incaricati è da sottolineare sia dal punto di vista deontologico che professionale e per le altre responsabilità saranno i rispettivi Ordini Professionali a doversene fare carico.

COME SEGNALARE BARRIERE ARCHITETTONICHE
I ricorrenti ci tengono ad informare che per chi volesse segnalare problemi di accessibilità e di mancato abbattimento delle barriere architettoniche o altre condotte discriminatorie c'è la possibilità di rivolgersi all'associazione Luca Coscioni inviando una mail a informazioni@associazionelucacoscioni.it

Su questo argomento leggi anche:

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Redazione

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