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Ritardi, inapplicazione del piano vaccinale, modifiche dei criteri di fragilità sono tra le criticità denunciate da Diabete Italia Onlus

Il piano vaccinale nazionale per immunizzare la popolazione dal Coronavirus sta procedendo, ma sono ancora molti i cittadini, anche in contesti di fragilità, che stanno ancora asportando il loro turno. Tra queste, denuncia il Presidente di DIABETE ITALIA Onlus, Stefano Nervo, le persone con diabete.

Le criticità, espresse da Nervo in una lettera appello indirizzata al Governo, sono molteplici, e derivano dagli ostacoli che si sono posti tra questi malati e la necessità di ottenere il vaccino, come ritardi, addirittura inapplicabilità del piano vaccinale in molte realtà regionali, inapplicabilità delle disposizioni contenute nel piano, modifiche dei criteri di fragilità, cancellazione dalle liste dei pazienti con diabete.

Il Presidente Nervo si rivolge al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, al Ministro della Salute Roberto Speranza, al Ministro degli Affari Regionali e Autonomie Mariastella Gelmini e al Commissario Straordinario, il Generale Francesco Paolo Figliuolo scrivendo: “Il piano vaccinazioni così come da Voi redatto risulta inapplicato in molte realtà. Urge inoltre segnalare che alcune regioni non stanno applicando le disposizioni contenute nel citato documento, mentre altre stanno cominciando solo ora a vaccinare le categorie dei pazienti fragili anteponendo altre priorità”.

“In particolare - segnala Nervo nella missiva - vogliamo portare alla Vostra attenzione una situazione intollerabile. La regione Sardegna ha addirittura modificato arbitrariamente i criteri relativi alle fragilità eliminando ufficialmente (con riferimenti riportati anche sui siti e documenti istituzionali) tutte le persone con diabete dalle liste motivando tale decisione con una singolare interpretazione circa la necessità di riscontrare un "danno d'organo" preesistente che limiterebbe il diritto alla vaccinazione a pochi casi. Questo, oltre a non rispettare le definizioni indicate esplicitamente in tabella 1, pagina 8 del Piano, pone a serio rischio la salute di tutte le persone con diabete che si vedono escluse dalla possibilità di accedere alla vaccinazione.

La richiesta è quindi quella di un intervento immediato per evitare che questa scelta, che non trova alcuna giustificazione clinica, possa costituire un grave precedente seguito da altre regioni. 

DIABETE ITALIA Onlus, che raggruppa Società scientifiche e le Associazioni dei pazienti sul territorio nazionale, ritiene inaccettabile che l’applicazione dei criteri disposti dal piano vaccinale non sia equa sul territorio e perciò inviata a sollecitare un immediato riallineamento alle regioni che non rispettano le disposizioni nazionali. I problemi, si segnala, vengono anche da regioni “virtuose”: anche da lì l’associazione riceve quotidianamente segnalazioni di persone che, nonostante rientrino palesemente nelle definizioni delle fragilità, sfuggono alle liste vedendosi impossibilitate ad esservi inserite con motivazioni spesso ignote se non palesemente dissonanti dalle definizioni prosegue Stefano Nervo. A tal proposito, la richiesta è anche quella ad una maggiore trasparenza e migliore comunicazione con i cittadini. Per questo l’invito è a sollecitare le regioni affinché attivino dei canali (numeri verdi, email o altro) per la segnalazione di tali casi, in modo da permetterne una pronta soluzione. Le persone che vi ricadono sono, il più delle volte, persone che oltre alla fragilità relativa alla propria salute, presentano fragilità anche relative alla situazione familiare o al contesto sociale in cui vivono e sono quindi le persone di cui dobbiamo maggiormente farci carico come società civile”.

Redazione

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